Il giallo delle nespole e il ramo grande e resistente a cui hai assicurato la fune per farci l'altalena.
Il bianco e il marrone della coppetta di gelato che portavi a casa quasi sciolta.
Il viola del tuo immancabile bicchiere di vino a tavola.
Potrei continuare a raccontare di te per ore, ma ora la mia priorità e continuare a guardarti e ad ascoltare le frasi sconnesse che balbetti.
Sogni ad occhi aperti animati da persone che non ho mai conosciuto, di avventure ed esperienze che hai vissuto e che come per magia stanno ritornando a ripopolare la tua mente.
Poi ritorni a me, mi guardi, noti le mie spalle scoperte e mi dici: copriti, non hai freddo?
Le tue mani le ricorderò per sempre.
Tu immobile nel letto e loro in continuo movimento, sembra che vogliano continuare a viaggiare al tuo posto mentre tu ti riposi.
Pian piano i nostri colori si stanno trasformando, si mescolano senza separarsi, portane via quanti ne vuoi, mi basterà pensarti e d' incanto torneranno a me.