io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

sabato 31 marzo 2012

Catena di perle

EDS della Donna Camél



Hai visto una pietra ruzzolare che vorrà dire?
E' solo una pietra che ruzzola, non c'è sempre un senso nelle cose.
Neanche questo mio scrivere ne ha, o forse si,
infondo a chi importa se non a me e alle  persone che leggono?
Te ne stai in silenzio, magari in quel silenzio se solo mi facessi entrare un senso lo troverei.
Hai paura?
Ne ho anche io, non è reale
è solo un filo, potrei romperlo...
Ma oggi come ieri continuo a portarti al collo.
Ti piace.
Ti fa sentire forte, lo leggo nei tuoi occhi neri,
che racchiudono i tramonti di Tahiti.
Ma io cerco l'alba .
Ecco il senso della pietra che ruzzola, ho spezzato la tua collana di perle,
era una catena.

Partecipano anche :
ManeTICo
Melusina
Dario
La carta
Hombre
La donna Camel
Mai Maturo
Speaker muto

giovedì 29 marzo 2012

L'impagliatrice di sedie

Annunziata era rimasta vedova a 25 anni con due figli piccoli da crescere. La mattina della tragedia aveva salutato il marito al solito modo, un gesto distratto della testa e aveva ripreso a fare le sue solite attività giornaliere.
Glielo portarono nel pomeriggio, legato sopra una lettiga fatta con dei rami appena tagliati, ricorda che aveva notato che quei rami erano ricoperti di muschio e di aver pensato che dovevano essere molto umidi. Neanche il dottore gli fecero chiamare, dissero che oramai era belle è morto, che i soldi per andar a prendere il medico con la carrozza li doveva spendere per far mangiare i figli.
I tre giorni di veglia passarono senza che lei si rendesse conto cosa le stesse succedendo intorno, aveva casa piena di gente e di cibo e così continuò per un altra settimana. Mentre tutti pensavano che non parlasse per il troppo dolore, Annunziata aveva avuto il tempo per decidere cosa fare per il suo futuro e ripensare per l'ultima volta al suo passato.
Si concesse per l'ultima volta di ripensare al suo vero amore, almeno credeva che quel sentimento che aveva provato era l'amore vero, per suo marito non aveva mai provato nulla di simile, gli aveva voluto bene e lo aveva rispettato ma non aveva mai sentito lo stesso trasporto che provava per Pietro.
Era lui che avrebbe dovuto sposare, se il suo viaggio per cercare di far fortuna non lo avesse tenuto via tanti anni. Aveva promesso di aspettarlo, ma alla fine i suoi genitori avevano vinto, aveva già vent'anni non potevano rischiare di restare con una figlia zitella, e Ludovico era un buon partito. Si era sposata e aveva fatto due figli maschi.
E poi un giorno Pietro era tornato, ricordava ancora i suoi occhi mentre la guardava deluso come per chiederle perchè? Ma lui conosceva il paese , la mentalità  le usanze e i timori dei padri di ritrovarsi in casa una figlia "mala rimasa".
Dopo un po si sposò anche lui, andò a vivere in un paesino vicino , le loro vite si incrociavano di rado, ma il giorno del funerale era li con tutto il paese.
Passarono i tre mesi di lutto stretto, durante i quali non era concesso uscire di casa o accendere il focolare per mettere su a cucinare, era il suocero che veniva a portare i pasti. Al compimento dei tre mesi il suocero le fece capire che passato il periodo di lutto, avendo due figli a cui dare una famiglia doveva cercare un pari suo per sistemarsi, lui non poteva sfamare tante bocche in più.
Annunziata aveva avuto tutto il tempo per decidere cosa rispondere, si aspettava quelle parole, era pronta.
- Non cerco un altro uomo, me la caverò da sola, so cucire e impagliare sedie, se vossia vorrete dire in paese di questa mia decisione, vi sarò grata
- Una femmina da sola non può stare, ma per amore del mio povero figlio ti metterò alla prova, dirò in paese che vengano da te se hanno bisogno.
E così fu che Annunziata iniziò a cucire giacche , pantaloni, casacche  ed  attaccare bottoni, quelli oramai li attaccava con occhi e orecchie chiuse, perchè erano sempre i maschi vogliosi a cercarla per farseli riattaccare. Ogni volta le toccava sentire i loro discorsi sulle moglie troppo prese dai figli e dalla casa, che se fosse stata disponibile con loro non avrebbe più dovuto preoccuparsi di cosa mettere in tavola ai figli, rispondeva a tutti allo stesso modo:
- Grazie, ma non mi sento ancora pronta, il dolore è ancora troppo grande, ma se un giorno dovessi aver bisogno è alla vostra porta che verrei a bussare.
Andavano via felici, poveri cristi! Intanto a lei la carne di cacciagione non mancava, nè le uova fresche nè i soldi per comprare il resto.
La mattina Annunziata si recava al fiume per raccogliere giunchi ed erbe palustri , che le servivano per impagliare le sedie, aveva già raccolto un bel fascio di salici che aspettavano di essere mondati, l'avrebbe fatto mentre cucinava, così per il pomeriggio avrebbe avuto tutto pronto per mettersi in cammino per un paese vicino nel quale gli era arrivata voce avevano bisogno del suo lavoro.
L'estate era il periodo dell'anno più impegnativo, ma quello che le piaceva di più, ogni giorno un posto e una casa diversa e tante storie da raccontare.
Sistemò al sole i giunchi per essiccarli, era un lavoro che richiedeva cura e abilità , bisognava stenderli in linee parallele a seconda della lunghezza , lasciando tra una e l'altra lo spazio per poterci camminare in mezzo quando era giunto il momento di rigirarli, lo stesso procedimento veniva fatto per i salici affinchè raggiungessero tutto lo stesso colore ambrato dato dal sole. Una volta essiccati i vari materiali , quando i giunchi avevano raggiunto un bel colore verde striato di giallo, li portava in casa per intrecciarli durante l'inverno.
Legò un fascio di giunchi essiccati  messi in ammollo la sera precedente, procedura che andava fatta perchè il materiale acquistasse elasticità e non ferisse le mani durante la lavorazione, chiamò i figli e si mise in viaggio.
Quando la vedevano arrivare era sempre una festa, poichè  portava notizie di luoghi e persone che giammai loro avrebbero potuto conoscere. Si metteva comoda sugli scalini di casa o all'ombra di un albero e mentre impagliava raccontava di Lucia che si stava per sposare con Tonino, che portava in dote dieci casse di corredo e tre ettari di terra, del cerusico che aveva guarito il figlio maschio di Don Raffaele da una febbre maligna e che il Don per ringraziarlo gli aveva donato un crocefisso d'oro che pesava forse mezzo chilo.
A volte le capitava che le venisse posta la domanda che più odiava sul perchè non si era risposata, da anni aveva pronta la risposta e la ripeteva con tale sicurezza che anche lei oramai ci credeva.
La verità era che non aveva mai smesso di pensare a Pietro. Le poche volte che si erano incrociati i loro sguardi fugaci subito distolti sapevano ancora di quel desiderio acerbo dei vent'anni.
Quella sera però tornò a casa con una notizia che non la fece dormire, la moglie di Pietro non riuscendogli a dare figli aveva deciso di lasciarlo e tornare dai suoi, che si erano trasferiti in Piemonte.
Non era un usanza anomala , ma di solito erano i mariti che prendevano tali decisioni, parlavano con i suoceri i quali erano disperati a vedersi ridare indietro una figlia non buona e a perdere la dote che oramai era passata di diritto al marito. Dopo aver parlato col parroco per sciogliere il sacro vincolo si ritornava liberi di prendere in sposa un'altra donna.
Si rigirava nel letto domandandosi che avrebbe fatto Pietro, era ancora un bell'uomo avrebbe potuto avere tutte le ragazze nubili che voleva e cosa più importante oltre alla dote che avrebbero portato erano ancora illibate. Cosa avrebbe potuto offrirle lei? Solo l'epilogo di un sogno spezzato.
Non poteva farsi illusioni anche perchè oramai non era tanto sicura di saper essere ancora una moglie, infondo cercando bene dentro di lei non voleva affatto essere una moglie non le serviva... Aveva un tetto, il cibo in tavola non le mancava, nessuno a cui rendere conto era libera e tale voleva restare. Pietro era un sogno e i sogni non sono mai reali. Ma una parte di lei quella notte aveva bisogno di vivere quel sogno, voleva sentirsi donna.
Passarono i mesi estivi  e giunse l'autunno, Pietro era rimasto un sogno.
Ottobre portò con se i primi temporali invernali, era sola oramai i figli avevano trovato lavoro presso uno zio che abitava in pianura, erano ometti  e lei troppo vecchia per desiderare altro che vederli sistemati.
Senti bussare alla porta andò ad aprire pensando fosse la vicina venuta a darle una mano ad intrecciare i giunchi, la frase che stava per pronunciare le morì il gola, sentiva il cuore battere nel silenzio teso dei suoi sensi, davanti a lei c'era Pietro inzuppato per aver camminato senza prastrano sotto la pioggia torrenziale.
Lo fece entrare nessuno dei due parlò. Restarono in silenzio per un tempo che non aveva nè urgenza nè fretta  un tempo che nessun meccanismo avrebbe potuto misurare, senza dimensione se non quella dei loro corpi estranei .
Era l'alba quando Annunziata aprì gli occhi, con delicatezza scostò la mano che la cingeva all'altezza del seno e si alzò. La pioggia era cessata, fuori tutto era pulito e fresco, presto i primi raggi di sole avrebbero fatto sfavillare i colori caldi delle foglie, sorrise.
Con un movimento lieve scostò una ciocca di capelli dal viso di Pietro, notò una ruga in mezzo alla fronte che con delicatezza seguì con le dita, scese fino alla labbra socchiuse e le baciò.
Erano passati due anni da quella sera, Annunziata impagliava sempre sedie, non aveva sposato Pietro, non era fatta per il matrimonio, il loro era un legame che solo parecchi anni dopo avrebbe trovato un modo per definirlo, per ora era come un lungo fidanzamento anomalo.
Solo una cosa era cambiata, non andava più in giro nei paesi, aveva aperto un laboratorio, in cui oltre a lavorare insegnava alle giovani donne quell'arte antica.
 

