io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

giovedì 31 maggio 2012

Random

EDS interSex della donna Camel , mi sta facendo pensare molto.
Non mi riferisco solo alle difficoltà che ho riscontrato scrivendolo, che poi ad essere onesta non sono state tante, ma alle considerazioni che  sono venute in seguito.
Se devo credere ai miei commentatori, sono riuscita a sembrare realmente un uomo, quindi mi sono chiesta è un bene o è un male?
Cosa però più importante è che scriverlo è stato facile, non mi fingevo un uomo io ero un uomo, ovvero pensavo di sapere esattamente come si sarebbe comportato un maschio in quell'occasione.
Ora prima che qualcuno di voi possa temere che stia facendo una sorta di outing, vi fermo, non è così tranquilli.
Si dice che ognuno abbia una componente dell'altro sesso e che io l'avessi era chiaro sin da piccola.
La buonanima di mio nonno mi chiamava "generale" volendo racchiudere in questo termine la mia caparbietà. sicurezza, indipendenza e capacità di prendere le situazioni in pugno, ero una piccola leader oltre che una che non disdegnava le manieri forti per difendere i propri diritti.
Poi crescendo per varie vicissitudini della vita, ho potuto contare solo su di me, forse ho sviluppato una sorta di  repulsione alle cose effimere, non saprei ben dire, ma ho odiato sempre più  tutte quelle cose che le altre donne facevano.
Oggi per esempio se devo scegliere con  chi conversare preferisco farlo con uomini, e sempre più spesso la penso come loro....
Qualcuno dirà che è un bene riuscire a capire come funziona la mente dell'altro sesso, ma non sempre è vero.
Molto spesso gli uomini ne escono fuori un po intimoriti, ed io stessa in alcuni casi avrei preferito essere ingenuamente inconsapevole, che la frase udita poco prima altro non era che una pezza a colori per coprire il vero pensiero.
In ogni caso ringrazio di esser nata donna, perchè come mi dicono i miei amici se fosse stato il contrario io non avrei fatto altro che fare a pugni, di questa cosa non sono sicura, odio la violenza ....ma di certo anche se non avrei menato li avrei presi di sicuro.
Ringrazio anche di esser nata donna perchè nel mio piccolo ho sdoganato anche alcune tipiche mentalità ristrette nel giro delle mie amicizie femminili, non vi dico quali perchè dovrei mettere quel coso che indica i contenuti per adulti.
Odio le donne e le loro falsità, che bisogno c'è di dire ho mal di testa se non vogliono scopare?
Odio anche le donne che difendono a prescindere le altre donne solo per difendere il genere.
Ho visto uomini rovinati per colpa di qualcuna, e con me non attacca la scusa che gli uomini rovinano molte più donne o peggio le uccidono.
Qui si sta facendo di fare di tutta l'erba un fascio, bisogna valutare i singoli casi.
Odio quelle madri che si sentono superiori ai padri solo perchè hanno partorito i figli. L'amore genitoriale non deriva da questo, mio padre non è stato partorito da mia nonna eppure lui era il suo unico amore.
Odio ancora di più quelle donne che si vendicano, evidentemente dal loro dolore non hanno capito niente, annullano in un solo colpo tutto quello che una donna dovrebbe essere.
Vabbè ora alla fine vi chiedo sono una buona donna?  (ho detto buona, non bona ...)

Siccome son sincera io la mia risposta me la do....si lo sono.

mercoledì 30 maggio 2012

Vi mando a fanculo in modo sobrio

Come ho scritto su fb, un tempo Napolitano mi era simpatico.....
Ora sempre meno.
Festeggeremo il 2 Giugno in modo sobrio e lo dedicheremo alle vittime del terremoto, non possiamo piangerci addosso....
Quindi invece dei 10 milioni euro stanziati per l'occasione quanti ne spenderemo? Metà ? Un terzo?
Lo Stato ancora una volta non risparmia, mentre i 2 centesimi sulla benzina noi cittadini siamo costretti a sborsarli!
Che cavolo se ne faranno di una parata e di una dedica le persone che hanno perso tutto?
E poi c'è il Papa ...per il suo viaggio a Milano si spenderanno 3 milioni euro....
Io mi vergogno e mi arrabbio sempre più e temo che presto i cittadini onesti insorgeranno.
Ah ieri Bersani e la Camusso sono corsi a reggio Emilia, volevano tutelare gli operai....beh purtroppo bisognava farlo prima non dopo la tragedia.

martedì 29 maggio 2012

Tentar non nuoce

EDS della Donna Camel  interSex



Ho aperto questo blog da un po di anni, ho raccontato un po di me e molto più spesso l'ho usato per cazzeggiare.
Nel tempo ho creato una rete di contatti virtuali, uomini e donne, con la stessa passione disinteressata per il web.
Una di queste ogni tanto lancia un gioco a cui partecipiamo volentieri, sono esperimenti di scrittura, il tema dell'ultimo è scrivere cambiando il proprio genere. Dovrei scrivere come una donna.
Sono giorni che guardo il monitor chiedendomi come fare, sono venuto alla conclusione che non è affatto facile.
Il punto è che devo stare molto attento a non forzare troppo la mano, sarebbe scontato scrivere su maternità e amore infarcendo il racconto di romanticherie e frasi mielose.
Per dio, conosco le differenze tra me e una donna , ma so anche che alcuni aspetti appartengono ad entrambi i generi, e se mi guardo in giro noto che ci sono donne con più palle di molti uomini e uomini che non si nascondono più dietro a falsi moralismi se si commuovono.
Ciò non toglie che devo scrivere, ho dato la mia adesione e la parola conta.
Sarà bene che affronti la cosa facendomi una scaletta da rispettare, anche nello scrivere l'organizzazione è importante.
1) le donne sono più introspettive devo analizzare i sentimenti, esternare i sensi di colpa, fare autocritica , questo è facile mi basta ricordare le volte in cui le donne che ho avuto vicino mi chiedevano : perchè mi ami? Ma sei sicuro che mi ami davvero? Farfugliavo una risposta sperando che fosse quella giusta e poi mi toccava stare in ascolto per mezzora prima che lei finisse di spiegarmi il motivo per cui mi amava.
2) Ricordarmi che il sesso per loro viene dopo del sentimento, così se decido di scrivere una storia in cui conosco una donna bla bla bla , prima di scopare devo parlare della magica atmosfera che si è creata durante la cena e dei discorsi infiniti da fare prima di poter finalmente scopare. Questa cosa del parlare tanto prima, che sopporto perchè è il giusto prezzo da pagare per poter arrivare nelle sue mutande, il parlare subito dopo, quando ancora si è immersi nello stato di pace del dopo coito è mentalmente inispiegabile per me e penso per tutti gli uomini.
3) Far compiere al personaggio del racconto almeno due azioni in simultanea, come diavolo facciano le donne a fare due cose nello stesso momento mi sfugge, però di solito le fanno bene. Ho avuto una donna che mentre la scopavo si controllava le gambe per vedere se erano spuntati i peli, però devo dire che partecipava eccome, mi ritrovavo le mani insinuate dappertutto. Un giorno al culmine della depravazione mi sono detto : se questa è così porca mentre si guarda la ricrescita se metto un filmino porno che farà?
4) Cogliere le sfumature, per me un sorriso di circostanza è un sorriso di circostanza e basta, per le donne invece si aprono mondi a noi conosciuti, a secondo poi se a farli è un uomo o una donna le loro interpretazioni cambiano.
Tenendo presenti questi punti mi metto a scrivere, ma non nascondo che mi coglie una certa ansia, perciò per semplificarmi la cosa proverò a scrivere un racconto breve prima nel mio genere e poi in quello femminile.

