io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

sabato 29 giugno 2013

Acqua e sole

Che strana questa giornata, dopo mesi è tornata la pioggia. Si è presa già due volte un po' di spazio rubato al sole cocente, che tenace non vuole cedergli il posto, infondo siamo quasi a Luglio.
Mi sono alzata alla solita ora infilando di corsa pantaloncini e top, aprendo il balcone non ho trovato ad attendermi il solito sole, ma alcune nuvole per niente intenzionate a fargli spazio, dopo il caffè ho portato Symba fuori, cercando di non indugiare troppo e farmi così sorprendere da un eventuale pioggia.

È arrivata dopo un po' che ero in casa, prima tranquilla e leggera poi sempre più intensa e scrosciante.
Affascinata sono rimasta a guardarla, la pioggia estiva ha qualcosa di magico.
Benchè al riparo riuscivo quasi a sentirla sulla pelle, non so se a farmi venire la pelle d'oca sia stata l'aria più fresca o l'emozione quasi carnale provata nel vederla e sentirla venire giù impetuosa.
Gli occhi facevano fatica a distinguere il panorama che ogni giorno sono abituata a guardare, le case, le valli, i promontori, il mare, che saprei riprodurre ad occhi chiusi, mi erano invisibili, come nascosti da uno spesso velo, la cui trama non era altro che minuscole gocce di acqua.

Poi l'arcobaleno è sbucato da dietro una nuvola, ho sorriso e sono rientrata portandoli dentro i suoi colori.

Il sole ha asciugato tutto in poco tempo, rendendo gli alberi, i tetti, i fiori, persino il mare più colorato e vivo.
È un mare tecnicolor quello che mi si staglia davanti, il blu scuro e profondo in lontananza a toccare l'orizzonte, l'azzurro che lo taglia quasi in una fascia parallela, al verdino che si mescola al bianco della spuma vicino a riva, là dove si frangono le onde. Qua e là noto delle chiazze marroncine in corrispondenza dei ruscelli che si tuffano in mare, trascinano fango e detriti e forse piccole vite di insetti, che mai in vita loro avrebbero pensato di finire su una spiaggia.

È presto per preparare il pranzo, come al solito i miei ragazzi dormono fino a tardi, riprendo in mano l'uncinetto e il lavoro iniziato ieri sulla spiaggia e lo finisco. Devo contare le maglie da lavorare negli archetti, uno, due, tre, quattro, fino ad undici, poi una in quello seguente, e poi ricominciare dal punto di partenza. Non c'è spazio per altro in testa mentre conto, eseguo i movimenti svelta ed attenta, tutto il resto svanisce.
Svaniscono alcuni ricordi tristi, sparisce lo spavento che mi ha regalato Symba alcuni giorni fa, l'ansia di non farlo stressare per via del soffio che ha al cuore, sparisce la rabbia e l'impossibilità di cambiare alcune situazioni, l'impotenza, ma anche la felicità delle piccole cose, le risate, l'amicizia, le grigliate, le coccole delle piccole pesti delle nipotine, tutto è assorbito dal movimento di quel piccolo attrezzo e dalla cadenza della numerazione.

Vi mostro alcuni lavoretti. Per il bracciale rosso mi sono scervellata ore per capire come reperite i piccoli anellini da ricoprire col filo. Sarebbe stato troppo facile andare in merceria e comprarli. Il mio motto è riciclare tutto, quindi reperire in casa il necessario che altrimenti rimarrebbe a giacere inutilmente.
Dopo averci pensato e ripensato, ho preso in prestito (perchè poi le rendo) dalla cassetta degli attrezzi di mio marito, tre guarnizioni di plastica.
Come ho detto le rendo, perchè tenendo al braccio tutti i giorni il bracciale, sotto il sole si scolorerà, per cui sono certa che lo smonterò, conservando per altri utilizzi i materiali.
Perchè vi ho raccontato questa cosa delle guarnizioni e della ricerca dei cerchietti? Perchè ieri in spiaggia ho avuto una folgorazione. mentre passeggiavo, l'occhio mi è caduto sui resti di un palloncino, e boom! Eureka! Per i prossimi lavoretti (devo fare degli orecchini) adopererò il boccaglio dei palloncini, è ottimo come materiale, sferico, morbido, non eccessivamente spesso, insomma è l'ideale!
E dire che in casa ne avevo giusto una bustina avanzata dai lavoretti pasquali con le nipotine!
Oltre al mio braccialetto ne ho realizzato altri quattro per ciascuna nipotina, più una collana per me


Oggi ho finito questa, poi faccio gli orecchini o il braccialetto o entrambi...