mercoledì 28 marzo 2012

Ho respirato aria pura

La camminata di oggi è stata impegnativa non so quanti km ho percorso esattamente, ma essendo tutti in salita hanno messo alla prova la mia resistenza.
Sono salita in montagna per visitare il Centro ARSSA (centro sperimentale e servizi in agricoltura) . Ho fatto alcune foto col cellulare che mi ha abbandonato sul più bello, mancano i falchi le lepri e i caprioli...ci ritornerò.
Nella salita mi sono imbattuta in delle logge (piccole casette appollaiate sui rami degli alberi) anche se quella di oggi sembrava una palafitta senza acqua sotto.













martedì 27 marzo 2012

Caro blog

Inizio a pensare che il blog sia una cosa da inverno, perchè con le belle giornate che  sono arrivate si fanno un mucchio di altre cose, così tante che poi a scriverle verrebbe fuori una cosa lunghissima.
Intanto cammino almeno due ore sotto il sole. 
Come me lo fanno in tanti sembriamo tante tartarughe dopo il letargo. Ho la fortuna di vivere in campagna, in questo periodo è uno spettacolo, si passa dal rosa dei peschi in fiori al giallo vivido dei ranuncoli almeno credo siano quelli.
I contadini arano e preparano i terreni per le colture, le patate sono già interrate, ora è la volta dei zucchini e dei primi pomodori e poi cetrioli, melenzane e peperoni, passo e mi salutano forse penseranno perchè invece di sprecare tempo a camminare non faccio qualcosa di utile come fanno loro....a volte penso che hanno ragione, solo che non ne sono capace, al massimo, cosa che ho già fatto semino in un vaso sul balcone basilico e prezzemolo, potrei comprare le piantine già pronte, ma assistere al loro germogliare, vederli venire su lentamente è un esperienza molto più appagante.
Caro blog , tu mi conosci, quindi avrai già capito che parlo a fare?