La cosa buona del tornare in campagna dai miei è che dopo pranzo posso vagare nei campi da solo senza dover scansare qualcuno come avviene in centro sui marciapiedi.
Il pomeriggio è caldo e piacevole, decido di arrivare fino al muretto in pietra secca e fare un pisolino sotto il grande ciliegio.
I frutti sono ancora troppo acerbi per mangiarli, magari la settimana prossima con un po di fortuna qualcuno sarà pronto per essere colto. Ricordo ancora le scorpacciate fatte da bambino e la relativa diarrea del giorno dopo.
Vicino al tronco qualche gallina esploratrice ha deposto delle uova , sicuramente i miei non se ne saranno neanche accorti, quando andrò via le porterò a casa, sperando che siano ancora buone da mangiare.
Mi addormento e sogno di trovarmi sotto lo stesso albero, da giovane, quando ancora mi facevo la barba a chiazze, con me c'era Isabella.
Avevamo mangiato tutte le ciliegie che i nostri stomaci potevano contenere, e per la prima volta assaggiato anche il sapore di un corpo sudato. 
Il giorno dopo sarei dovuto partire per il campus estivo in Inghilterra e quella era l'ultima occasione per averla prima che uno dei miei amici ci fosse riuscito prima di me, per poi prendermi  per il culo per non essermela fatta.
Il tutto non durò che dieci minuti....mi ci volle un po di tempo per migliorare e scoprire che si poteva anche controllare la meccanica dei tempi. 
Mi svegliò la gallina.
Il sole era quasi scomparso dietro la collina, mentre tra i miei pantaloni era allo zenit, sorrisi raccolsi le uova e tornai a casa.



Versione femminile

Aspetto con ansia il fine settimana per lasciare il grigiume della città e ritornare in campagna dai miei.
Adoro la campagna e la sua vita che scorre lenta , seguendo il ritmo della natura e non quello degli affari e del business delle città, dopo pranzo mi concedo delle lunghe camminate, che oltre a rilassarmi lo spirito mi inebriamo coi colori ed i profumi della natura.
Il pomeriggio è caldo e sereno,  l'estate è quasi alle porte , cammino assorta nei miei pensieri fermandomi a guardare i colori cangianti dei fiori selvatici.
Arrivo al vecchio ciliegio, dove da ragazza più volte avevo rischiato la vita per arrampicarmi per mangiarne frutti.
 Vicino al tronco una gallina aveva  fatto un nido, sicuramente presto sarebbero nati dei pulcini , soffici e teneri, che pigolando l'avrebbero seguita nei prati, sorrisi al pensiero augurandomi di poter essere li per vederli nascere e conquistare la loro parte di mondo.
Secondo me questo ciliegio è magico oppure è il destino che ci spinge da lui per catturare la vita.
All'ombra dei suoi rami per la prima volta ho conosciuto l'amore, quella sensazione strana di vedere il corpo annullarsi in quello di un altro e accorgersi che in quel  momento anche i loro pensieri viaggiano nella stessa direzione annullando il resto del mondo .
Quel giorno avevo deciso di fare l'amore con lui , perchè presto sarebbe partito, era un regalo per non farlo sentire troppo solo, anche se sapevo che presto mi avrebbe dimenticata, ma se doveva succedere prima o poi,  tanto valeva che lo facessi con lui che era dolce e gentile. 
Era ora di tornare a casa il sole era quasi al tramonto, guardai le uova e vidi la gallina che ritornava a controllare il suo tesoro, presto sarebbe diventata anche lei una mamma.


Ecco, ora ipoteticamente dovrei  scrivere quel benedetto eds e inviarlo, ma ho molti dubbi che riuscirò a scrivere come una donna, negli esperimenti che ho fatto sopra mi pare di aver infarcito il racconto al femminile solo di più aggettivi e non ho rispettato il punto numero 1 del memorandum.....il 2 è inesistente così come il 3 e il 4....essere donna per un uomo non è cosa da poco, magari chiamo mia moglie e lo faccio scrivere a lei.....




Partecipano anche:

Melusina
Hombre
Orsa Bipolare
Speaker Muto
Melusina
Mai Maturo
Singlemama
La donna Camel
Dario
Kisciotte
Lillina 2

lunedì 28 maggio 2012

Età diverse

Posso capire tutto ed in parte la capisco....ma c'è una parte di me che ritiene la cosa sbagliata.....
Lei 31 anni, separata da quattro mesi perchè il marito improvvisamente dopo 14 anni insieme e uno appena di matrimonio l'ha lasciata, lui un bimbetto di 19 ...
Sarà stata la disperata voglia di sentirsi ancora desiderabile, l'insicurezza  la voglia di rimettersi in gioco....ma tra tutti gli uomini che ci sono in giro proprio con un ragazzino?
Se fosse vostra figlia o vostro figlio voi come vi comportereste?

domenica 27 maggio 2012

Sonni agitati

Stanotte ho avuto un sonno agitatissimo.Mi sono addormentata a fatica e poi ho fatto un sogno senza capo ne coda.
Ero a Milano, a casa di un amico mai visto ma tanto caro, non ero da sola ma con una ciurma di persone non bene identificate. Lui non era lui, cioè sapevo che era lui ma era diverso, aveva perfino i baffi. L'ho salutato appena e sono stata rapita nel senso migliore della parola dalla moglie che orgogliosa mi ha fatto vedere la nuova casa.
Mentre ero con lei e i bimbi, penso in camera da letto, sentivo le voci felici provenire dall'altra camera, avrei voluto parlare col mio amico ed essere sola con lui , per dirci cosa non saprei però ero felice di essere in camera coi suoi figli.
Ad un certo momento invece di tenere in braccio la piccola mi accorgo che sto cullando il grande per il sonnellino, che come per magia si addormenta tra le mie bracce .
Di colpo non eravamo più in casa  a Milano, ma in un prato, erano tutti alticci e felici e si scattavano foto, io e il mio amico continuiamo a stare lontani....Boh!
Sento uno dei miei figli andare in bagno è il grande con una crisi allergica che continua a soffiare il naso, ha lo spray in camera ma come me odia i farmaci e non lo usa. Mi riaddormento.
Alle cinque vado a bere, torno a letto e dopo un po sento arrivare un acquazzone, mi alzo e sotto la pioggia entro i panni, torno a letto un po inzuppata  e dormo fino alle nove.
Dormono ancora tutti, apro il pc e leggo su fb e sul blog se a Milano è tutto ok, mi do della scema e mi metto a preparare la lasagna per pranzo.
Ora ho sonno.

sabato 26 maggio 2012

Dove eravamo rimasti?

