Non ho alibi.
Non posso e non potete accusarmi di essermi rifatta viva ora che l'estate è quasi alla fine. Non è così, qui l'estate ha ancora molto tempo per se e naturalmente io ne ho per lei.
Sinceramente non mi andava di scrivere e di condividere.
Poi c'è che non sono in pace con me stessa, ho un casino di pensieri, ho da scegliere ancora una volta se rinunciare a dare ascolto a quella vocina ribelle che ho dentro o adeguarmi all'andazzo generale di cose e persone di cui purtroppo dolente o nolente mi stanno intorno.
Ci sono compromessi che non sono disposta ad accettare, ci sono risposte che se rinuncio a dare una, due, tre volte per quieto vivere, perchè so che infondo è fiato sprecato,che alla fine non riesco a tenere dentro.
Se c'è un amica che davanti ad una situazione cambia la versione di un fatto almeno due volte, continuo a restarci male, anche se ho sempre saputo di che pasta era. Vi chiederete perchè la frequenti, in realtà pochissimo, il marito e il mio sono amici, stessa squadra per cui tifano, stesse amicizie reciproche, per cui è inevitabile che noi mogli ci frequentiamo.
Mi guardo intorno, è un deserto.
Oppure è la mia mente un po' depressa che mi fa vedere solo terre aride intorno a me.
Giorni fa un amico mi ha chiesto come stavo, ho fissato il messaggio come se non ne avessi capito il significato i minuti successi a chiedermi cosa dirgli, per poi rispondergli solo divertiti in vacanza o una roba del genere.
Poi mi sono chiesta perchè ho dato quella risposta. Il fatto è che non volevo intristirlo parlandogli dei mie problemi, volevo davvero che neanche per cinque minuti si distraesse dal suo meritato relax e bisogno di serenità.
Ecco forse sarò una stupida, forse è per questo che mi ritrovo spesso sola, perchè non riesco a scaricare sugli altri i miei problemi.
Ok ho detto anche qui una stronzata, so esattamente qual'è il problema, anzi i problemi, come so che non è colpa mia, ma non esclusivamente di altri.
Oggi ho voglia di mandare affanculo il mondo me compresa