Per esempio parlare.
Parlare del più e il meno, parlare di cose importanti, della casa dei figli, con i figli.
Parlare, non urlare, recriminare, accusare, implorare, prevaricare.
Parlare pacatamente, dibattere, argomentare, comprendere.
Avere voglia di parlare, sentirne il bisogno, cercare il dialogo.
Ricominciare a parlare ma anche iniziare a parlare.
Parlarsi da soli, per zittire il desiderio di sentire parole che non trovano e cercano voce.
Silenzi.
Ritrovarsi a pesare su piatti della bilancia il silenzio e quel parlare superfluo, accorgersi che non c'è differenza.
Meglio parlare del tempo che ascoltare il lamento silenzioso delle parole che ingabbiate, cercano fughe.
Dedicato a tutte le donne e agli uomini che cercano e non trovano ciò che desiderano.
Perchè tra due giorni non è la festa della donna, ma di tutti gli uomini e le donne che hanno rispetto per se stessi e per i loro compagni di vita, che si impegnano giorno dopo giorno a costruire insieme un mondo migliore, con il dialogo e il rispetto, senza violenza sia fisica che verbale.
Nel ricordare 8 marzo spesso si tende a demonizzare il genere maschile in generale, mentre si dovrebbero condannare severamente solo chi commette crimini ed abusi contro le donne.
E in egual misura in questa giornata si dovrebbe anche condannare chi da donna umilia e violenta psicologicamente gli uomini, anche se non se ne parla molto questa violenza è molto diffusa.
Concordo.
RispondiEliminaIl difficile è raggiungere quel livello di apertura per comunicare insieme, perchè altrimenti ci si può aprire quanto si vuole ma se dall'altra parte c'è un muro è tutto inutile.
La domanda semmai è se si riesce a gestire il proprio cambiamento c'è un modo per aiutare anche l'altro a farlo?
adoro parlare, e adora farlo anche mio marito...
RispondiEliminasiamo una coppia meravigliosamente verbosa, ed io per questo sono assai grata!
Un post misurato e intelligente, uno dei pochi scritto da una donna, che ho l'occasione di plaudire senza se e senza ma. Il dialogo è sempre un'opportunità anche se a volte si scontra con l'indicibile, un indicibile che si dovrebbe captare, capire e concepire. Non è facile e spesso si sfocia nel mare delle recriminazioni, un mare acido in cui naufragherebbe anche il più puro dei sentimenti. Intanto, navighiamo. Ciao Lillì
RispondiEliminaverissimo !
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