Avere figli è una benedizione per una coppia che li desideri, ma  a volte nonostante l'amore è naturale pensare : benedetto il giorno in cui andrete via da casa!
Non per altro vorrei un poter fare l'amore con mio marito senza essere interrotta, a volte facciamo dei preliminari che durano ore...infatti si era iniziato stamattina e penso si concluderanno a notte fonda.
Il fetente non ha messo la sveglia e ha perso il pulman per andare a scuola, così pensando di essere soli si era  iniziato....
Lo sentiamo muoversi in casa e parlare, era al telefono con gli amici, spegniamo l'interruttore hot e saltiamo giù dal letto per accompagnarlo a scuola.
Quando erano piccoli una volta si era pensato di metterci la sveglia nel cuore della notte per assolvere a quei piaceri, poichè il più delle volte ci addormentavamo nell'attesa che loro prendessero sonno.
Una volta l'abbiamo messa sul serio, solo che ha svegliato anche loro....
Sono cosciente che questo è un problema di tutti i genitori, ma non vorrei ritrovarmi del tempo per farlo senza interruzioni,  quando farlo non mi interessa più....
Che tragedia!
Che tragedia anche vedere dei figli quarantenni che non hanno la minima intenzione di lasciare l'ovile!
Ecco vorrei parlare con quei genitori per chiedergli se hanno continuato a programmare le sc** nelle sere in cui  i figli uscivano ....
E voi gentili lettori come ve la cavate?



venerdì 25 maggio 2012

Oscurantismo ed intolleranza


Visar Zhiti, CONTINUAMENTE SI TRADISCE L’UOMO
Continuamente si tradisce l’uomo,
e non dico del suo giorno che improvvisamente
diventa notte,
né della notte dei suoi capelli
che inalba e diventa tacito giorno di vecchiaia.
Si tradisce l’uomo
e non dico che anche la sua tomba muore e il nome
diventa erba marcita di oblìo,
ma l’uomo è continuamente tradito dall’uomo.
E quando una metà mangia la metà
non resta più l’intero,
mi disse un vecchio invecchiato nelle prigioni.



‎25 maggio giornata mondiale dell'oscurantismo e dell'intolleranza: nel 1895 Il commediografo, poeta e romanziere Oscar Wilde viene condannato per "sodomia e volgare indecenza" e condannato a scontare due anni in una prigione di Londra. Nel 1925 John T. Scopes viene incriminato per aver insegnato la teoria dell'evoluzione di Darwin.

Oggi non siamo più avanti di tanto....

giovedì 24 maggio 2012

Self control

Se dico che fare il genitore è un mestiere difficile, non dico nulla di nuovo ma tant'è.
Come sia riuscita a mantenere l'autocontrollo  per tante ore ancora mi sfugge, ma ci sono riuscita.
Accidenti ma com'è che i secondi figli creano più problemi dei primi? E poi sembra che crescano anche più in fretta!
Ieri pomeriggio Mattia mi dice che non cenerà perchè alle otto andrà a giocare con dei suoi amici ed un amico del fratello che gli da un passaggio in macchina e poi mangiano qualcosa fuori.
Quando esce gli dico di non far tardi.
Lo sento rientrare alle tre di notte, mi ero addormentata nell'attesa, già questo mi fa sentire in colpa , sono sul punto di scendere dal letto per fargli una romanzina, ma riesco a controllarmi non mi va di far casino nel cuore della notte. Ho faticato ad addormentarmi, ero amareggiata  ma saperlo  al sicuro in casa mi ha aiutato a sbollire la rabbia.
 Mi riprometto di tirarlo giù dal letto alla dovuta ora per mandarlo a scuola.
Alle 7.30 invece si alza da solo, ancora una volta rimando per affrontare la cosa, voglio che vada a scuola sereno, sarà pure che quanto è successo sabato a Brindisi mi ha condizionato.... Comunque aspetto che rientri per chiarire.
Poco fa con una calma che di solito non mi appartiene  lo prendo da parte, gli chiedo l'ora in cui è rientrato, aspetto la risposta che da furbetto è diplomatica, pensa di cavarsela dicendo di non aver guardato l'orologio, ma sicuro dopo mezzanotte e che non era importante in quanto si era alzato lo stesso per andare a scuola.
Santa pazienza !!
 Con calma gli ho dato la punizione, un mese senza uscite e altrettanto tempo senza partite extra se non quelle della scuola calcio....
Per ora ho messo una toppa, sono cosciente che l'adolescenza è una brutta bestia e che prima o poi dovrà passare.

mercoledì 23 maggio 2012

Giovanni e Francesca

Tutti dovrebbero avere la sua Francesca, lui l'aveva trovata. L'aveva trovata per caso quando in una cena a casa di amici i loro sguardi si erano incrociati.Era il 1979.
Francesca era una donna bella ed intelligente, schiva e dolce e lui che si era ripromesso di non innamorarsi mai più si ritrovò ad amare quella donna proprio mentre la sua vita iniziava ad essere a rischio, come avrebbe lui stesso rivelato a sua sorella era un morto che camminava.
Non potendosi sposare perchè in attesa di divorzio, la loro storia veniva vissuta con discrezione , ma senza nasconderla a familiari e tanto meno sul lavoro.  Mai un bacio in pubblico, se non quello scambiatosi il giorno del matrimonio celebrato 1986 .
La loro non era una vita facile, era una vita blindata, che li aveva privati delle cose più semplici della quotidianità,come fare una passeggiata, o fare shopping.
Viaggiavano separati affiancati dalle scorte, dormivano persino ogni notte in case diverse, ma il loro amore era più forte.
Io penso che il loro amore continui ancora, anche se si sono presi la loro vita


