io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

sabato 30 novembre 2013

Pan Brioche

È un altro sabato di pioggia, allerta meteo di livello 1.
Piove e c'è vento, ma tutto nella norma.
Così visto che in estate abbandono i fornelli ed ho ricette da sperimentare mi chiudo in cucina e pasticcio.
Per domani ho organizzato per fare una maxi teglia 50/50 di lasagne alla zucca e al pesto, ho preparato tutto per essere montato domattina.
 Ho appena sfornato il dolce per la colazione e la casa è inondata da un profumo delizioso, i ragazzi ci girano intorno sperando che permetta loro di fare già da ora un assaggio.
Ovviamente la risposta è stata no, a volte mi piace essere cattivella.
Vi scrivo la ricetta così magari se vi va la fate anche voi. Forse Kermit l'ha già fatta, quel tizio mi fa concorrenza col forno :)

Nel dolce io avrei preferito la marmellata, ma in casa sono in minoranza per cui.....

Pan brioche alla nutella

250 gr di farina
250 gr di farina manitoba
2 uova
60 gr di zucchero
180 gr di latte
30 gr di burro
1 bustina di lievito di birra secco (mastro fornaio)
nutella e 2 cucchiaia di latte per spennellare prima di infornare


Impastare e lasciare lievitare fino a quando raddoppia di volume.
Dividere l'impasto in 4 parti e stendere 4 dischi su cui spalmare la nutella tranne che sull'ultimo.
Tagliare la torta in 16 spicchi, lasciando al centro un cerchio intero, magari metteteci un bicchiere capovolto per segnare il diametro.
Prendere a due a due le strisce e rigirarle su se stesse verso l'esterno, fate combaciare le estremità finali delle strisce e giratele verso il basso.
spennellare col latte e cuocere a forno medio .


mercoledì 27 novembre 2013

Dedicato a Lorenzo

Ero in macchina quando l'ho notato, un arcobaleno dai colori meravigliosi.
Descriveva un arco perfetto, mentre da un lato come in un'immagine speculare un alto lo rifletteva, ma con colori meno accesi.
Ho pensato al post di Lorenzo e al suo rammarico per non aver potuto vederlo completo.

Come al solito fino a quando ho potuto fotografarlo un po' di magia si è persa, ma non importa a me è rimasto dentro. 

martedì 26 novembre 2013

Bisogna tener duro, non si risolve un cazzo, ma almeno si procede.

Ora mi tocca anche portare su per 45 scalini casse e casse di acqua minerale, perchè l'acqua dell'acquedotto comunale è risultata non potabile.
Fanculo.
È la ciliegina sulla torta visto che già ero abbastanza  provata.
Ultimamente sono successe alcune cose che mi hanno turbata, una su tutte il malore di un amico, forse un' ischemia, ma ancora dagli esami non risulta.
Vederlo in ospedale, fermo, mentre di norma è in continuo movimento è stato uno shoc. L'ho preso in giro, sul mese strano in cui ha deciso di mettersi in vacanza, e lui mi ha tenuto corda, ma le parole un po' attorcigliate che venivano fuori, mi ferivano dentro.
Lui è il mio compagno di spiaggia, non perchè siamo vicini d'ombrellone, ma perchè come me  non manca giorno. A volte neanche parliamo basta un cenno di saluto oppure ci caliamo in discussioni interminabili, in cui ognuno caparbiamente argomenta le proprie posizioni, fino a quando si fa troppo tardi per restare e ognuno prende la via di casa.
Sai mi ha detto, " tranquilla dai 50 ai 55 più o meno, per noi maschietti è un periodo difficile, però se li superiamo poi fila tutto liscio". E mi ha sorriso.

 Poi c'è l'amico d'infanzia di mio marito, di cui vi avevo già parlato, è ancora o forse resterà per sempre in un mondo tutto suo, un bambinone col pannolino, cieco, e senza ahimè memoria. È così dal giorno di Pasqua , quando la sua moto fuori controllo è finita contro un muro.

E come se non bastasse non riesco a levarmi di testa, il volto di una giovane donna, me l'ha mostrata suo fratello, un ragazzo che aspettava moglie e figlia, su un binario a Lamezia, il giorno in cui tornavo da Milano, portandomi dietro solo belle cose.
Era dolce quel ragazzo, nei suoi occhi ho letto amore e smarrimento mentre tirava fuori il portafoglio, in cui custodita con amore c'era la foto di quella bellezza mediterranea che era sua sorella.
- Si è suicidata, il giorno di Pasqua, si è impiccata.  Mi ha detto.
Sono rimasta lì intontita, riuscendo a dire solo che era una donna bellissima, mentre lui guardava un'altra volta la foto prima di rimetterla in tasca.

