LDC ha lasciato aperto l'EDS sulla paura fino a fine mese, invitandoci qualora ne avessimo voglia a partecipare con un secondo racconto.
Non mi piace parlare di paure, non scriverò un altro racconto su questo tema però potrei analizzare un po' questa parola e ciò che essa mi evoca.
Ciò che mi fa più paura è che possa succedere qualcosa di brutto ai miei figli, timore comune alla maggior parte dei genitori.
Giusto la settimana scorsa il suono del citofono nel cuore della notte, mi ha incollata al letto, sentivo le gambe pesare un quintale mentre il respiro era diventato corto ed irregolare, ma il cervello ci ha messo un nano secondo ad elaborare una strategia di difesa, mentre mio marito si alzava ho pensato - speriamo sia successo qualcosa a sua mamma - poverina non ha colpe ma essendo anziana- ok sono onesta questo l'ho pensato dopo - meglio a lei che a uno dei miei ragazzi è stato il pensiero nato all'istante.
L'indomani l'ho detto a mio marito, che guardandomi un po' storto mi ha chiesto come mai la sua di mamma e non la mia, logicamente ho risposto che fosse successo alla mia non avrebbero citofonato dall'esterno ma suonato il campanello poichè abitiamo nella stessa casa.
In realtà devo ammettere senza falsa ipocrisia che la morte di mia suocera mi avrebbe causato meno dolore.
La paura che non ho è quella di soffrire, sarà che essendo tipo una spugna non posso fare a meno di farmi appiccicare addosso piccoli e grandi dolori, quindi in un certo senso un po' di sofferenza viaggia sempre con me, sto lavorando su questa cosa, senza grandi successi ma oggi riesco a essere distaccata maggiormente che in passato.
Devo ancora vincere la resistenza contro quella parte di me che mi fa pensare che essere più distaccati equivalga ad inaridirsi. Temo che il giorno in cui alcune cose non mi faranno più paura diventerò sterile ed apatica.
Non ho paura della morte in se, è un evento naturale prima o poi arriverà il momento per tutti.
Però ho paura se arrivasse prima di vedere adulti indipendenti i miei figli, forse questo dovrei chiamarlo egoismo non ne sono sicura....Il fatto è che quando ci penso l'emozione che provo è più vicina alla paura che a qualsiasi altra.
Ho paura poi della morte che arriva portandosi via qualsiasi dignità della persona, ma qui non posso farci nulla se non sperare che arrivi prima che succeda.
Di piccole e grandi paure ne ho molte, come l'altezza ma prendo ugualmente l'aereo, ho paura delle pecore dio santo non lo so il motivo preciso forse perchè non penso siano tanto sveglie e mi possano incornare anche se non hanno corna, questa cosa è buffa e ne sono cosciente ma ognuno ha le sue piccole paranoie che ci volete fare?
Poi ho paura ad usare attrezzi da lavoro elettrici tipo trapani, seghe, avvitatori e compagnia bella.
Non temo la solitudine, la paura di restare da sola sia in casa che altrove non mi appartiene, ho paura invece in certi casi di non riuscire a dimostrare alle persone care quanto siano importanti per me, perchè io ho un difettone ho un carattere difficile, sono accomodante ma molto intransigente su alcune cose e non importa se siano piccole o grandi, la linea di pensiero resta uguale.
Vabbè ora per esempio ho paura di avervi ammorbato troppo con tutte queste divagazioni e la chiudo qui.
E dire che una volta divoravo i libri di Steven King ora li odio, questa cosa per dire che sono aumentate le mie paure e non voglio aggiungerne altre.
io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere
venerdì 19 ottobre 2012
5 commenti:
Ho messo la moderazione non per censurarvi, ma solo perchè voglio essere la prima a leggere i vostri commenti una sorta di ius primae noctis.
L'ho messa anche perchè siccome non controllo quasi mai le mail, se qualcuno vuole mandarmi un messaggio privato ha la certezza che lo legga, nell'altro caso a volte passa pure un mese prima di...
Ciao a tutti, se non vi piace sappiate che a me non importa un fico secco.
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Sembra buffo aver paura delle pecore, che sono gli animali più mansueti e vengono presi proprio come esempi di bontà, però io ho paura degli svincoli autostradali e quindi è meglio se mi sto zitta ;)
RispondiEliminano a me le pecore non fanno paura..avendo i figli ho le tue stesse paure è chiaro ma la cosa che oltre questa mi fa paura è...di non essere amata.
RispondiEliminaAvevo un'amica che aveva il terrore delle galline, come vedi quindi non sei la sola ad avere paure "anomale".
RispondiEliminaIo ho paura delle blatte, ma quella è una fobia vera e propria (ho scritto pure un post al riguardo).
Poi, visto che mi stai facendo riflettere su questa parola (di paure ne ho veramente poche, sono del Leone...)e a parte la morte delle persone che amo o delle malattie gravi, non mi viene in mente nulla.
Forse una cosa, a volte ho paura del fatto che non riuscirò più ad amare un uomo.
Io ho paura di avere troppa paura. Cioè che mi manchi il coraggio necessario per fare determinate cose nella vita e perdere delle occasioni importanti. E di non essere mai amata...
RispondiEliminaLa paura per le persone care è sentimento comune anche perchè dimora al di fuori del nostro "coraggio". Certe volte, credo di aver più paura di vivere che di morire ma non perchè non lo sappia fare, anzi ci riesco benissimo. Il problema è che non riesco a gioire della vita e non capisco se è la mia vita che non funziona o sono io,
RispondiEliminaindipendentemente da essa. Propendo per la seconda ipotesi.
Spero comunque in una morte dignitosa, anche prematura ma senza rancore per le modalità d'attuazione.
P.S. Dal tonno alla paura il passo è breve, immaginati una mattanza con i suoi suoni, odori e sapori cruenti, potresti ambientarci il racconto che non vuoi scrivere.
Ciao Lì, un abbraccio.