23 Maggio 1992, Capaci autostrada A29

martedì 22 maggio 2012

Il baratto

I soldi.
I soldi non bastano mai proprio come le patate di hombre.
I soldi mettono tutti d'accordo o fanno litigare cani con i cani i gatti con i cani e persino entrambi con le pecore.
Ecco noi siamo le pecore chiniamo la testa e bruchiamo vicino i nostri piedi senza mai allontanarci troppo dal nostro campetto, così quando ascoltiamo che il grillino Pizzarotti ha speso solo 6400 euro per la campagna elettorale contro le centinaia dei suoi avversari , solleviamo la testa per un attimo, giusto il tempo di mandarli all'inferno e poi la riabbassiamo continuando a mangiare quei fili d'erba che è sempre più rada.
I soldi comprano i silenzi e persino l'amore.
In Cina hanno indetto un concorso per trovare moglie vergine ad un miliardario, si sono presentate in 2800.
Questo dimostra che i soldi fanno impazzire, non solo chi non li ha ma anche chi ne ha troppi.
I soldi non sudati si spendono meglio, lo Stato sperpera i nostri con assoluta disinvoltura, ora a questo proposito mi chiedo che cavolo vanno a fare i capi del governo nelle zone colpite da calamità ? Spendono inutilmente i nostri soldi perchè muoversi con auto blu scorte e il loro entourage comporta spese, e in realtà non portano nessun beneficio per le zone colpite, che devolvessero per la ricostruzione quei soldi invece di andare a farsi belli davanti le telecamere.
I soldi non hanno più valore, la chiamano inflazione, in realtà è solo un furto.
Servono per vivere, ma c'è chi vive solo per loro mentre oggi sempre  più persone decidono di non vivere perchè non li hanno.
Magari qualcuno domani si alza e ci dice che dobbiamo tornare al baratto, infondo quel concorso in Cina già lo dimostra fica contro grana , che non sarà grana padana doc ma chi se ne frega?

lunedì 21 maggio 2012

Smile and cry

Ho voglia di sorridere, ho voglia di sensazioni positive che non arrivano.
A volte penso che più di una persona io sia una spugna a cui rimangono attaccati i microbi.
Già il fatto di saperlo dovrebbe portarmi un passo avanti, che ne so magari lavando e strizzando qualcosa va via...
E' da sabato che mi sento avvolta in un fumo grigio, prima Melissa, poi un ragazzo che conoscevo bene perchè impiegato al reparto salumeria in cui faccio la spesa, poi il terremoto e tante piccole cose che, come spesso accade sembrano essersi dati appuntamento per arrivare tutte insieme, ah poi fatto secondario stasera è stato eletto il nuovo sindaco, siamo andati controcorrente come i salmoni, il PDL qui ha vinto, tanto come sapete anche se avesse vinto il PD non cambiava nulla.
Come dicevo voglio sorridere, voglio guardare in faccia ancora una volta le angherie della vita e trovare la forza di rispondere con un sorriso.
Tanto lo so per esperienza che piangere non allontana i dispiaceri.
Ora che ci penso non piango da molto tempo, parlo di quel pianto vero che ti scuote, che parte dallo stomaco e attraversa tutto il corpo, e che ti lascia serena e consapevole di aver dato voce all'io più profondo.
Beh si ultimamente piango anche in modo educato e convenzionale, con pudore, quasi come se me ne dovessi vergognare.
Sia chiaro non che io voglia piangere per forza, ma accidenti se capita non vorrei trattenermi ecco!
Devo fare ancora un ultima cosa stasera per sentirmi meglio, forse non è giusto la faccia non lo so, ma ho deciso di farla perchè solo così soddisfo un mio bisogno, e sto in pace con me stessa.

sabato 19 maggio 2012

Melissa

Ciao Melissa, abbiamo organizzato un sit-in per te in piazza, c'erano tanti ragazzi, magari gli stessi che avresti potuto incontrare ad un concerto, c'erano tanti vecchi così come ci chiamate voi che con gli occhi lucidi ascoltavano il silenzio infondo al loro cuore.
Magari tu stamattina non avevi neanche voglia di andar a scuola, magari avevi pensato di approfittare delle belle giornate per andar in giro  o ti sarebbe piaciuto dormire fino a tardi e allungare il week and, ma eri li dove il tuo senso del dovere ti aveva portato.
Non so chi ti abbia uccisa, che sia mafia, terrorismo o altro so solo che hanno commesso il crimine peggiore, sono esseri viscidi ignobili che io non riesco a chiamare neanche persone, non sono niente sono il nulla .
Quando ho appreso di te oltre all'orrore e alla rabbia, è stata la paura a tagliarmi il respiro, ho pensato a mio figlio uscito per andare a scuola, al litigio della sera precedente perchè avevo difeso i suoi prof, e voi come ben sai difficilmente pensate di aver torto, ho pensato a te e mi son sentita un po tua madre.
Io non so pregare ma in queste ore a mio modo cerco di farlo perchè almeno Veronica riesca a salvarsi.
Ciao angelo.

Melissa e Veronica

..................avevo scritto, avevo modificato, ho cancellato............
..........................................................................................
Melissa e Veronica siete anche mie figlie.

venerdì 18 maggio 2012

La disabilità rende invisibili

Forse non è nemmeno lecito scrivere questo post, perchè io per fortuna non posso realmente capire, solo chi vive le stesse situazioni riesce a farlo.
"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario"


Meglio cominciare dall'inizio così non mi perdo, perchè è da alcuni giorni che sono persa in un turbine di emozioni.
Mesi fa seguendo le invasioni barbariche, mi sono trovata ad ascoltare l'intervista ad uno scrittore, già allora ne rimasi colpita, comprai il libro e lo lessi.
Zigulì di Massimiliano Verga, si legge in un ora, ma ti resta dentro per sempre, e si ritorna mentalmente a sfogliarne le pagine ogni qual volta si incontra per strada un disabile, ieri sera leggendo Hombre.
Un libro duro, sconvolgente, un libro che forse qualcuno non avrebbe voluto leggere, perchè ha la capacità di mettere a nudo la parte peggiore di te, ti costringe a scrostarti di dosso quella patina di rispettabilità e convenienza che il vivere "tranquilli" in società richiede, quel politicaly correct che tanto sa di vuoto.
Mercoledì scorso non è stato facile avere difronte lo scrittore e parlargli dopo la sua spietata analisi sullo "sguardo" della gente e dirgli grazie per avermi costretta a guardarmi dentro.
Quando gli ho raccontato che più volte leggendo mi sono fermata pensando : meglio a lui che a me, non avevo imbarazzo e guardandolo negli occhi ho avuto la certezza di essere compresa, perchè chiunque sano di mente l'avrebbe pensato.
Quel mix di amore, dolore, impotenza e rabbia l'ho ritrovata nelle righe di Hombre.
Verga scrive: "Credi che non abbia mai pensato seriamente di ammazzarti? Come vedi ho aggiunto <<seriamente>>. Se siamo ancora insieme è perchè non ho mai pensato al << come>>. Anche perchè la risposta che ho sempre trovato è che, se devo finire dietro le sbarre senza te, tanto vale essere prigionieri insieme................................ Ho pensato anche ad ammazzare me. Per sopravvivere. E a dirla tutta, anche quando ho pensato di farti fuori, ero soltanto io a voler morire.