E poi cosa? Poi non lo so... A volte accettare tutto con rassegnazione è dura, ma si deve.

mercoledì 20 novembre 2013

Ricetta al riso soffiato per scacciare l' uggia della pioggia

Speriamo bene, fuori il tempo impazza, viene giù a secchiate.
Cerco una consolazione nel cioccolato, che non è il sole ma ha i suoi pro.

Pronti per una ricettina golosa e veloce?
Eccola.


7 Mars
100 gr di cioccolato fondente
125 gr di burro
1 cucchiaio di miele
300 gr di riso soffiato.

Sciogliere il cioccolato, il burro i mars e il miele, tuffateci dentro il riso soffiato e versate il contenuto in una pirofila appiattendo il composto.
Fate raffreddare e tagliate a cubotti.
Come al solito le mie foto sono una schifezza non rendono affatto l'idea..


A voi vi

A voi vi sembra giusto
lanciar codesta sfida,
mettere in rima tratti e ritratti,
amicizie e concorsi,
cibo e poesie,
musiche,
e libri,
A me mi ha preso il gusto,
non solo di votare, ma anche quello di giocare.

A voi vi parrà facile,
a Dario soprattutto,
a Fabio uno schizzo di colore,
agli altri una follia,
ma a noi ci indora e ci lambisce
il cuore.

A noi ci lega.
A noi ci libbra nel cielo senza sentirci avvinti,
poichè a te ti rende liberi,
vola con le sue ali
disegnando con le nuvole parole,
a me mi, ad egli gli, a noi ci, a voi vi....

Queste misere frasi farfugliate in un momento di pura sfida verso il mio senso del pudore, partecipano alla campagna anomala a sostegno di A Te ti  (Sonupueti)che potrete votare qui

martedì 19 novembre 2013

Appello al voto

 Non costa nulla, solo tre minuti del vostro tempo, quindi votate.

Se vi state chiedendo cosa vi lascio il link al post della Donna Camel, troverete tutte le informazioni che vi servono.

http://blog.libero.it/LaDonnaCamel/commenti.php?msgid=12515932&id=65896#comments



Non fate i tirchi, regalate il vostro voto a Dario e Fabio, due di noi, quindi i migliori!