lunedì 26 marzo 2012

Lo scempio delle liste elettorali e la mia rinuncia a farne parte

Il 6 e il 7 Maggio ci saranno le elezioni comunali, come potete immaginare i preparativi fervono.
Sto partecipando attivamente alla redazione di un programma per un candidato sindaco.
Ieri dopo la pubblicazione di una mia nota su fb sulla mia pagina, su quella del partito e su una di informazione locale, mi è stato chiesto di far parte attivamente scendendo in campo per far parte della lista dei candidati al consiglio comunale. Ho rifiutato.
Le ragioni sono varie, in primis non mi sento pronta e abbastanza preparata per farne parte, mi sentirei una piccola Minetti , poichè il mio avvicinamento alla politica è troppo recente per poter aver acquistato competenza, rispetto a chi ha anni alle spalle di militanza e impegno in tal senso.
Inoltre per colpa della subdola manovra politica del rastrellamento voti a tutti i costi passando su tutto e su tutti, avrei dovuto concorrere seppur in liste diverse con mio fratello. Spero che lui si ritiri perchè proprio non condivido la scelta del partito in cui si è candidato, in ogni caso io non lo voterò , sono una tosta non svendo i miei ideali cedendo alla meschinità dei politici. Ho apprezzato il mio partito per avermi fatto le scuse quando ha saputo che mio fratello era un candidato, dicendo che se lo avesse saputo per rispetto non mi avrebbe fatto la proposta. Ecco sono queste le cose che io amo e a cui anelo, la correttezza  e il rispetto per gli individui.
Odio questo modo di far politica basato sul soggiogamento morale, il voto in cambio di favori, clientelismo, svendita di valori quali l'etica e la morale. Mi fa orrore leggere di un candidato a sindaco promotore della nascita del PDL qui in città, ritrovarmelo candidato nel PD, solo perchè nel suo partito non avrebbe ottenuto la stessa carica.
Mi fa orrore vedere che nel mio quartiere ci sono in lista 6 persone, alcune senza arte ne parte , messe li solo per arruffare una mangiata di voti che altrimenti sarebbero andati persi.
Ma il top l'ha raggiunto un partito candidando nello stesso quartiere due membri della stessa famiglia.
Allego la nota:

La città freme, i politici sono in mobile attivismo in vista delle prossime elezioni comunali. Io resto ancora una volta attonita e delusa dal modo in cui  le varie liste dei partiti vengono riempite di nomi per il cosiglio comunale.
Mi sento di dire che sono disgustata.
Apprendo di candidati senza arte ne parte, messi li solo per arrivare ad attingere a quella mangiata di voti che altrimenti sarebbero persi, riassumento " teste di legno" che si lasciano sfruttare , a volte per personale conoscenza senza neanche sentire la puzza.
Il top dei top del degrado l'ha raggiunto un partito, che ha candidato nello steso quartiere due membri della stessa famiglia.
Assurdo che i candidati abbiano accettato, assurda la situazione spiacevole che il partito ha creato senza porsi dei paletti di ordine etico e morale per quella famiglia, voglio solo sperare che uno dei due si renda conto della situazione e che rinunci e ancora di più che il quartiere sia in grado per una volta di aprire gli occhi e votare da tutt'altra parte.
Personalmente sono stanca del modo subdolo e irrispettoso della maggior parte dei politicanti locali, che cercano voti secondo l'antica regola del clientelismo, promettendo mari e monti  ai poveri elettori che si lasciano abbindolare, o inducendoli a votare in un certo senso solo perchè hanno messo nei quartieri e nelle famiglie persone vicine nelle liste.
Auspico un risultato elettorale simile a quello ottenuto da De Magistris a Napoli e di Pisapia a Milano, utopisticamente vorrei che i miei concittadini e specialmente il mio quartiere chiusi nel segreto di quella cabina ribaltassero tutte le previsioni.
Ecco sogno , ma ci credo

domenica 25 marzo 2012

Mezzo secolo e mezze seghe (mentali?!)

E' una domanda da un milione di dollari, a 50 anni un uomo ha l'ansia da prestazione?
Mio marito a settembre compie il mezzo secolo....ahhaahhaah non vorrei trovarmi a fargli da infermiera. Perchè la missione della crocerossina non fa per me.




Sono nera.

venerdì 23 marzo 2012

Pensieri random

Spolvero anche oggi o può bastare l'averlo fatto ieri? 
Questa è la domanda più intelligente che mi sono posta stamattina. Naturalmente visto che non sono una maniaca delle pulizie domestiche ho stabilito che non avrei spolverato anche oggi. 
Come diamine farò a superare la crisi di astinenza da lavoro non lo so, però sono migliorata, le crisi ossessive compulsive del fare si sono diradate. 
I casi erano due o smantellavo tutta casa o mi davo una regolata e sempre per il fatto che non sono maniaca mi sono data una calmata.
Ora però devo stare attenta a non calmarmi troppo , infatti sono riandata in crisi da troppa calma.
Altra domanda seria, che faccio? Qui lavoro zero, figuriamoci . Riaprire un'altra attività in proprio? Dio santo mi vengono i brividi, solo a guardare le tante attività che ultimamente stanno chiudendo. Sentire i discorsi della gente che raziona persino il cibo fa paura, esempio? 
-Fino a pochi anni fa compravo mezzo chilo di pane al giorno, se avanzava lo buttavo , non potevo fare sempre polpette! Oggi aggiungo uno o due panini per i figli e si mangia anche il tozzo avanzato.
Nel piccolo spiega un po la situazione di crisi che stiamo vivendo.
Vabbè non crediate che non faccio niente altro che ciabattare in casa, ma non basta, almeno non a me.
Su fb ho bloccato un contatto che continuava a ripetermi :
-beata te! Ora ti riposi! 
Ecchecazzo abbiamo tanto di quel tempo di riposare una volta morti!
- Ma ora cosa fai durante il giorno?
Quello che fai tu, idiota che non sei altro, che vuoi che faccia in casa, la maitresse come impiego non mi ha mai stuzzicato!
Ecco , penso che non lavorare mi stia facendo diventare acida, per fortuna che con lei mi sono limitata a rispondere con una frase banale e a provvedere subito a bloccarla.
Mi ci vuole uno dei miei viaggi in solitaria, posto nuovo facce nuove, niente obblighi di saluti di circostanza, fermarmi quando sono stanca e mangiare se ne ho voglia.
Solo che stavolta non avendo impegni, se non la famiglia, potrei anche restare fuori più a lungo, mah!
Scusate il grigiume di questo post, oggi va così. 

giovedì 22 marzo 2012

Sentimenti al carboncino

Vorrei essere in grado di usare una matita per portarmi il tuo volto in una tasca, così quando sono lontano mi basta un foglio bianco per guardarti.