Hombre scrive: E ti chiedi cosa sei diventato se arrivi a desiderare la morte per chi ti ha dato la vita. Ma forse non sei diventato niente, forse era già tutto dentro di te pronto ad essere scoperchiato dall'acqua bollente. Cerchi di convincerti che tutta la rabbia che va a comporre il funesto desiderio, magari, scaturisce soltanto da un eccesso d’amore.


Frasi dure sconcertanti, frasi di un amore che urla giustizia.
Ti ritrovi davanti a questo nuda, e non sai bene cosa sia la cosa giusta da fare, ma sai che non puoi far finta di non sentire quelle urla.
Difficile rispondere a questa implicita richiesta d'aiuto, perchè noi tutti siamo la gente, gli occhi della gente quelli che non potranno mai capire fino infondo cosa sia vivere giorno dopo giorno con un disabile, che ami ma che ti fa sentire impotente quasi come persino il tuo amore fosse superfluo.
Al post di Hombre molti hanno faticato a lasciare un commento, forse perchè incerti sulle parole da usare o per non rischiare di banalizzare qualcosa di molto profondo, ma qui in questo spazio irreale l'unico mezzo è la parola, nella realtà sarebbe bastato uno sguardo .
Una cosa ho imparato ascoltando le parole dei familiari l'altra sera, bisogna rischiare, offrire il nostro aiuto e non far finta che la disabilità non esiste, aiutare chi spinge una sedia a rotelle a superare uno scalino, o offrire come nel caso di Hombre un abbraccio virtuale può dar un senso al dolore.
A volte non solo chi porta un hanticap rischia di essere invisibile ai nostri occhi, ma anche chi gli sta vicino.

E credetemi l'altra sera il disabile ero io.
Massimiliano ci accusa di distogliere gli occhi o di indugiare troppo davanti alla disabilità, mettendoci in difficoltà serie e a chiederci quale sia il giusto sguardo. Gli ho detto che spesso io stessa anche se motivata dalle migliori intenzioni non ho ben saputo cosa fare, e che il tempo necessario per farmi questa domanda spesso viene equivocato da chi in quel momento è dall'altra parte.
Bisogna correre il rischio.

Grazie Hombre per aver condiviso con noi  parte della tua vita.

giovedì 17 maggio 2012

Lecite emozioni

Ne aveva sentito parlare da alcune delle sue amiche, tutte entusiaste ed esaltate le erano sembrate come quelle casalinghe che parlano del Bimbi quasi fosse Gesù bambino.
Solo che qui non si parlava di un elettrodomestico, ne di un dildo che ognuna di loro possedeva, anzi nel cassetto segreto ve ne era più di uno, parlavano di un uomo, che a sentir loro sapeva soddisfare tutte, qualunque fossero le richieste.
Enrico qua, Enrico là, erano riuscite a stuzzicare la sua curiosità. Cosa le costava provare anche solo per una volta?
Quel pomeriggio non aveva un granchè da fare, la noia si era impossessata non solo dei suoi pensieri ma di tutto il suo corpo, era come se non le appartenesse, doveva far qualcosa per svegliarlo da quello strano torpore.
Forse le mani sapienti di Enrico, avrebbero saputo toccare i tasti giusti, e riportare allo scoperto quella vanità di donna che da molto tempo aveva messo da parte.
L'avevamo avvertita che Enrico non prendeva appuntamento, il rischio era di trovare altre donne impazienti e di aspettare anche per ore, ma tutte ritenevano che fosse un sacrificio accettabile.
Trovò tre donne prima di lei, le scrutò di sottecchi, a primo acchito almeno due di esse non le sembravano bisognose di affidarsi alle cure di Enrico, anche se erano le più impazienti, divoravano le riviste poggiate distrattamente sulle gambe accavallate, sfogliandole senza neanche soffermarsi a guardare le figure.
Più volte si chiese se era il caso di rimanere, era nervosa e non tanto convinta che quel cambiamento le era necessario, ma era lì tanto valeva provare.
Enrico entrò da una porta laterale, il suo ingresso provocò strane vibrazioni, si alzarono tutte per ricevere i suoi baci sulle guance, le signore arrossivano e tornavano a sedersi in trepidante attesa.
Come se fosse stato un prete che avesse schizzato l'acqua santa sui fedeli per rabbonirli, Enrico si mise al lavoro e chiamò la prima.
Non c'era privacy, l'avevano avvertita,  si era gentilmente costretti a guardare e a lasciarsi guardare.
Le mani Di Enrico lavoravano veloci e sicure, il resto del corpo sembrava seguire il loro movimento, così che i sui piegamenti, i suoi giri da un fianco all'altro della sua cliente assomigliavano ad una danza, il cui ritmo finiva per coinvolgere non solo i ballerini ma tutto il pubblico...noi.
Arrivato il mio turno ero sempre più nervosa, ma oramai impaziente di lasciarmi andare nelle sue mani, a spingermi a proseguire erano stati i sorrisi di soddisfazione che erano stampati sul viso delle tre che mi avevano preceduto.
In piedi davanti a lui mi sentivo inerme e alla domanda se avessi un idea precisa di cosa volessi rimasi zitta scuotendo lievemente la testa.
Sorrise.
Pose una mano sotto il mento obbligandomi a seguire i movimenti che impartiva, destra, sinistra, di fronte e poi girandomi con un movimento gentile ma deciso mi ritrovai con lui dietro la schiena mentre mi specchiavo nel grande specchio che era difronte.
Mi sollevo i capelli sulla nuca, sicuramente stava dicendomi qualcosa, mi affidai a lui.
Dopo un ora di frizioni, colori, massaggi e ferri arroventati , mi sorpresi con lo stesso sorriso delle altre, uscii da li con la ferma intenzione di ritornarci al più presto, non avrei mai più fatto a meno di quelle mani.
Il nuovo taglio e il nuovo colore dei capelli mi stavano da dio, avevano ragione le mie amiche Enrico come parrucchiere è il migliore.

Finalmente la giornata era finita, l'ultima cliente era andata via.
Quella sera Enrico era felice, il suo amore lo portava a cena, non che avessero da festeggiare qualcosa in particolare, tra loro andava così ogni giorno era una festa. Avevano cercato a lungo entrambi la persona giusta con cui dividere la vita, e poi un giorno quasi per caso, così come avviene il più delle volte i loro occhi si erano incrociati, e dopo quasi un anno ogni volta che erano insieme la magia del loro primo incontro si rinnovava e ne usciva più grande e quasi inspiegabile.
Aveva portato da casa un cambio di vestiti, nulla di elegante per carità magari sarebbero solo andati in pizzeria chi lo sà, in ogni caso un pantalone e una camicia sarebbero andati bene anche per un ristorante.

