Mi sembra di ricordare che all'inizio del mese corrente qualcuno di questa community ha compiuto gli anni.
Non scrive da parecchio, ha scelto così, ma cosa ci volete fare a me mancano i suoi post chilometrici.
Non ama festeggiare il suo compleanno, almeno così credo di ricordare, ovvero dice che sono gli altri, quelli per cui la sua persona conta qualcosa, a doverlo fare.
Se l'avessi festeggiato proprio il giorno del suo compleanno sarebbe stato banale, gli ho lasciato tempo per abituarsi all'idea che sta inesorabilmente crescendo.
Ora vi starete chiedendo oltre al nome (parecchi di voi l'hanno capito), anche come mai mi ricordi più o meno la data, il motivo è semplice siamo dello stesso anno, solo che il disgraziato è mezzo anno più giovane.
Auguri Kisciotte.
Posso associarmi?
RispondiEliminaTanti cari auguri Nobile K.!!!
Carissimo tu qui puoi tutto, che lo chiedi a fare?
EliminaO lo chiedevi al nobile? ah ah ah
Brutto sarebbe se fosse stato sei anni più giovane...:)))
RispondiEliminaah ah ah, ma no infondo per l'amicizia l'età non conta
EliminaSo chi è questo K. abbiamo in comune anche questa cosa (non festeggiare il compleanno) oltre al vizio dei post troppo lunghi e troppo polemici.
RispondiEliminaAuguri in ritardo K.
A proposito di post..... anche tu non scrivi da parecchio
EliminaDopo due mesi e mezzo dal natale giorno successivo di nove mesi e un botto al fatale giorno in cui dai lombi paterni uscì impeto procreativo che eruppe nei certamente non più virginali anfratti materni, ti ringrazio per gli auguri e per poterlo fare sono dovuto riaccedere in modalità K.
RispondiEliminaL'occasione è gradita per augurare sincera partecipazione ai festeggiamenti per la ricorrenza di una più vetusta gravidanza virginale, sfociata a nascita dopo molti mesi che un cammelliere entrò in una casa a chiedere un bicchier d'acqua mentre il falegname era a comprare le sigarette.
Sgravati di qualsivoglia sarcasmo aspermico, ben più genuini sono gli auspici di buone cose per i prossimi 12 mesi a venire di un tempo che scorre, almeno lui, in un alveo che laicamente decrepita, inesorabile, verso l'ampio, accogliente estuario della morte di noi tutti.
W Silvestro, tortura e sofferenza a Titti.