(Mi pareva brutto dirgli che ci sono gli mms)

mercoledì 21 marzo 2012

Primavera

C'era una volta una befana, che si imbaccuccava con strati di vestiti, maglie, maglioni, cappotti e sciarpe, ma con l'arrivo della primavera si è messa  a riposo e lasciato il posto ad una donna che è ancora orgogliosa di scoprire il suo corpo.
Buona primavera gente!

martedì 20 marzo 2012

Figli, sesso e leggi

Come in ogni buona famiglia che si conviene, i figli non appena finiscono quello che hanno nel piatto, corrono via.  Per la verità il più delle volte sparecchiano, anche se gran parte delle cose le tolgono dal tavolo per poggiarle sui pensili , perchè dicono non sanno dove riporle.
In ogni caso scordatevi la famiglia del mulino bianco tutti allegri e sorridenti, in cui tutti intervengono nella conversazione , da me parlano di calcio, discutono degli ultimi acquisti, di contratti, di cose che io ascolto e non capisco perchè il più delle volte mi perdo nelle loro frasi e lascio che le loro parole facciano da musica di sottofondo ai miei pensieri. Amo la loro complicità , amo anche i loro litigi , la tenacia e il sapere argomentare le loro tesi, come me ne accorgo ? Semplice cala il silenzio chi vince ha un sorrisetto semi accennato stampato in faccia, mentre l'altro si ritira per un po in buon ordine.
Mentre finivo la cucina, li sentivo al solito parlare tra loro mentre si spostavano in sala, e non che stessi origliando ma ho sentito che l'argomento non era il solito.
Parlavano di D. un ragazzo loro conoscente che era stato portato da altri amici ad incontrare una signorina a pagamento.
Stasera mi toccherà affrontare la questione col piccolo perchè l'altro a 21 anni penso che abbia già idee chiare   al proposito.
Dovrò parlarle di prostituzione ? Di legge Merlin? Non so quanto ora gli possa interessare conoscere queste cose. Ma devo trattare l'argomento, e accidenti gente era molto meglio quanto dovevo fargli imparare le filastrocche e insegnare a fare il nodo alle scarpe.
Che poi la mia posizione sulla legge Merlin è controversa, ritengo che la prostituzione debba necessariamente essere regolamentata.
Chiudere le case non ha giovato alla condizione femminile, ne ha fatto diminuire il fenomeno della prostituzione, anzi ha originato qualcosa di infinitamente peggiore.
Be vedete se uno dei miei figli per un'assurda ragione, e spero che non succeda mai, però inutile dire che non possa succedere, volesse incontrare una prostituta, da madre sarei più preoccupata se lo facesse per strade isolate, con donne senza nessun controllo sanitario ecc.
Sono solo io a pensare che forse rivedere un po la legge Merlin potrebbe anche tagliare le gambe al business dello sfrutamento, dell'immigrazione clandestina e delle mafie?

domenica 18 marzo 2012

Auguri a tutti i nostri papà

Oggi vorrei fare gli auguri a tutte le persone che passano di qua per la festa dei propri papà.
Auguri a chi ha  o ha avuto un papà modello, sempre presente e premuroso.
Auguri a chi ha avuto un padre distratto.
Auguri a chi il papà non l'ha mai conosciuto.
Auguri a chi avrebbe voluto una carezza in più e a chi ne ha avute tante.
Auguri a chi avrebbe voluto dirgli ti voglio bene ma non ha avuto il coraggio.
Auguri a chi coccola il padre come un bambino e a chi lo tratta da adulto
Auguri a chi è diventato papà e a chi lo diventerà
Auguri a chi resterà sempre figlio
Auguri a quei figli che hanno fatto da padre al proprio padre.
Auguri a mio papà
Auguri al papà di mio padre
Auguri al papà del padre di mio padre
(Magari un giorno vi parlerò di questo mio splendido bisnonno)

sabato 17 marzo 2012

Censurare la realtà

E' palese che in Italia non siamo pronti per una tv educativa, bisogna edulcorare tutto, la realtà per alcuni è un mondo estraneo.
I nostri ragazzi possono guardare tranquillamente  il grande fratello ma Chimica e Fisica no! Troppo sesso, troppa droga , troppa omosessualità ! Non so se non sono stati in grado di leggere il messaggio oppure è arrivato così forte da far paura ad alcuni.....
Intanto Belpietro litiga con Freccero e la serie è spostata in seconda serata.
Io a mio figlio continuerò a dire di far sesso proteggendosi ogni volta che gli va, di star lontano dalla droga, e di rispettare chi non ha i suoi stessi gusti sessuali. Perchè non sono idiota da pensare che i nostri ragazzi non vivano ogni giorno le realtà descritte nel telefilm , è quelli sono pericoli reali , non guardare la serie alle 13.50 !

Bisogni primari

Avverto che questo post è stupido, quindi se non vorrete leggerlo siete giustificati.
E' un sogno, breve ma che mi ha un po condizionato, ed è inutile dire che non so interpretarlo.
Ero in una casa , dovevo andare in bagno a fare popò, mi metto a cercare la toilette. La trovo , è una stanza grandissima, con un cesso enorme, mai visto uno così, mi pare che dietro a questo ce ne fossero tanti altri ma molto più piccoli, direi di dimensioni normali, ma dietro era buio e sembravano appiccicati l'uno con l'altro. Sembrava che il disordine fosse dovuto a dei lavori in corso, che iniziavano subito dietro al grande cesso.
Anche se non era particolarmente pulito, decido di usarlo era piuttosto urgente....
Mi ero appena seduta che ecco entrare nella stanza tre persone, due femmine ed un maschio, una mia zia di secondo grado, il marito di mia zia, e forse perchè non riesco a ricordare una mia cugina.
Come fosse stata la cosa più normale del mondo si siedono al mio fianco, non so su cosa, forse sedie bo, ed iniziano tranquillamente a conversare con me.
Ero imbarazzatissima, ma visto che loro sembravano non dare peso alla cosa ho finto di essere a mio agio, inutile dire che non ho espletato i miei bisogni.
Il fatto è che una volta sveglia non sono riuscita a farlo davvero......
Mi chiedo che razza di misteri si celino nei nostri cervelli.
Stanotte voglio sognare solo cose belle, oppure che non ho appetito, così la dieta è meno difficile da seguire.

