Mi sono alzata alla solita ora infilando di corsa pantaloncini e top, aprendo il balcone non ho trovato ad attendermi il solito sole, ma alcune nuvole per niente intenzionate a fargli spazio, dopo il caffè ho portato Symba fuori, cercando di non indugiare troppo e farmi così sorprendere da un eventuale pioggia.
È arrivata dopo un po' che ero in casa, prima tranquilla e leggera poi sempre più intensa e scrosciante.
Affascinata sono rimasta a guardarla, la pioggia estiva ha qualcosa di magico.
Benchè al riparo riuscivo quasi a sentirla sulla pelle, non so se a farmi venire la pelle d'oca sia stata l'aria più fresca o l'emozione quasi carnale provata nel vederla e sentirla venire giù impetuosa.
Gli occhi facevano fatica a distinguere il panorama che ogni giorno sono abituata a guardare, le case, le valli, i promontori, il mare, che saprei riprodurre ad occhi chiusi, mi erano invisibili, come nascosti da uno spesso velo, la cui trama non era altro che minuscole gocce di acqua.
Poi l'arcobaleno è sbucato da dietro una nuvola, ho sorriso e sono rientrata portandoli dentro i suoi colori.
Il sole ha asciugato tutto in poco tempo, rendendo gli alberi, i tetti, i fiori, persino il mare più colorato e vivo.
È un mare tecnicolor quello che mi si staglia davanti, il blu scuro e profondo in lontananza a toccare l'orizzonte, l'azzurro che lo taglia quasi in una fascia parallela, al verdino che si mescola al bianco della spuma vicino a riva, là dove si frangono le onde. Qua e là noto delle chiazze marroncine in corrispondenza dei ruscelli che si tuffano in mare, trascinano fango e detriti e forse piccole vite di insetti, che mai in vita loro avrebbero pensato di finire su una spiaggia.
È presto per preparare il pranzo, come al solito i miei ragazzi dormono fino a tardi, riprendo in mano l'uncinetto e il lavoro iniziato ieri sulla spiaggia e lo finisco. Devo contare le maglie da lavorare negli archetti, uno, due, tre, quattro, fino ad undici, poi una in quello seguente, e poi ricominciare dal punto di partenza. Non c'è spazio per altro in testa mentre conto, eseguo i movimenti svelta ed attenta, tutto il resto svanisce.
Svaniscono alcuni ricordi tristi, sparisce lo spavento che mi ha regalato Symba alcuni giorni fa, l'ansia di non farlo stressare per via del soffio che ha al cuore, sparisce la rabbia e l'impossibilità di cambiare alcune situazioni, l'impotenza, ma anche la felicità delle piccole cose, le risate, l'amicizia, le grigliate, le coccole delle piccole pesti delle nipotine, tutto è assorbito dal movimento di quel piccolo attrezzo e dalla cadenza della numerazione.
Vi mostro alcuni lavoretti. Per il bracciale rosso mi sono scervellata ore per capire come reperite i piccoli anellini da ricoprire col filo. Sarebbe stato troppo facile andare in merceria e comprarli. Il mio motto è riciclare tutto, quindi reperire in casa il necessario che altrimenti rimarrebbe a giacere inutilmente.
Dopo averci pensato e ripensato, ho preso in prestito (perchè poi le rendo) dalla cassetta degli attrezzi di mio marito, tre guarnizioni di plastica.
Come ho detto le rendo, perchè tenendo al braccio tutti i giorni il bracciale, sotto il sole si scolorerà, per cui sono certa che lo smonterò, conservando per altri utilizzi i materiali.
Perchè vi ho raccontato questa cosa delle guarnizioni e della ricerca dei cerchietti? Perchè ieri in spiaggia ho avuto una folgorazione. mentre passeggiavo, l'occhio mi è caduto sui resti di un palloncino, e boom! Eureka! Per i prossimi lavoretti (devo fare degli orecchini) adopererò il boccaglio dei palloncini, è ottimo come materiale, sferico, morbido, non eccessivamente spesso, insomma è l'ideale!
E dire che in casa ne avevo giusto una bustina avanzata dai lavoretti pasquali con le nipotine!
Oltre al mio braccialetto ne ho realizzato altri quattro per ciascuna nipotina, più una collana per me
Oggi ho finito questa, poi faccio gli orecchini o il braccialetto o entrambi...
Come ho scritto tutto questo mentre non faccio nulla e mi riposo le gambe, oppure quando il mare è così
Perchè mica posso stare sempre a mangiare il ben di dio che mi regalano
alcune volte nelle cose che mi portano a casa, sono inclusi anche ospiti non graditi.....
Questa donna ha le mani d'oro! Non te lo dicono le amiche? intanto te lo dico io :-)
RispondiElimina:))
EliminaEh, ora sono alle prese con nuovi materiali e nuove creazioni....poi vi mostrerò.
A parte le mani d'oro e una grande fantasia creativa hai anche un gran bel paio di gambe!
RispondiEliminaCiao
Grazie Vincè!
Elimina(vedessi le poppe)