io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

domenica 30 settembre 2012

Le regole vanno infrante

Dopo la cena di ieri sera per festeggiare un compleanno, il pranzo di oggi  e la torta a casa di mia cugina, mi ero ripromessa di non mangiare nulla per cena.
Dopo vari tentativi per convincere il mio stomaco di smetterla di borbottare, potendo anche accontentarlo con della frutta, ho ceduto a due fette di pane casereccio con pomodori secchi sott'olio e una fetta di emmenthal.
Porca miseria la gola mi tenta più della lussuria.
Il mio cervellino però continua a tentarmi, ho una torta buonissima in frigo, ma resisto, anche perchè poco fa mio marito si è presentato con una coppa del nonno aperta, io volevo dire no però non ho resistito.
Ora ho sete, però ho paura di aprire il frigo, la sento già da qui quella vocina tentatrice che vien fuori dalla torta, quella crema chantilly con gocce di cioccolato fondente e amaretti sbriciolati implorano di essere accolti dalle mie labbra vogliose.
Saprò dire di no?
Magari solo due forchettate, arghhhhh
In ogni caso non crediate che mi senta in colpa, se volete godere anche voi adoperatevi che state a leggere qua ?

venerdì 28 settembre 2012

Auguri

Mi è mancato il "coraggio" o quella sana dose di follia che mi accusi di avere, per comprarti il regalo che avresti preferito su tutti.
È che ho ragionato troppo, non avrei dovuto pensarci più di tanto e andare in un negozio di giocattoli e comprartela.
Mi sono detta che forse oramai sei grande per i giochi, che in casa nostra quella pista della dimensione che volevi tu non ci stava, che farti un regalo del genere avrebbe attirato senza dubbio risatine ironiche e beffeggiamenti da qui ad un anno se non oltre.
Non l'ho comprata , sarei ancora in tempo ma non lo farò, non ci penso neanche per sogno a regalarti la pista col trenino telecomandato con stazioni e passaggi a livelli, perchè è vero che in casa non c'è spazio, ma è vero anche che mi hai fatto venire la nausea con la fissa dei giochini.
Vedi caro crescere due figli con te è stato un continuo flusso di giocattoli che entravano e uscivano da casa, tu che mi arrivavi dal lavoro almeno una volta alla settimana con un gioco per loro, eravamo arrivati al punto che quasi nella cameretta i piccoli non potevano entrare.  Tu che mi hai rovinato ogni Natale con l'assurda caccia al regalo-gioco dei bambini, perchè riuscire a trovare qualcosa che non avevano già era un impresa, e a parte lo stress della ricerca erano litigi perchè se ti fissavi che dovevi comprar loro una mostruosità non c'erano santi per farti cambiare idea, per cui i nostri figli a due anni avevano già in casa i giochi consigliati per i 5-6 e così via, poi per fortuna loro sono cresciuti.
Tutti quei giochi, non è che non sapessi che in realtà li compravi per te, volevi inconsciamente ma anche no dar loro quello che non avevi avuto, solo che mi hai tolto la felicità di far loro io dei regalini che non fossero abbigliamento o colori o generi di prima necessità, se mi mettevo anche io a comprare giocattoli a quest'ora potevamo aprire uno spaccio aziendale.
Ho lasciato a te questa soddisfazione, non mi è pesata, ma ora non venirmi a dire che ti dovrei comprare il trenino!
Non è una vendetta, non pensare male, è che proprio non mi va e come hai imparato conoscendomi difficilmente faccio qualcosa giusto per.
Ma ti ci vedi tu a cinquantanni a giocare col trenino? Si lo so per un po' l'avresti fatto, magari te lo regalo per i sessanta, sperando che nel frattempo i ragazzi siano andati via da casa così si libera una stanza.
A ripensarci tra dieci è troppo presto perchè i ragazzi vadano via, almeno per il piccolo, facciamo tra venti va.
Auguri .

mercoledì 26 settembre 2012

Vorrei spaccare tutto

Siamo un popolo di pecore, finora abbiamo lasciato gridare solo Grillo, giusti o sbagliati che siano i suoi metodi, alcuni ovviamente deprecabili, ha detto quello che noi avremmo dovuto dire in coro anzichè nelle conversazioni da bar o ad un tavolo di amici.
È desolante il panorama politico italiano, cambiano i colori e gli stemmi ma sono tutti uguali, inetti a governare ma espertissimi a coltivare il proprio orticello.
Trovo vergognosi i loro guadagni, l'ammontare dei loro benefit è un oltraggio alla miseria di molte famiglie, di uomini ridotti a mangiare alla caritas perchè un divorzio li ha lasciati senza casa e denaro sufficente per vivere.
È è un oltraggio che un consigliere regionale abbia 50 mila euro di benefit senza necessità di presentare ricevute o giustificativi  più altri 25 mila per cui è "tenuto" a rendere conto ma che può spendere.
È una vergogna che per tutto questo  non siamo ancora insorti.