venerdì 16 marzo 2012

Amicizie in saldo

Questo è un sonoro vaffanculo ad una persona a cui voglio bene, che sicuramente passerà di qua a leggere.
Si perchè  legge soltanto, non si abbassa a commentare perchè in testa si è fatto un film che ha proiettato nella realtà.
Vede cambiamenti in me che non ci sono, pretende in un certo senso che io guardi alcune persone coi suoi occhi, bene, a me non mi frega un cazzo degli altri. Ha rovinato con la sua permalosità un bel rapporto. E' diventato succube del pensiero altrui, dirà sicuramente che non è così, ma ho buona memoria delle nostre conversazioni.
Si è dimostrato incapace, purtroppo come ha sempre fatto, di capire chi dice una cosa con affetto e chi invece maschera con la gentilezza il veleno di uno scorpione.
Il fatto è che mi sento tradita, ed ora capisco che lui non mi ha mai conosciuta davvero, ha mosso delle accuse e non solo in questi giorni, che mi hanno dimostrato quanta poca considerazione di me abbia.
Vorrei poter dire chi se ne frega, ma non posso, me ne frega e molto.
Mi frega perchè in quella cosa chiamata amicizia ci credo, perchè è da tanto che sei cambiato, ed da tanto che io ti cerco per poter parlare e chiarire come qua o qua.
Mo fai tu io ho dato.

giovedì 15 marzo 2012

Sacrifici che ripagano

Solo ora che sono vecchio e vedo il mio ragazzo indipendente ho la certezza di aver fatto bene.
A volte mi perdo per i quartieri di Roma, eppure è tante volte che ho fatto la stessa strada, ma lui sa esattamente dove andare, dove comprare la frutta più buona  o imboccare con sicurezza il viale che lo porta alla bottega del barbiere.
Ora è lui che guida me.
Il primo viaggio in treno per portarlo all'istituto è stato come andare incontro alla morte, i sensi di colpa mi tagliavano il respiro, mentre fingevo con lui una felicità che non sentivo.
Ma dovevo.
Dovevo dargli la possibilità di poter vivere pienamente la sua vita e l'istituto di Roma era il meglio che potevo offrirgli.
Ditemi voi come convincere un bambino di 6 anni che non lo stai abbandonando, mentre piangendo ti si aggrappa al collo chiedendoti di riportarlo a casa. Se non fosse stato per un educatrice che con parole sagge e delicate mi ha ripetuto quello che in cuor mio sapevo , me lo sarei portato via, non solo quella volta ma anche parecchie altre.
Lo chiamavo ogni giorno, dopo aver convinto mia moglie ad essere forte e a non piangere, facendomi raccontare ogni particolare della sua giornata, anche se lui preferiva parlare delle cose che avremmo fatto durante le vacanze.
Non ho mai vietato niente a mio figlio, andare in bici, giocare a palla, nuotare o semplicemente portarmelo tra i boschi, perchè avrei dovuto? Era solo nato cieco.
Ora vive da solo nella sua bella casa , lo vedo muoversi  con sicurezza mentre cucina e mette in ordine, uscire, prendere e cambiare due mezzi per andare al lavoro e sono felice.
 Ha quarantanni oramai dovrebbe mettere su famiglia, ma non vuole saperne, magari prima o poi mi darà anche lui un nipotino, che prima di essere vecchio voglio insegnargli ad andare in bici.


Dal racconto fattomi dal nipote di mio nonno ieri pomeriggio davanti ad una tazza di caffè.

mercoledì 14 marzo 2012

A volte è solo fortuna

- Sei pronto? Dai che mi fai fare tardi, sei il solito idiota.
- Che palle 
- Ho il provino alle 9.30 e se per colpa tua non riesco a farlo giuro che è l'ultima volta che ti copro il culo con mamma e papà.
-Non so perchè mi dovevi capitare proprio tu tra i piedi non poteva nascere un maschio almeno lo prendevo a pugni, mo stai zitta cinque minuti che mi vesto.
-Ne hai soldi per la benzina? Sono a secco e stasera ho promesso a Sonia che la porto a ballare.
-Sei il solito idiota proprio con quella ti dovevi mettere? Se la sono fatta tutti
- E tu che vuoi me la faccio anche io, non me la devo sposare.
-Guarda la strada che andiamo a sbattere....puttana...
-Siamo quasi arrivati tira fuori i soldi per la benzina che poi te li rendo
- Come gli altri....Meno male che dovevo ripetere la parte e rilassarmi, invece come al solito quando ci sei di mezzo tu tutto faccio tranne che rilassarmi!
-E dai sorellina senza me le tue giornate sarebbero state una palla, che provino devi fare?
Un film sugli anni sessanta, mi innamoro di un ragazzo ma la mia famiglia è contraria a questa relazione.
- Ciao, in bocca al lupo.
Chi è quel giovanotto? Scusi è qui per il provino?
-No cerco mia sorella , mi doveva lasciare una cosa ...
- Perfetto, ti voglio,lei recita? Non è importante imparerai....Domani mattina alle 8 si faccia trovare a questo indirizzo lei è il protagonista del mio film.