Come ho scritto tutto questo mentre non faccio nulla e mi riposo le gambe, oppure quando il mare è così

Perchè mica posso stare sempre a mangiare il ben di dio che mi regalano

alcune volte nelle cose che mi portano a casa, sono inclusi anche ospiti non graditi.....

sabato 22 giugno 2013

Quel certo non so che

Al ritorno dalla spiaggia, mi fermo a fare la spesa, metto nel carrello il necessario, o almeno il necessario ricordato tra un pensiero e un altro.
Mi avvio alle casse, consapevolmente rassegnata. Non è il dover pagare il motivo del mio disagio, quanto l'assoluta certezza di incappare nella cassa apparentemente più veloce, dico solo apparentemente, perchè poi si blocca.
Un cliente può aver dimenticato di pesare la frutta, impiegare un secolo a contare le monetine, dimenticare il pin della carta, oppure il cassiere deve cambiare il rotolino della carta per gli scontrini o bloccarsi per cambiare alcune banconote dell'incasso con delle monete con cui dare il resto, insomma per un motivo o per un altro resto bloccata più del tempo previsto.
Ad un certo punto mi sono convinta di avere un conflitto con le code, perchè l'inghippo l'ho anche in banca e in posta, altre spiegazioni non ho! Qualcuno logicamente dirà : è un caso capita anche a me!
Però aggiunge "ognitanto" e qui che casca l'asino, a me quasi sempre!
Però sono brava a trovare i parcheggi, qui la divina provvidenza mi aiuta, quando sono io alla guida non ho problemi a parcheggiare, la tragedia invece avviene quando sono con mio marito, con i parcheggi ha lo stesso rapporto del mio con le code. Lascia il primo dicendo : no, qui non la lascio, vedrai avanti ce ne saranno altri.
Il risultato alla fine è fare giri infiniti, mentre io prego perchè qualcuno, forse Dio, se ci credessi, mi impedisca di rinfacciargli il suo errore a rinunciare al primo trovato.  Ad un certo punto, e qui è infallibile, mi invita a scendere per avviarmi da sola verso la nostra destinazione, mentre lui continua a girare sperando oramai in un miracolo, l'unico miracolo che ottiene  è evitare la mia romanzina, perchè quando finalmente mi raggiunge mi sono calmata.
Potete chiamare questi episodi sfiga, se come la maggior parte delle persone rinnegate l'esistenza del sesto senso, solo perchè non potete provarlo scientificamente.
Io sono fermamente convinta della sua esistenza, ma a volte va in sciopero.
È uno sciopero salutare, uno di quelli sani direi, un moderatore del nostro super io. Ma vi immaginate se fossimo infallibili su tutto? Capire al volo le situazioni e le persone, prevedere i pericoli, ma anche le gioie, fare sempre esattamente la cosa giusta senza bisogno di quell'esperienza da sempre considerata maestra di vita.
Ci sentiremmo come in paradiso, demolendo di netto tutto ciò che la chiesa e la religione ci ha sempre promesso nella vita futura, non avrebbe più senso sperare in quell'eden se qui ne stiamo vivendo e assaporando già l'essenza.
Può essere quindi già tutto stabilito da quell'essere superiore chiamato Dio, anche lo scipero di questo benedetto sesto senso.
Un piano subdolo e furbesco, diciamo un modo per assicurarsi la nostra sudditanza nei suoi confronti, oppure un espediente per dare forza e speranza a quelle persone non in grado di trovare dentro se stesse la spinta per superare con filosofia le avversità e gli errori delle vita.
Bene, però qualcuno potrebbe obbiettare: come la metti con quelli non particolarmente legati a culti religiosi?
La risposta è semplice, se quelle persone non sentono di doversi affidare ad un entità superiore per andare avanti con fiducia, sapranno affrontare gli intoppi, accogliere i successi delle loro intuizioni senza ritenersi dotati di poteri magici.
Dico....ma detto tra noi non ne sono sicura.


Scritto in piena afa estiva, spinta da quel mio orribile difetto quale la puntualità che non mi avrebbe permesso di sforare oltre la scadenza, queste parole farfugliate con affetto partecipano  all' EDS della Donna Camel Il sesto senso

Altri partecipanti

Dario
Melusina 1
Melusina 2
Hombre
Pendolante
La donna camel


Per la donna camel il mio sesto senso mi dice che nel titolo mi lasci passare quel Che...... Avrei potuto usare la forma attaccata che alcuni passano buona come seconda opzione, ma che gusto ci sarebbe stato? ;)

domenica 16 giugno 2013

due righe due, che devo andare a spalmarmi il dopo sole

Intanto il tempo vola, ho la pelle arrossata dal sole, voglia di angurie e gelati.

Ho poca voglia del blog, vi leggo, spesso usando il cellulare, troppa fatica accendere il pc.

Vorrei scrivere per La donna Camel, aspetto che mi venga voglia o che piova, come sono le previsioni?

sabato 8 giugno 2013

Un'altra settimana è andata

Potrei parlarvi della mia settimana ma preferisco farlo con alcune immagini

Spiaggia, raccolta di pietre pomice da regalare per il pedicure


Strane meduse incontrate ieri in spiaggia, un mio amico mi ha informato che sono commestibili e che vengono chiamate barchette per via della loro forma.