Si rinfrescò il viso notando che le occhiaie lo segnavano, aprì un cassetto e tirò fuori il nuovo prodotto a detta di una sua amica miracoloso, una sorta di matita da passarci su per attenuare il livore, si specchiò non particolarmente convinto, squillò il telefono , rispose, la sua voce calda disse solo :  Sono fuori .
Mentre chiudeva la porta, guardò dall'altro lato della strada, Marco era lì bello come il sole che le regalava il suo sorriso, nell'attesa di averlo accanto e di baciarlo come se il mondo non fosse altro che i loro corpi stretti  in un abbraccio.












mercoledì 16 maggio 2012

Monicelli è l'arte di vivere

Penso di star crescendo, ultimamente vedo maturare pensieri diversi, ovvero riesco a vedere anche l'altra parte, anche quando fino a poco tempo dietro ero convinta che non esistesse.
Ho rivalutato il suicidio.
Detto così può sembrare sconvolgente.
Continuo a condannare il suicidio come soluzione estrema ai propri problemi, o alla rivendicazione di un proprio diritto.
Ma l'inneggio sotto forma di eutanasia, perchè questa altro non è che un suicidio assistito.
Oggi Monicelli avrebbe compiuto 97 anni.
Non si può dire che fosse pazzo o che non avesse maturato liberamente  la scelta di proseguire a vivere o cessare la propria vita nel modo che lui, l' unico in grado di giocare con ciò che gli apparteneva di diritto, si può solo dire ed essere daccordo con quanto lui asseriva, non sempre una vita è degna di essere vissuta, quando si perde la dignità e l'autonomia.
Per uno come lui l'autonomia era tutto, anche lo scegliere di stare da solo, nonostante la giovane moglie, lo dimostrava, diceva che un vecchio "costretto" a prendersi cura da solo da se , durava 10 anni in più, ha ragione, l'inattività uccide, non solo i vecchi ma anche un popolo.
Se mi guardo intorno vedo che stiamo lentamente scegliendo di ucciderci, abbiamo scelto l'eutanasia come se questa ci assolvesse per il nostro non coraggio.
Spread, corruzione, amoralità, tasse, non lavoro sono i nostri coltelli, ma noi unico popolo europeo che non è stato in grado di fare alcuna rivoluzione, ci consoliamo dietro i nostri alibi a lasciando parlare Grillo

martedì 15 maggio 2012

Black out

Per via di lavori in corso stamattina c'è stata un interruzione del servizio elettrico, non potete immaginare quante lampadine si sono accese nella mia testa.
Prima di tutto ringrazio gli operai Enel per avermi permesso di alzarmi e lavarmi con l'acqua calda, perchè dovendo necessariamente uscire non avrei potuto non lavarmi, perchè credetemi all'acqua fredda preferisco lo sporco.
Poi perchè sentiamo necessariamente il bisogno di lavarci tanto noi gente moderna non lo capisco, infondo mica entriamo in una carbonaia invece che nel letto, eppure appena alzati dopo il caffè corriamo in bagno a lavarci.
Forse cerchiamo di lavare via qualcosa di diverso della porcizia oppure di metterci addosso l'ennesima corazza per affrontare il mondo.Vabbè .
Altro ringraziamento lo devo al responsabile dell'ufficio economico e produttivo del comune , che dopo soli 80 giorni mi ha fatto il certificato che avevo richiesto, e che mi ha permesso dopo tanto tempo di puntare la sveglia per alzarmi, l'appuntamento era per  le 8.00 di stamani. Quel tizio è un sant'uomo,  veramente efficiente non c'è che dire, anche quando non è in ufficio lavora, mica come i parlamentari che oggi hanno disertato l'aula solo perchè si parlava di finanziamenti ai partiti!
Ma veniamo al post....manca la corrente la casa è in stand-by, niente lavatrici che girano, frigo silenzioso anche i rumori dei suoi ruttini discreti, che di solito passano inosservati erano strani a non sentirsi.
Faccio un po di faccende in silenzio , per una volta ho la scusa buona per non aver voglia di stirare e passare l'aspirapolvere.
Guardo il robot da cucina che proprio oggi mi sarebbe servito e maledico un po il caso, ma da qualche parte ho il vecchio tagliere, perchè no? I coltelli non mi hanno mai fatto paura se l'impugno io, mi sono messa al lavoro.
Per scaldare non c'è niente di più comodo del microonde , solo che ad un certo punto messo un piatto dentro e non vedendolo girare ho temuto che mi avesse abbandonato.....Avevo dimenticato del black out e le abitudini son dure a morire...prendo un padellino...
Mentre facevo tutto questo ho letto altre tre pagine di Cèline e maturata definitivamente la decisione di mandarlo a cagare, non lo reggo è inutile tergiversare, ho passato il tempo a leggere un po di numeri arretrati di Vanity Fair.
Mi sono rotta anche di far questo, intanto il pranzo cuoceva . Prendo il Cèline per riporlo in libreria e l'occhio mi cade sull'Amante di lady Chattherley e mi dico perchè no? Lo rileggo .
Mi mancava spulciare nei commenti del blog e di fb, ma si sopravvive . Anche se mi rendo conto che sono diventati una realtà importante della mia quotidianità. Oddio non ho la mania ossessiva compulsiva di girare tanto, infatti la maggior parte di chi seguo e mi legge non sono stati aggiunti da me.
Però oramai non spulciare ogni giorno nei loro blog, leggere i commenti di chi li segue è diventata una bella abitudine.
In conclusione senza corrente elettrica non mi piace, mica sono scema infondo hanno faticato tanto per il progresso e facilitarci la vita che non apprezzare sarebbe un insulto al lavoro degli inventori.
Senza luce è consentito solo  in una baita di montagna in compagnia di un bellissimo gnocco, possibilmente non gay perchè ultimamente si scopre che i più gnoccoloni preferisco altri gnoccoloni, lasciando noi povere donne al palo,  con il camino acceso che illumina discretamente la stanza.
Ma questi sono solo fantasie, quindi che luce sia....