Nella foto mio padre.
Che sarà pure brutto dirlo però è stato scelto per caso dai nonni, quel giorno in mezzo ad altri bambini.

martedì 13 marzo 2012

Ricordi che sanno di vaniglia

Il mio amico Kisciotte con questo post , mi ha fatto ricordare la mia infanzia, il tempo in cui vivevo coi nonni , con mio fratello e Lassi, il mio cane compagno di giochi. Ero così presa dai ricordi che sono andata da mamma a sfogliare gli album di foto , ne sono uscita un po ammaccata perchè anche i bei ricordi a volte fanno male . Ho tirato fuori un po di foto , questa la condivido con voi.
E' stata scattata sotto l'albero dell'altalena, lo so che non si vede ma vi assicuro che c'è. E' ancora li abbarbicato tra le pietre di un muro fatto a pietra secca, sulla cui sommità cammina un viottolo che avrò percorso migliaia di volte, impavida e sicura, di quella sicurezza che si acquisisce solo con la pratica della vita in campagna. I miei figli non sarebbero in grado di fare quanto facevo io , forse perchè oggi tendiamo a proteggerli troppo anche da pericoli che in realtà non ci sono.
Era un albero di nespole ricordo che le tiravo giù usando una lunga canna, quante bastonate per farne cadere una manciata! Ma erano buonissime, molto di più di quando era il nonno a portarle a tavola.
Penso di essere diventata un po vecchia, perchè stavo pensando al nonno quando dice: "una volta la tal cosa aveva un gusto migliore", ecco l'ho appena fatto anche io, mi sono tornate in mente le coppette di gelato cacao-vaniglia e le pippette e ho avuto la netta impressione che davvero una volta erano più buone! Sarà stato perchè non le mangiavo spesso, e quindi come capita con tutto, era il desiderio a renderle speciali.
Ricordo che arrivavano quasi sciolte perchè il nonno non aveva automobili o altro,  l'alimentari era abbastanza distante, avrei voluto mangiarla subito, ma non mi era concesso bisognava prima mangiare "il cibo buono" altrimenti avrebbero rovinato l'appetito! Che idiozie per me il cibo buono era quello, ma con nonna non c'era modo di convincerla, tema sempre che non mangiassi abbastanza, anche se ero bella cicciotella,.Ripensandoci lo faceva per senso di responsabilità verso i miei genitori, farmi trovare magra per lei era una mancanza nella sua capacità di prendersi cura di me. Adoravo mia nonna l'adoro ancora in qualsiasi posto si trovi, mi piace pensare che se davvero esistono gli angeli custodi, lei ora è al mio fianco. 
Ringrazio Kisciotte per questo viaggio nel passato.

Fragole e scuse e miracoli

Le fragole le preferisci col limone o con la panna?

Sarà che arriva la primavera?! O è un escamotage per chiedere scusa?


Com'è che il mio frigo è sempre vuoto?
Perchè mio figlio a mezzanotte mangia, dice che prima di dormire deve far tutto...non ho indagato. Ieri notte ha mangiato creckers sapori mediterranei e succo alla pesca.

Accompagni tu tuo padre in stazione?
No vado a letto presto domani ho lezione, chissà perchè poi tornata dalla stazione lui era ancora alzato....e non è lui quello dello spuntino!

La tele della camara dei ragazzi si è rotta .
Montiamo quella che fa da monitor al pc, tanto ne abbiamo un altro in casa. Detto fatto, ma il sant'uomo di mio marito la riprova...è resuscitata da due giorni e non chiedeteci come e perchè ha fatto tutto da sola!

Lilli, quelle di S****** me le fanno girare.
Ok ci sta ma io che centro?

Il 16 devo pagare l'IVA.
La Zanicchi continua ad essere cara nonostante l'età a saperlo avrei ingaggiato Apicella.

domenica 11 marzo 2012

Parlami

Non parlarmi per riempire il silenzio,
ma puoi parlami anche del tempo.
Parlami quando è importante
o solo perchè è divertente,
 quando sei felice, triste
o semplicemente perchè ti manco.
Parlami con gli occhi
quando non hai voce,
con mani
audaci e delicate,
e quando sarai stanco
portati via il mio odore
perchè anche io ti possa parlare.

sabato 10 marzo 2012

Per chi non lo sapesse è in commercio dal 1992

Alcuni giorni fa un 'amica su fb ha pubblicato un link che mi ha aperto un mondo che non conoscevo, vabbè non ci vuole poi tanto, sapeste quante cose non conosco! Mi piace pensare che altre come me non sapessero esattamente come fosse fatto quel coso, come usarlo e perchè no che esistesse.
Il motivo della mia ignoranza in materia è principalmente perchè non ho avuto la necessità di procurarmelo e dalla mancanza di pubblicità , mai visto un promo su questo "delizioso" oggettino.
Lo dico subito io lo boccio.
Ok non vi ho ancora detto di cosa parlo, ma se vi metto subito il link vi perderete dietro le immagini e il video, così per risparmiarvi la lettura del testo e farvi passare subito alle immagini ve ne parlo io....
Chi l'ha usato dice che fa un rumore fastidiosissimo.
Non è facile da usare infatti come spiegano bisogna fare vari tentativi , non tanto inserirlo ma farlo senza attorcigliarlo.
E' antiestetico, quindi per non avere brutte sorprese non pensate di avvantaggiarvi e inserirlo prima, chi è con voi avrà un coccolone penserà che ti sia successo qualcosa di drammatico, e magari scappa pensando che siete contaggiose, e si quel coso penzolone non deve essere un bello spettacolo!
Dicono sia abbastanza largo infatti guardando la figura effettivamente lo è
Lungo 17 cm e qui mi sono fatta due risatine. Per alcuni 17 può andare benissimo, per altri sarebbero un po troppi diciamo per usare un termine da sartina farebbe dei plissè  per altri (beati loro)  sarebbero pochi rischiano di batterci la testa nel vero senso della parola, sarebbero cazzi!
Bisogna manovrare con prudenza , quindi abbandonare l'idea di di essere in grado di farlo(trovarlo) ad occhi chiusi
Fermarsi subito se esce o entra.
Insomma a me sembra un vero casino, ma sto parlandovi solo del preservativo femminile il Femidom.
Ora ok alla prevenzione e al controllo delle nascite, ma trovo infinitamente più comodo che le signore portino in borsetta i classici preservativi maschili che hanno la stessa garanzia di protezione ma che sono decisamente più comodi.
Inutile dire che anche di questo se ne sia fatto una bandiera per il femminismo come se poi alla fine non si vada a letto con un uomo, quindi cosa cambia chi lo indossa o chi lo porta?
Questa cosa la vedo solo come una maxi trovata di marketing per le aziende produttrici, questo mostro perchè così mi sembra, non serve alle etero e non serve alle lesbiche perchè mi pare loro già usino il Dental Dam