giovedì 14 novembre 2013

Maracaibo

Se l'amore fosse sesso, sarebbe tutto molto facile.
Un uomo e una donna, due uomini o due donne, anche in ordine sparso e in numeri variabili, col sesso riescono a risolvere e a soddisfare l'equazione algebrica derivata, così che sparsi i punti su un piano ricondurli all'origine e meno complicato di quel che sembra.
Ma l'amore è un'altra cosa.
L'equazione, tu mi ami uguale io ti amo, spesso non quadra. Tu non mi ami equivale a ne prendo atto ma continuo ad amarti.
L'amore nasce per caso, a volte ci si sbatte contro per caso, a volte per anni neanche si è in grado di riconoscerlo, a me ha fatto innamorare il suo maglione arancione.
Volendo essere sinceri, quel maglione l'ho odiato.
È cominciato tutto al bar, nella pausa caffè.
Come al solito ero di fretta, ordino il caffè, prendo la tazza e punto verso un tavolo per concedere due minuti di tregua alle caviglie martoriate dalle scarpe troppo alte.
È un attimo e mi ritrovo semi sdraiata sul suo tavolo dopo un volo rovinoso, con il caffè che oltre ad inzuppare il suo giornale ha tragicamente disegnato schizzi naif sul suo maglioncino.
- Mi scusi, sono desolata
- Si è fatta male?
- No... sto bene...
Un momento dopo, mentre cercavo di darmi un contegno sistemandomi la gonna, che era risalita fino a metà coscia, mi rendo conto del disastro sul suo maglione.
Mi offro di rimediare pagando la tintoria.
- Non si preoccupi, penso che lo butterò, non mi è mai piaciuto, anzi lo levo subito.
Rimango impalata davanti a lui mentre si sfila prima le maniche una dietro l'altra e poi lentamente con un movimento fluido e sicuro il resto, appallottola il maglione e lo mette sul tavolo.
Istintivamente lo prendo.
- Glielo faccio lavare, dopo domani lo riporto qui se per lei va bene.
- No davvero non è necessario, è un vecchio maglione non vale la tintoria.
Mentre mi allontanavo con il maglione incastrato sotto il braccio, sentivo i suoi occhi seguirmi attraverso il locale, mentre io continuavo a maledire la mia goffaggine.
Avrò lavato i miei maglioni decine di volte, laverò anche questo a casa, può scordarsi la tintoria.
Ma non avevo previsto molte cose, men che meno che il maglione da XL diventasse una M, maledizione!
La pausa pranzo dell'indomani l'ho passata cercando disperatamente un maglione arancione uguale a quello che oramai poteva benissimo essere stato sempre della mia taglia.
A fine giornata odiavo quel colore più di ogni altra cosa, mi erano passate sotto gli occhi tutte le possibili gradazioni di arancione, ma niente nessuna che si avvicinasse lontanamente a quello del disastro.
La notte fu popolata da sogni strani.
Spiagge caraibiche colorate di arancio, su cui al posto delle palme crescevano enormi mangrovie.
E poi gli animali, tanti animali, bertucce, pappagalli, orsi, giraffe, cavalli, cani, persino un mammut, che ballavano sotto le luci psideliche di una discoteca all'aperto un Maracaibo,  tutti indossavano un maglioncino arancione, ma non uno qualsiasi, proprio di quell'arancione che io non ero riuscita a trovare.
L'indomani comprai il primo maglione arancione che mi capitò a tiro, aspettai l'ora di pranzo e andai al bar.
Ma lui non arrivò.
Tornai ogni giorno al bar, restavo li con la busta di carta poggiata vicino alla sedia, bevevo il mio caffè e controllavo la porta, dopo una settimana mi dissi che era inutile portarmi dietro quel sacchetto, l'uomo misterioso non sarebbe ritornato.
I sogni strani invece ritornavano ogni notte. Ora nel sogno anche io indossavo il maglione arancione, e ballavo Maracaibo in coppia con il mammut.
Poi un giorno l'uomo dal maglione arancio è tornato.
- Il maglione in tintoria non sono riusciti a smacchiarlo, così ne ho comprato uno nuovo, ma lei non più passato...
- Mi scusi? Di cosa sta parlando?
- Il maglione arancione....io che cado  e lo macchio col caffè....è successo qui circa un mese fà.
- Si....ricordo.... in realtà non troppo bene, ma prego si sieda e mi racconti, prende un caffè con me?

È iniziata così.
Lui non mi piaceva all'inizio, forse neanche io a lui, neanche il sesso era nei nostri programmi imminenti, solo che ogni giorno ritornavamo in quel caffè.
Tre anni dopo, per caso, facendo un trasloco ho ritrovato il sacchetto col maglione arancione.
Mentre sorridevo ripensando alla corsa per i negozi fatta per comprarlo, presi delle forbici ed iniziai a tagliuzzarlo.
Gli occhi, il naso, la bocca, infondo era halloween e non avevo la zucca, sarebbe stato un buon surrogato.
La infilai e in punta di piedi, badando a non far rumore mi infilai nella mia parte di letto, l'unico mobile che non era stato ancora smontato.
Bussai sulla sua schiena e dissi: Vuoi ballare Maracaibo?







lunedì 11 novembre 2013

Milano, eds e amici

10 Novembre 2013
Binario 10
10 varianti di cibo
a 10 gli alcolici non sono arrivati, ma a quanto ho sentito ne valevano almeno il doppio.
10 esseri viventi in una casa, una aveva quattro zampe, ma valeva come ne avesse avute due.

La vita a volte fa regali meravigliosi.
Come entrare in una casa, dove nonostante i mobili di antiquariato la vita e il dinamismo esplodono silenziosamente avvolgendoti come  in un mantello fresco e caldo allo stesso tempo.
Una casa che non ti fa sentire estraneo, ma che ti accoglie.
Persone tenute insieme da dei fili rossi, diverse, ognuna a modo suo speciale.
Persone che scrivendo parole, hanno scritto inconsapevolmente questo giorno. Un racconto a più mani, ognuno con un suo personale punto di vista e un unico denominatore l'amicizia sincera e disinteressata.


martedì 5 novembre 2013

Post rosa

Se leggendo il titolo del post avete pensato che LCD avesse lanciato un nuovo eds sui colori, avete sbagliato, lei è un po' sadica ma non fino al punto da non rispettare la scadenza del precedente per lanciarne un altro.