lunedì 14 maggio 2012

Dubbi

Il mio aggiornamento di stato su fb e il mio intervento sulla bacheca del gruppo del mio partito oggi è stato: mi sento come se mi avessero chiesto:  vuoi morire impiccata o annegata?
Non posso farci niente se le cose non mi scivolano addosso, se non riesco a far finta che una cosa valga l'altra ad uniformare il mio pensiero a quello della massa, continuo a litigare con padre e fratello e tutto per cosa?
Per il desiderio di vedere cambiare le cose in città, assurdo ma tant'è.
Il ballottaggio tra i due aspiranti sindaci ha provocato la considerazione di cui sopra, e non so se dovrò scegliere tra il male minore o semplicemente disertare le urne....non lo so proprio, ho sempre odiato le persone che non prendono posizione e in questo momento odio me stessa perchè sono molto tentata di non far nulla.
Solo che questo mio far nulla mi pesa molto.
Ultimamente è nata in me una strana repulsione verso chi mi circonda, penso di essere diventata meno tollerante, o semplicemente dopo un periodo in cui per l'ennesima volta ho cercato di coinvolgere e lasciarmi coinvolgere da chi mi è vicino tra familiari ed amici, ho capito che devo riprendere la mia strada, fare da sola come al solito.
Ennesima prova? Ieri ho invitato un'amica a venire con me all'incontro con uno scrittore, come risposta ho ricevuto un ni, stesso ni all'incontro dell'otto marzo su femminismo e legalità, eppure io mi sono sciroppata le passeggiatine sul lungomare o le minchiate varie a cui mi avevano invitato.
Ora le soluzioni sono due o mi lascio rincitrullire pure io o prendo e vado per i fatti miei, scusatemi però se a  volte ho il desiderio di condividere con qualcuno le mie cose, ma ci sto lavorando prima o poi spengo pure questo.
Una cosa ho iniziato a fare da un po di tempo, dire no.
Vi sembrerà strano ma prima per me dire no era quasi impossibile, ora non è che sia indolore ma ci riesco il più delle volte.
E voi come ve la cavate ?


domenica 13 maggio 2012

Bianco e nero

Non si piange di gioia oggi, anche se la signora vince, piangono per un signore che ha vinto ma che dovrà andar via.
Il fatto è che quel numero 10 li ha fatti sognare per molti anni, sicuramente avranno altri sogni, ma lui resterà sempre quello che, quella volta lì, quello del, come lui, se c'era lui....
Da parte mia solo un imbocca al lupo per tutto ciò che verrà dopo.


A parte questo sono incazzata col sole, devi te se stamattina in spiaggia giocava a nascondino ed ora che sono in casa splende come in agosto! Si starà vendicando ?


sabato 12 maggio 2012

Anniversari

Buon dio fra tutto questo parlare di dolci mi ero scordata che oggi è l'anniversario di matrimonio.
Mah meglio che vado a nanna.
Tranquilli vado a nanna sul serio, oramai vista l'età  bastano 10 minuti :)))))

Tiramisù per gli amici

Nei commenti di questo post di Kisciotte, l'autore stesso con la faccia tosta che si ritrova si è permesso di chiedere a me e a Melusina di preparargli una teglia ciascuno di tiramisù, come se già la richiesta di una teglia non fosse abbastanza ha tirato dentro il povero Maimà promettendo anche a lui la stessa cosa e raddoppiando la richiesta a noi povere fanciulle. Come se non bastasse quel gran golosone di Hombre, che reduce da quaranta giorni di quaresima laica non ancora satollo delle abbuffate di Pasqua per recuperare i piaceri persi, si è tuffato con un salto mortale doppio carpiato aggiungendosi alla richiesta.
Le battute scambiate se volete le potete leggere nel post, in ogni caso siccome io sono di indole buona, e non perfida come uno dei tre mi ha sovente etichettato (capito Hombre?) , e dovendomi far perdonare un po di cosette da Kisciotte, ho preparato per loro il tiramisù.
Però dovete sapere che io difficilmente prendo ordini....ora sicuramente il tiramisù a cui loro pensavano era quello classico, per dispetto l'ho fatto alla fragola, più leggero e fresco in questo periodo, e poi fattore non trascurabile ha un qualcosa di afrodisiaco.
Magari Melusina vi preparerà l'altro.....
Quindi fragole, zucchero e un po di limoncello, si frulla e si inzuppano i savoiardi.
Si stende una crema chantilly alla vaniglia procedendo a strati , voilà semplice e buono.
L'ultima foto fatta mentre mangiavo una porzione è dedicata al più goloso....chi sarà?
Ciao ragazzi ;)





venerdì 11 maggio 2012

Vorrei un giro gratis

Ho scoperto da un po di essere vittima e carceriere, proprio come nella canzone dei Nomadi, francamente non so quale dei due è meglio.
Signori, l'amore è strano, imprevedibile e sovversivo.
Dimenticate le poesie sdolcinate e i cuoricini, molto più spesso l'amore è travaglio.
E' travaglio quando nasce tra mille incognite e speranze, e passata la prima fase idilliaca ritornano le fatiche per farlo crescere o semplicemente alimentarlo anche se purtroppo molto spesso arrivati all'ultimo petalo della margherita si finisce con un : non m'ama.
Proprio allora quando tutto svanisce ritorna il travaglio per un amore che non è più amore, e per quell'amore che si era sognato rimanesse tale.
E poi la giostra continua a girare, perchè niente rende più ottusi di quelle cinque lettere, nonostante i dolori le promesse e le decisioni si torna alla cassa per pagare un altro giro

giovedì 10 maggio 2012

Sono sempre io

Per chi mi conosce .
Ebbene si, sono cambiata, o forse sono sempre stata la stessa ma non avete voluto conoscermi voi più di tanto.
In ogni caso vi dico non cambia nulla, almeno per me.
Però sono un po stufa di sentirmi dire alcune frasi, il più delle volte se non sempre immotivate.
Vedete non ho problemi a parlare di tette e culi , i culi specialmente maschili, perchè l'unico cambiamento che finora non è avvenuto sono le mie preferenze sessuali, ma anche qui vedete un pò, non ci metto la mano sul fuoco, magari un giorno vorrò provare bo, chi lo sa...non ora comunque quindi non fate proposte ;), e con la stessa passione discutere di politica .
Sono anche stufa di discutere con mia madre per via dei miei cambiamenti, e per fortuna non glieli mostro tutti altrimenti sarebbe impossibile viverle vicino, che poi mi critica il fatto di essere asociale e troppo indipendente con lei...Mica posso dirle che quando avrei avuto bisogno non c'era, che accompagnarla a fare shopping è una rottura di palle perchè in questo sono una donna anomala, odio gironzolare per negozi, anche far la spesa per me è una necessità da esplicare nel più breve tempo possibile e in orari non di punta.
L'ultimo battibecco è stato due settimane fa, perchè le ho chiesto di non portare  a casa mia il prete a benedire  la casa poichè diavoli in casa non ne avevo, sconvolta mi ha risposto di essere diventata una strega e di ricordare che non ero venuta da sola in questo mondo....Son rimasta in silenzio sarebbe stato inutile aggiungere anche solo una frase.
Sul prete in casa ci sarebbe da raccontare l'episodio di due anni fa, ero sola in casa , decido di farmi un bel bagno naturalmente non chiudo la porta, ad un certo punto uscita dalla vasca sento voci in casa, mia madre seguita dal prete con l'acquasantiera stava gironzolando per le stanze.... Ho evitato per un soffio di sconvolgere il sant'uomo, ma non sono riuscita ad evitare a mia madre un cazziatone...
Poi due paroline sugli amici maschietti che velatamente o no lanciano certi tipi di messaggini...continuate fanno piacere solo che, non c'è trippa per gatti! Non che dipenda da voi sia chiaro non vi manca nulla ahahahah sono io ad essere molto esigente (mettiamola così che suona meglio).
Questo non centra nulla col post, ma dovrei andare in Maremma forse Grosseto, accetto consigli su itinerari, hotel etc etc....anche se conoscendomi poi cambio destinazione....