mercoledì 7 marzo 2012

Lettera aperta a Robbbbeeeeertoooo per festeggiare l' 8 Marzo

Alcuni giorni fa ho scritto un racconto , che è stato commentato per la prima volta da un ragazzo Robbbbeeeeertoooo, da quel giorno non faccio che riflettere su quanto ha scritto. Domani è l'8 Marzo, giorno dedicato alla donna, da non confondere con la festa consumistica che oramai sembra essere, quello che per me rappresenta lo trovate qui e in questo splendido post di S.
Nello scrivere questo post voglio rivolgermi simbolicamente a lui e a quello che mi ha scritto : paura delle ragazze.
Caro Robbbbeeeeertoooo , spesso si ritiene erroneamente che la fragilità le insicurezze e la sensibilità siano prerogative prettamente femminili, niente di più lontano della realtà, anzi ti dirò che noi donne spesso cadiamo nell'eccesso opposto.Molti dicono sia dovuto agli anni di asservimento al genere maschile, all'aver dovuto sottostare a violenze verbali e fisiche, o semplicemente per emulare il maschio.
Io ti dico che sono vili giustificazioni, simili a quelle di cui si servono i peggiori uomini per giustificare le loro violenze : l'ho uccisa perchè l'amavo troppo, l'ho insultata perchè tenevo a lei, lei è solo mia e di nessun altro.
L'errore ma chiamiamolo anche orrore non è del genere, ma del singolo maschio o donne che siano.
Noi donne dobbiamo riappropriarci della nostra femminilità, fatta di frivolezze ma anche di forza e capacità.
Noi donne dobbiamo essere in grado di urlare al mondo i  nostri diritti, il nostro essere diverse ma uguali ai maschi, senza tuttavia cadere in eccessi.
Vedi, le femministe nel 68 buttavano al vento i reggiseni, proprio per  dimostrare e pretendere l'uguaglianze tra i sessi, oggi dobbiamo continuare a lottare per le stesse cose ma indossando con fierezza il push up.
Bisogna lottare perchè una donna che svolge lo stesso lavoro di un uomo possa contare sullo stesso stipendio e se decide di avere figli non debba scegliere tra lavoro e maternità, il diritto a condurre una vita sessuale libera senza essere additata come una poco di buono.
Ma dobbiamo anche recuperare un po di dolcezza andata smarrita nel tempo, dobbiamo non dimenticare le umiliazioni quando riusciamo a sederci sulla poltrona che prima occupava un uomo, perchè molto spesso quelle che nuociono di più alle donne sono altre donne.
Ricordi Belen e la farfalla? Molte donne le hanno dato della prostituta solo perchè in tv ha indossato un vestito   scosciato, la stesse donne che poi mandano le proprie figlie quattordicenni in giro con dei pantaloni che gli coprono solo mezzo sedere.
Mi è capitato di parlare con una di esse proprio all'interno di un incontro di "se non Ora quando" e mi è dispiaciuto andarle contro essendo lei una relatrice , che aveva usato quel termine parlando di Belen, sono intervenuta dicendo un alt, si stava giudicando una donna dal vestito, come dire" aveva la minigonna si è cercata le avance". Vedi come a volte anche noi donne sbagliamo ? Siamo forti ma non perfette.
Noi donne inoltre dobbiamo anche recuperare  il giusto equilibrio nel rapportarci alla bellezza. Viviamo in un epoca in cui tutti i messaggi sembrano spingerci alla bellezza eterna a tutti i costi, e molte si perdono purtroppo ad inseguirla, come invece tante altre nel terrore di essere giudicate solo secondo essa mortificano la propria femminilità. Siamo fragili ed insicure , come vuoi uomini spesso spettatori inermi delle nostre contraddizioni.
Sai cosa ti dico ? Anche io molte volte ho paura di me donna.
Ho paura di non vedere quanto di buono c'è in un uomo, degli sforzi che anche lui sta facendo per liberarsi di secoli di educazione patriarcale.
Ma condanno chi si approfitta della sua superiorità fisica o di potere per sopraffare , e non do scusanti . Donne e uomini insieme devono condannare senza indugio chi commette reati contro le donne, uomini, bambini senza distinzioni di genere.
Anche per quest'8 Marzo mi tocca dire ben vengano le quote rosa , perchè purtroppo visto che non siamo ancora arrivati ad assegnare i lavori per meritocrazia, ci tocca tenerle li per avere le nostre opportunità. Solo quando la parità tra i sessi sarà reale potremo finalmente dire basta anche a queste. Perchè non c'è niente di più bello che vedere le persone giuste ai posti giusti e non ritrovarsi come è successo in parlamento, per via delle pari opportunità, donne che hanno fatto più male che bene (vedi la Gelmini e le sue riforme).
Scusami Robeeertoooo se ho preso la tua frase come spunto di questo post, sai la mia sensibilità di donna non poteva restare sorda, mi hai involontariamente chiamato in causa, l'hai fatto per due volte la prima nel leggere il tuo nome e la seconda nel leggere il tuo commento. Magari se vuoi possiamo provare ad eliminare un po di vocali e consonanti.......perchè Roberto a me suona come un gran bel nome da portare con fierezza.

martedì 6 marzo 2012

8 Marzo "tre foto una mimosa"

Lea; Concetta e Giuseppina la Calabria festeggia con loro l' 8 Marzo.
Con l'iniziativa "tre foto una mimosa" lanciata da Matteo Cosenza direttore del quotidiano della Calabria.

Giuseppina Pesce viene arrestata nell’aprile 2010 “per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta All Inside contro il clan dei Pesce di Rosarno. Il 14 ottobre si pente e inizia a collaborare con la Dda di Reggio Calabria. Il 16 aprile 2011, grazie alle sue dichiarazioni vengono arrestate sua madre Angela Ferraro e la sorella Marina”. Più tardi però il legale della donna, l’avvocato Giuseppe Madia, annuncia che Giuseppina sta ritrattando, a seguito di minacce da parte dei magistrati prontamente smentite. In realtà il 21 settembre la stessa afferma di esser stata costretta dai familiari a ritrattare la sua versione dei fatti. La sua testimonianza è risultata essere fondamentale per il processo All Inside.

