io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

venerdì 2 novembre 2012

Morte apparente

Pensate di essere vivi perchè respirate, mangiate a volte ridete e fate del sesso,
ma siete morti.
Siete morti quando lasciate dei fiori su quelle tombe silenziose
riempite solo del nulla fratello del vostro.
Avete spento la speranza in un futuro in cui vedervi protagonisti.
Camminate in coppia con le mani intrecciate,
lasciandovi trascinare,
una realtà che di vostro ha solo il riflesso di un corpo ormai vuoto di gioia.
E ogni giorno morite
sapendo di farlo.
Senza neanche sperare
che distrattamente qualcuno
un giorno lasci dei fiori per voi.

14 commenti:

  1. Bello che lo ruberei, anzi lo farò sicuramente sappilo.

    RispondiElimina
  2. Attenzione Vincenzo che si rischia la radiazione con le parole sul web, ma qui non ci sono incontri ravvicinati son suini, per cui mi salverò.
    Allora: sarebbe bello scrivere una poesia così e forse tu senza volere ( oppure lo volevi?) lo hai fatto. Sul ritmo e le assonanze la trovo originale, sui contenuti meno, anzi non mi associo.
    Io vivo da sempre e intendo continuare a vivere non una vita apparente, ma una vera, che sia bella o meno poco importa, purché appunto sia "viva". Sembra un gioco di parole.
    Quando, da morto, proverò a fare osservazioni come il mio protagonista di Tatort, vedrò come potrò cavarmela. Per ora respiro perché ho due polmoni che me lo richiedono, niente di più.
    Ma la poesia è avvincente.
    Tutta roba tua? Allora sei brava.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. LOL no niente porci..almeno apparentemente :)

      Non lo so se è una "poesia" io ho scritto è uscita così.

      Certo che è roba mia, se metto roba altrui non manco di riportare la fonte.
      Mi lusinga il tuo complimento, maestro.

      Elimina
  3. Risposte
    1. no dai me la devi spiegare..che ci piglia dilan dog?

      Elimina
  4. Io voglio essere cremata e voglio che le mie ceneri vengano sparse nel mare.

    RispondiElimina
  5. A me invece ricorda De Andrè, Uomini senza fallo, semidei che vivete in castelli inargentati... eppure non c'entra niente, è solo una libera associazione di idee. Brava Lillina, hai scritto un pezzo misterioso e originale e adesso ciascuno ci può leggere dentro quello che vuole.

    RispondiElimina
  6. Ma...non mi riferivo ai morti veramente morti LOL

    RispondiElimina
  7. E' proprio vero, moriamo di continuo, pure più volte al giorno. Moriamo nei compromessi di una vita subita, nei paradossi di una presunta eternità, in quello che non sarà tra le righe di mille fraintendimenti. Molto bella Lillì e ..... niente fiori sui sepolcri. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)
      "in quello che non sarà tra le righe di mille fraintendimenti"

      Elimina
  8. mi complimenti tantissimo per il blog... ti seguirò spero che tu seguirai i miei blog agli inizi.
    http://scrivimidamore.blogspot.it/
    http://ragazzocomune.blogspot.it/

    RispondiElimina

Ho messo la moderazione non per censurarvi, ma solo perchè voglio essere la prima a leggere i vostri commenti una sorta di ius primae noctis.
L'ho messa anche perchè siccome non controllo quasi mai le mail, se qualcuno vuole mandarmi un messaggio privato ha la certezza che lo legga, nell'altro caso a volte passa pure un mese prima di...
Ciao a tutti, se non vi piace sappiate che a me non importa un fico secco.