 Questo mostro invece l'altro ieri era sul mio balcone, un certo Furio mi ha detto che è il guru dei 5 stelle :)


Oggi niente mare sembrava un po' nuvoloso, per cui ho camminato fino alla spiaggia e poi nel risalire ho fatto una sosta a raccogliere gelsi neri dall'albero di una zia.




E per finire vi lascio con questo favoloso tramonto di giovedì sera, che sembra far ardere il cielo

mercoledì 5 giugno 2013

L'amore informale di due anime in guerra con se stesse

  • Commetto un altro errore scrivendoti qua, sarà l'ultimo.
  • Ho temuto questo momento da quando l'ultima volta quella notte, hai interrotto la chiamata. Immagino che di colpo qualcuno ti abbia riportato alla realtà, tuo babbo in ospedale con tua moglie a vegliarlo e tu lì con me... ti sei sentito un verme. Ma quando l'indomani ti ho chiesto come andava, hai dissimulato, in seguito hai detto qualcosa sul tuo dover cambiare.
    Io ti capisco, l'ho sempre fatto è per questo che non ti ho mai chiesto nulla di più di quel poco che potevamo permetterci, è per questo che sarei stata disposta a prendere molto di meno di quel che hai dato, qualcosa di diverso...mettere da parte quel sentimento che da parte mia c'è. Non sarebbe stato facile, ma non impossibile se mi avessi aiutato.
    Invece siamo qua dopo anni con le stesse identiche situazioni, tu che scappi, io che ti inseguo odiandomi nel farlo.
    Ora come ora non so nemmeno se voglio davvero raggiungerti, ogni volta che l'ho fatto ho creduto che potesse essere diverso, salvo poi ritrovarmi nella stessa condizione.
    Sai mi pare di correre da una vita verso qualcosa che poi mi sfugge, mica grandi cose, non pretendo troppo, cose banali, semplici, che a quanto pare mi sono negate, desiderio nato da situazioni drammatiche, di cui non sai, di cui non ti ho mai parlato, non perchè non volessi, ma perchè ho sempre voluto non darti peso di nulla, avevi i tuoi di problemi.
    Per questo motivo , ti parrà strano non ti ho mai cercato quando stavo male, perchè purtroppo anche se col tempo si impara a gestire e a tenere sepolti antichi dolori, ogni tanto vengono fuori, ti stavo lontana, perchè non mi sono mai permessa di ricorrere a te per superarli, non volevo che inconsciamente potessi aggrapparmi a te.
    Tu per me sei stato la libertà, una persona a cui non dovevo nulla perchè dovuto, ma a cui davo perchè sentivo di dare liberamente, e dai cui, perchè negarlo, avrei desiderato avere altrettanto, e l'ho avuto.
    Perderti non significa solo perdere te, ma perdere anche questa parte di me, significa rinunciare ad una parte di me stessa.
    Non ti chiedo di tornare, come non ti ho mai chiesto o preteso che facessi qualcosa che non sentissi, anzi avrei preferito mille volte che tu non mi avessi mai incontrato per non dover sopportare in seguito il tuo pentimento. Forse non sono mai riuscita a farti capire questa cosa di me.
    Non mi pento di averti detto ti amo, anche quando me lo impedivi, non mi pento di nulla.
    C'è una parte di me che si augura che tu raggiunga i tuoi obbiettivi, l'altra che ne dubita, perchè si rivede in te, perchè so esattamente cosa vuol dire avere dentro di se ben nascosto un istinto alla ribellione, una sorta di rivalsa contro il dolore.
    So bene cosa vuol dire ingaggiare una guerra con se stessi e uscirne fuori sempre perdenti, perchè non siamo soli, perchè ci sono altri più importanti di noi, perchè ci convinciamo che noi in ogni caso siamo capaci di sopportare.
    Sappi però che tu non eri la mia rivalsa, tu eri e rimarrai l'unico tesoro, qualcosa di prezioso.
    Non so se ci perderemo davvero, di certo so che io non ti perderò mai, fai parte di me, sei dentro di me, dovrò costringermi a farmi bastare questo, dovrò evitare di pensare che in fondo il sacrificio del non sentirti è inutile se col cuore e la testa tu sarai sempre presente. Ma ora come ora tu pensi il contrario, pensi che non sentirmi equivale a non provare il desiderio di me, quindi come al solito faccio un passo indietro, ma ogni volta è sempre più doloroso.
    Vedi in certe cose siamo diversi, tu fai questo passo nella speranza di avere un futuro più sereno, io me ne fotto del futuro se oggi devo passare le pene dell'inferno e poi portarmi dietro un altro carico di dolore da seppellire, in modo che faccia meno male possibile. Il tempo ci dirà chi ha ragione.
Fuori tempo massimo e fuori concorso :) etichetto questo post come partecipante all'EDS della donna Camel, tu come la vedi? Da amante ? Da Moglie? Da marito? Da stronza/o? Come la vedi? Io l'ho voluto vedere dalla parte dell'altra, spesso considerata la peggiore.