Maria Concetta Cacciola invece “decide di pentirsi a fine aprile scorso. I primi di agosto lascia la località protetta e torna a Rosarno dove aveva lasciato i figli. Il 20 agosto si suicida ingerendo dell’acido muriatico”. I familiari faranno recapitare alla stampa una lettera nella quale la donna afferma di esser stata portata al tragico gesto dai magistrati, ma presto si scoprirà che la vera autrice della lettera non era Maria Concetta.

Lea Garofalo è stata invece sciolta nell’acido, ma il pm Marcello Tatangelo ha proprio in questi giorni rigettato l’aggravante mafiosa. La donna fu uccisa nel 2009 dal convivente e dai suoi fratelli perché aveva scelto di collaborare con la giustizia.


Scrive Matteo Cosenza

“donne coraggiose che si sono opposte alla criminalità, arrivando a denunciare anche i propri cari e pagando prezzi altissimi, in due casi anche con la vita”. 
“ Se bisognava stare dalla parte di qualcuno non bisognava avere dubbi: bisognava stare dalla parte dei più deboli. E i più deboli erano quelle donne che, a costo di un travaglio tremendo, alla fine avevano deciso di rompere con le loro famiglie e di scegliere la strada della legalità e della giustizia pagando per questo due volte: trovando la morte o minacciate la vita loro e dei loro figli, e infilate con cinica perfidia in un vortice più grande della loro fragilità”.
Le stesse paladine della legalità, sono nate in ambienti tristi, “vivono infelici anche perché la morte dispensata senza pietà è un boomerang sempre in movimento, ed hanno un futuro amarissimo. Ecco perché dobbiamo inchinarci davanti a Giuseppina, Maria Concetta e Lea. Nonostante tutto sono riuscite a capire che vivevano nel male e hanno trovato il coraggio di dire: basta, non deve andare così, noi e i nostri figli dobbiamo vivere in pace e non in una guerra perenne”. “Calabresi –  guai a voltarsi dall’altra parte e a digerire anche queste storie come un normale tran tran quotidiano”. 

lunedì 5 marzo 2012

Pasolini e Dalla

Oggi se non fosse morto Pasolini avrebbe 90, probabilmente anche lui avrebbe avuto molto da dire sui funerali di Dalla, e prima ancora su Dalla stesso.
Non volendo far finta di non sapere e vedere quanto in giro sul web si sta scrivendo sui recenti funerali di Bologna, vorrei dire la mia.
Pasolini e Dalla hanno scelto liberamente il modo in cui vivere la propria omosessualità, uno gridandola e imponendola al mondo l'altra vivendola liberamente in pubblico ma   in silenzio.
Mi sono chiesta quale fosse la scelta migliore o la più "giusta" e mi sono risposta : nessuna ed entrambi.
Pasolini fu perseguitato, insultato ed umiliato per questo, ma con coraggio e forza non ha mai cessato di imporre se stesso e la sua libertà di essere, a volte o quasi sempre con eccessi, forse dovuti alla sua indole o forse per necessità.
Dalla ha seguito la strada della mediazione, non ha nascosto quello che era ha solo evitato di urlarlo. Per me così dovrebbe essere, io sono etero non mi presento al mondo dicendolo, ma sono cosciente che purtroppo la nostra società non è così evoluta come fa finta di essere. Non tocchiamo poi il tasto chiesa quello è un mondo a parte quasi estraneo alla vita reale. Mentre se parliamo di fede il discorso cambia.
La fede non è legata alle regole terrene.
Ho visto il dolore sul volto del compagno di Dalla, come l'hanno visto tutti , non c'era bisogno di di aggiungere altro a quelle lacrime frutto dell'amore.  Hanno commosso tutti . Hanno dato più loro al riconoscimento delle coppie e dei diritti dei gay, che le parole spesso sgraziate e fuori luogo di Busi. 
Almeno questo penso.
Buon compleanno Pier Paolo

Alla mia nazione
 
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

domenica 4 marzo 2012

Omesse le messe

Ma scusate non celebrano le altre messe perchè i fratini devono passare al trucco per le 
riprese?

 Secondo me è inaudito! Vada per la messa in diretta ma annullare le altre che scopo ha?

 Mi vien in mente che limitando il numero delle messe vogliono far si che a quella che verrà 

trasmessa siano presenti più persone possibili...anche il culto cede al marketing!

P.S. non centra rispettare gli orari per la programmazione tv, ci sono due chiese la vecchia e
 la nuova, nella vecchie le funzioni avrebbero dovuto svolgersi come di consueto.

C’erano cose che volevo dirgli.


 Ma sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e lasciai che facessero 


male a me.
[Jonathan Safran Foer]


venerdì 2 marzo 2012

No tav, l'altra faccia della medaglia

Avrei voluto scrivere due giorni fa questa cosa, ma poi c'è stato altro....
E' una considerazione su quanto sta succedendo in provincia di Torino, no tav , carabinieri, operai scortati e cittadini chiusi in coprifuoco.
Dove sono finiti i nostri valori se si ritiene necessario dare un encomio ad un rappresentante dello Stato che ha fatto solo quello che la sua divisa e il suo giuramento richiedevano?
La normalità sta diventando un eccezione tanto che per promuoverla si ha bisogno di darle visibilità.

giovedì 1 marzo 2012

Auguri Mattia e addio Lucio

Oggi avrei dovuto scrivere "solo" un post allegro, invece la vita da maestra qual'è ci mostra che gioie e dolori spesso viaggiano insieme.
Potrei postare due post diversi per ricordare il grande Lucio Dalla, che oggi ha lasciato un vuoto enorme nel panorama musicale italiano, e fare gli auguri di buon compleanno al piccolo di casa che oggi compie 16 anni, ma come dicevo sopra la vita  è questa!
Buon compleanno al mio Mattia! Non sarò sdolcinata perchè ovviamente queste cose a te che sei "uomo" non piacciono, quindi come si conviene ti darò solo due bacini piccini piccini sperando che non ci passi la mano sopra come per pulirti come fai di solito!

Ah voi che mi leggete beccatevi le foto della torta che gli ho preparato...primo esperimento con la pasta di zucchero e ghiaccia reale....migliorerò...spero!