Il post è rosa perchè parla di cose di donna.
Ricordate questo?

Bene se avete guardato il video e sapete di cosa voglio parlarvi potete continuare la lettura.

Alcuni di voi sanno che ho molta pazienza, diciamo che non sono una del tutto e subito, mi prendo del tempo a secondo dell'urgenza della cosa che voglio.

Questa la volevo provare, per ora l'ho comprata.

Ho seguito le istruzioni sulla sterilizzazione e l'ho provata, o forse dovrei dire misurata come si fa con i capi di abbigliamento.
Inserirla è stato facile, non per nulla si arriva alla mia età con la conoscenza dettagliata e profonda del proprio corpo.
Toglierla è un gioco da ragazzi, ho premuto con un dito contro una parete e per magia il sottovuoto che si era creato è stato eliminato (si sente perfino il rumorino, un po' come quando si stappa una bottiglia di spumante).
In seguito vi aggiorno come funziona col ciclo, dovremo aspettare, spero tutto il tempo necessario questo mese.

Ad un certo punto dopo averla ordinata temevo che non mi sarebbe servita per i nove mesi successivi, ma per fortuna così non è stato.
Era solo uno scherzetto del ciclo, almeno così ha detto il ginecologo, comunque da monitorare. Nel mentre mi ha prescritto del ferro, del potassio e del magnesio, più un antinfiammatorio e un detergente intimo che mi è costato un patrimonio.

Riguardo la coppetta, una volta inserita, purtroppo  non si avverte la presenza.
Dopo il ciclo aggiorno il post promesso.

lunedì 4 novembre 2013

Pc gate

Paola,3 novembre 2013


Ciao Assunta,
Non ci crederai ma mi sono fatta il computer! 
Ah, sono Concettina.
Mio figlio oggi pomeriggio, ha cercato di farmi capire come si usa questo coso, per adesso so solo che mi è costato mezza pensione e che ogni mese devo mettere in quella penna dei soldi come la ricarica del telefonino.
Qualcosa ho capito, mentre parlava mi sono presa degli appunti, ho riempito mezza agenda.
Quindi ora ho una maille: Conc.troi@live.it  un profilo su un sociale dove si mettono le fotografie, non ricordo il nome... se lo trovo nell'agenda poi te lo scrivo.

Detto tra noi mi scoppia la testa ci sono troppe cose da ricordare.

Paola, 4 novembre 2013

Ciao Assunta,
forse ieri ho sbagliato qualcosa, la lettera che ti ho scritto è ancora qua, è che non sapevo come inviarla così ho lasciato tutto acceso e premuto un paio di tasti, poi dopo chiamo mio figlio e chiedo, ora è troppo presto starà ancora dormendo.


Ciao Assunta,
sono sempre io, ora so come inviarti questa lettera, alle 7.00 ho chiamato Enrico e gioia di mamma mi ha ripetuto i passaggi giusti, che ho appuntato su una pagina nuova dell'agenda.
Spero di imparare tutto presto perchè mi piange il cuore  a consumare le pagine dell'agenda  che uso per custodire le mie ricette di cucina.
Hai presente di quale agenda parlo? Certo che lo sai è quella con la copertina macchiata dal succo di carota.
Avrà minimo trent'anni, poveretta.
Mi ricordo ancora il giorno in cui l'ho comprata, ero entrata in cartoleria decisa a comprare un agenda nera ed elegante, e ne sono uscita con un arancione così acceso che alla luce del sole quasi accecava.
La colpa è stata tutta tua e di quel cartolaio che non la smetteva di buttare l'occhio  alle mie gambe, ero così imbarazzata che ho afferrato la prima agenda che ho trovato e sono corsa fuori trascinandoti mentre ridevi in modo osceno di me.