mercoledì 9 maggio 2012

Ciao Peppino








E poi c'è questo e ancora una volta di più mi vergogno per la chiesa, anche se non dovrei perchè non mi appartiene.

lunedì 7 maggio 2012

I servi della gleba

Bene gli spogli sono quasi finiti, la mia città ha votato.
Che schifo.
Dopo 10 di sinistra siamo passati a destra , io non ho parole  e voi non potete sapere quali loschi personaggi mi ritroverò a vedere amministrare il comune, magari avrei pure accettato più serenamente il risultato se non fosse stato per questo.
Sono incazzata, delusa e amareggiata, ora come ora vorrei proprio andar via da qui.
Cazzo ma come si può? Che ha in testa la mia gente?



Aggiornamento
Si torna a votare per il ballottaggio, alla fine contate le schede il risultato è questo. La scelta sarà tra uno di destra e uno di destra passato a sinistra...non commentate grazie.
Veniamo alla mia coalizione, come da prassi i migliori non vincono mai, ma beffa nelle beffe per via dei voti disgiunti benchè avessimo più di 300 voti rispetto agli ultimi per uno strano meccanismo elettorale non avendo raggiunto il quorum dei voti di lista il nostro sindaco non entrava neanche come consigliere.
E poi...e poi il miracolo, stasera mentre eravamo nella sede in riunioni, delusi ma motivati a non mollare per il futuro, arriva una telefonata del comune...per via di vari meccanismi che non sto a votare visi i voti di preferenza come sindaco avento raggiunto 11% delle preferenze etc etc il nostro candidato a sindaco entrava in consiglio!!!
Be pianti, urla di gioia, risate e anche un lieve malore di un sostenitore un po anziano, siamo ritornati bambini e credetemi non c'è niente di più bello che vedere realizzato il frutto delle proprie fatiche per poter tenere ancora con fiducia stretta a noi la speranza
Sono felice.

sabato 5 maggio 2012

Errare humanun est

Ci siamo costruiti un mondo strano, tutti alla ricerca di essere amati ma nello stesso tempo attenti a non scoprire questo bisogno che è ritenuto oramai una debolezza.
Così vaghiamo nelle nostre vite camminando in punta di piedi o battendoli con forza, timorosi che la cadenza ritmica e tranquilla che ci appartiene nei momenti di solitudine col nostro io, possa esporci ai giudizi altrui.
Siamo sempre più il riflesso che vediamo negli occhi degli altri che noi stessi.
Abbiamo smarrito la capacità di parlare col cuore.
Parliamo con la testa, lì dove nascono ansie e paure, prevaricazioni e asocialità. Cosicché ogni confronto con gli altri viene misurato in vittorie e sconfitte.
Eppure in noi resta il desiderio di poter usare il linguaggio del cuore, fare una carezza ad un bimbo senza temere di essere guardati male, piangere per un emozione  che sia rabbia o tenerezza, poter dire ti amo anche quando dall'altra parte questo amore non c'è.
Dobbiamo rieducare il nostro corpo ad usare il cuore.
Agire con il cuore, cosa psicologicamente oramai difficile , ma non impossibile.
Convincerci che non siamo infallibili. Questa consapevolezza ci aiuterebbe ad avere più sicurezza, sembra assurdo ma conoscere i propri limiti  sapere che non siamo i detentori di verità assolute rende più saggi.
Ascoltare gli altri , aprendoci a loro, lasciando anche parlare il corpo che il più delle volte teniamo impagliato nelle convenzioni e dire ciò che si pensa senza il timore di essere giudicati.
Io cerco di farlo, a volte fallisco, oggi ho fallito. Sicuramente perdere una battaglia non è perdere la guerra ma come dicevano i latini errare humanun est

No Pedofilia




LE ALI SPEZZATE

Guarda gli occhi dei bambini.
Ti portano in un mondo fatato,
ti portano dove un tempo anche tu sei stato,
un mondo popolato da colori e suoni
che noi adulti non riusciamo più a vedere
non riusciamo più ad ascoltare.
Uccellini in un nido
che sbattono le ali per poterle poi spiegare
e volare verso la vita.
Ma ci sono bambini a cui hanno spento 
i colori.
Bambini a cui i suoni glieli hanno trasformati
in urla.
Bambini che non sanno più piangere
perché non hanno più lacrime
che non sanno più ridere
perché gli hanno tolto il sorriso.
che non possono più sognare
perché gli hanno ucciso i sogni.
Gli hanno rubato l’innocenza,
negata l’infanzia
E la favola si è trasformata
in un incubo.
Questi bambini sono quegli uccellini
che volevano volare via dal Nido,
volare verso la vita che gli aspettava.
Non voleranno più
perché gli hanno spezzato le ali.
E tu uomo,
tu che hai osato profanare quell’innocenza,
tu che hai ucciso i loro sogni e le loro attese
tu che gli hai rubato il tempo magico
dell’infanzia
tu che gli hai negato lacrime e sorrisi
e che in cambio gli hai dato solo dolore,
disperazione, e urla che il tuo cuore
non ha voluto ascoltare.
Tu uomo
hai il coraggio di guardare 
negli occhi di un bambino?


venerdì 4 maggio 2012

mercoledì 2 maggio 2012

Paola

In questi giorni sono spesso fuori casa, dall'uno al quattro a Paola è festa patronale, i suoi ventimila abitanti raddoppiano per via dei pellegrini o dei semplici visitatori accorsi a godersi la fiera e gli spettacoli musicali.
Ops da idiota non vi ho detto del mio santo (mio è un po eccessivo, vista anche la mia poca fede), il santo patrono è San Francesco.
Cioè che leggete comunque non è la parte più interessante della sua vita, perchè come si conviene su tutto le cose vengono epurate secondo necessità, nel corso degli anni per pura convenienza. Parlo del suo soggiorno in Francia e della sua vita fuori dalla Calabria con cui venne a contatto con persone come Galileo.
Vabbè ma non voglio parlarvi di lui, chi vuole trova parecchie notizie on line, io da parte mia sto cercando la fonte del periodo di cui vi parlavo.
Tra poco esco per fare un giro in fiera e portare la nipotina alle giostre, tornerò a casa per cena perchè di mangiare panino e salsicce arrostite proprio non mi va, e poi uscirò per il concerto, stasera dicono ci sia una certa Linda.
Ieri sera di Gazè ho sentito solo due canzoni ho passato il resto della serata a parlottare con le amiche, e penso che stasera farà lo stesso.