Ciao Assunta,
le cose con il computer vanno meglio, oggi ho imparato tante cose, c'è solo un piccolo particolare... non mi rimane tempo per fare le solite cose, ho dimenticato di portare fuori il cane per i bisogni, e di preparare il pranzo.
Sapessi quante cose ci sono in questa scatola magica! Enrico me ne aveva parlato, ma io non immaginavo! 
Sai come ho passato tutto il pomeriggio? Ho guardato certi filmati su una pagina che si chiama qualcosa come tubo. Enrico mi aveva detto che lì ci sono spiegate le ricette passo per passo, così incuriosita e non sapendo cosa cercare ho scritto salsa, solo che non ho trovato il sugo, ma un ballo, con dei giovani ballerini che facevano lezione.
Ho provato con loro e mi sono divertita, solo che ora mi fa male un po' il ginocchio.
Ora ti lascio per un momento, devo cercare un pigiama nuovo per mio marito, meglio non dargli altre occasioni per farlo arrabbiare. 
Lui non capisce un cavolo di tecnologia, figurati che non sa inviare neanche un messaggio col telefonino. 
Poverino, devo ammettere che non ha tutti i torti ad essere arrabbiato, non ho cucinato perchè non avevo tempo, ho messo la musica nell'ora in cui fa la pennichella e per di più il cane gli ha fatto la pipì sulla cassetta degli attrezzi.
Ora vado a cercargli un pigiama, che quello che aveva sotto il cuscino mi è servito per ballare.
Ti spiego, la ballerina del filmato aveva un pantalone largo con le cuciture laterali scucite in modo da lasciare nude le gambe, come sai io pantaloni non ne uso, così mi è venuta l'idea di usare il pantalone del pigiama di Salvatore.
Anche col pantalone però non è che i passi mi sono venuti giusti giusti, al dire il vero mi sono anche arrabbiata, ero così incazzata che sono andata in sala da Salvatore che mi continuava a ripetere di finirla con quella musica che gli ho detto di smetterla altrimenti gli avrei tagliato anche i suoi pantaloni nuovi di fustagno.
Che poi quei pantaloni a me non sono mai piaciuti, di un colore tra il ruggine e il marrone, che non era nè uno nè l'altro, ma lui dice che gli ricorda la divisa cachi delle truppe inglesi del suo trisavolo. Il motivo per cui chiamano  cachi quel colore, non me lo spiego. Non deve derivare dal frutto, perchè quello è di un arancione stupendo, caldo, solare e rilassante.

Paola 5 Novembre 2013

Ciao Assunta,
ieri notte mi è successa una cosa allarmante  - ho ricevuto proposte oscene -
È successo all'improvviso, ho scritto "amicizie" e sono finita su una nave tedesca con un capitano. In quella nave c'erano tante cabine e mi si chiedeva di scegliere dove entrare.
Siccome alla mia età non cercavo amore, di viaggi non ne posso fare tanti, ho scelto una cabina di sole donne.
Mi sono arrivati tanti messaggi di signore che mi chiedevano di dove ero, quanti anni avevo, cosa mi piaceva ecc ecc. Ad un certo punto qualcuna ha iniziato a dire cose che ho vergogna a scriverti... insomma per farla breve era una stanza di lesbiche, sono corsa via, naturalmente rispondendo educatamente che non ero interessata, oh Gesù Giuseppe e Maria! 
Se racconti questa cosa a Teresa non ti rivolgo più la parola, e giuro che vado a raccontare in giro di quando ti sei ubriacata e hai fatto la pipì in piazzetta nella vasca dei pesci rossi, perchè dicevi che non erano rossi ma arancioni e volevi vedere se con la pipì gialla diventavano di un altro colore.

Paola 30 Novembre 2013

Ciao Assunta,
Scusa se non ti ho scritto, mi ero dimenticata la passwarde e non trovavo la pagina dell'agenda in cui l'avevo segnata.
Comunque tutto bene, mi sono fatta anche il telefonino che va in internette , sai su fb mi mandano sempre poke, non sta bene se non rispondo perchè sono fuori di casa.
Quando hai tempo passa da casa mia, io non ho tempo per uscire, magari impariamo i passi della lampada. (con mio marito non posso provare, misericordia si eccita, ma dico alla sua età! Quindi meglio con te così almeno non perdiamo tempo e impariamo prima)
Ciao, smack  (smack vuol dire baci, visto come sono diventata moderna?)


Contributo all'EDS arancione del grande cocomero lanciato dalla Donna Camel


Partecipano anche

Melusina
Dario
La Donna Camel

Pendolante
Hombre
Melusina 2
Angela
Cielo
Calikanto
Singlemama
Leuconoe
Fulvia
MarcoC
La donna Camel 2