Ah  tra poco il mio comune dichiarerà il dissesto.....avremo un piccolo Monti in scala ridotta?

martedì 25 settembre 2012

Kira odia gli aghi

A volte se non sempre fare le cose giuste e necessarie comporta uno sforzo notevole.
Mi sono dovuta costringere ad essere dura e irremovibile e nonostante volessi solo scappare via sono rimasta  a tenerla forte , accarezzarla e a sussurrarle paroline dolci per calmarla.
È già la seconda volta che la mia povera Kira deve sopportare un martirio per nulla gradito .
Appena ha visto il veterinario è scappata a nascondersi, ha una memoria fenomenale la piccola!
Tirarla fuori dal suo nascondiglio è stata durissima, l'abbiamo legata per impedirle di correre via,  e bloccato persino la bocca in una museruola arrangiata alla buona.
Tutto questo perchè le si sono formate delle cisti contenenti liquido sulle giunture articolari delle zampe, per cui il medico per evitare di ricorrere ad un intervento chirurgico, ha deciso di aspirare il liquido .
Dio quanto ha lottato contro quell'ago!
Per me è stato uno strazio vederla così impaurita e dolorante, il dolore non è che doveva essere tantissimo giusto una punturina, ma ha preso da me.
Che io poi con gli aghi sono strana, odio le punture, infatti se sto male scelgo sempre terapie orali, però l'ago che mi si infila nelle vene quando ogni sei mesi vado a dare il sangue non mi da problemi .
Speriamo che con questa volta abbiamo risolto il problema ma penso proprio che tra un mesetto dovremmo rifare la stessa cosa......

domenica 23 settembre 2012

Mare a settembre

Amici miei vi ho pensato girandolo, solo per regalarvi un po' di quella serenità che lui ha dato a me stamattina.
Mentre lo guardate io mi appresto a ritornare giù in spiaggia.

sabato 22 settembre 2012

Mi lavo o non mi lavo(ro)

Stamattina non ho voglia di far nulla.
Per la verità ho già cucinato per pranzo forse anche per cena, e se non uso tutto avrò pure qualcosa per domani.
Avevo programmato di cucinare, lavarmi e scendere in spiaggia.
Ho  cucinato e ho lavato solo i denti.
Non riesco a decidermi se era meglio un anno fa tra lavoro casa e beghe varie che oggi.
Finora in quanto a lavoro non ho trovato nulla, sono ancora indecisa se rimettermi in gioco con un' altra attività in proprio, perchè credetemi oggi vista la situazione e conscia della mia recente esperienza sono più i deterrenti che le attrattive.
Ma questo dolce far nulla mi logora. (ok, faccio mille cose anche se dico nulla, ma non contano)


giovedì 20 settembre 2012

Tempo

Non c'è bisogno di cercare, di ricordare o di aspettare, sei sempre lì, immobile e silenzioso,
una presenza costante ed invisibile,
 giorni che passano senza segno.
I calendari  e le date servono a chi rincorre qualcosa che non ha mai conosciuto,
non a chi senza fretta percorre la vita.
È il silenzio delle foglie che cadono per far posto alle nuove.

mercoledì 19 settembre 2012

Lecito e illecito il confine è labile

Oggi in spiaggia mi sono trovata davanti ad uno spettacolo desolante, ancora ora a ripensarci mi monta il nervoso.
Com'è naturale in questo periodo la mia spiaggia è quasi deserta, infatti eravamo in cinque o sei più un cane.
Arriva una signora con delle bacinelle, capisco che sta aspettando il rientro dalla pesca di qualche caro.
Capisco che c'è qualcosa che non va, non è abituale del posto dall'accento che riconosco agevolmente so che è del paese limitrofo.
Dopo poco arriva la barchetta con tre pescatori a bordo, tirano la barca in secca ed iniziano a scaricare il loro pescato.
Rabbrividisco, sono tantissimi. Lavorano di buona lena vogliono far presto perchè anche se la spiaggia è appartata e tranquilla può sempre arrivare un controllo indesiderato.

La pesca degli spadini (pesce spada appena nato) in  questi periodi fino a novembre è vietata.
I pescatori hanno fatto una vera e propria mattanza.
La situazione è assurda, in questo periodo si pesca il tonno, cosa regolare e permessa, ma come è logico non è possibile evitare che agli ami restino impigliati anche quei poveri spadini appena nati.
Che dovrebbero fare i pescatori? Rigettarli in mare morti? Perchè la loro pesca non è come con la canna, spesso escono molto presto a gettare i palamiti  ( lenza a cui sono legate altre lenze a cui vengono attaccate serie di ami), che poi vanno a ritirare nel tardo pomeriggio, a quel punto i pesci rimasti all'amo sono già morti.
Il tutto avrebbe bisogno di una maggiore regolamentazione, perchè se si permette la pesca del tonno e si vieta quello degli spadini, che vivono nelle stesse acque e alla stessa distanza dalla costa, qualcosa di più dovrebbe essere fatto.
 Sulla barca che poi è ripartita è rimasto un solo tonno, bello, lucido, imponente, mentre quei pescetti di soli 3 Kg  e anche meno, venivano portati a casa chiusi e occultati nel bagagliaio di una macchina, lui sarebbe sbarcato nel porticciolo per essere adulato dai curiosi ed invidiato dagli altri pescatori.
Sarebbe giusto dire che quel tonno porta con se il peso della morte di quei piccoli? È giusto dire che quei pescatori che di certo sapevano sin dall'inizio che non avrebbero preso solo tonni avrebbero dovuto essere denunciati?
Io non me la sono sentita è assurdo,  è tutto assurdo, ero andata in spiaggia per rilassarmi e scacciare un po' di malinconia, a parte l'acqua stupendamente calda il resto mi ha messo addosso nuovi pensieri.

martedì 18 settembre 2012

Benvenuti, che posso fare per voi?

Accedo al blog e mi stupisco, trovo nuove persone che non so per quale oscuro motivo decidono di seguirmi.
Mi chiedo perchè, i miei farfugliamenti non sono poi così tanto interessanti.
Vabbè ho scritto che ho più di una terza, ma potrebbe essere anche una terza e mezzo e anche se fosse non mi chiamo Kate, quella ha suscitato un vespaio con una seconda.
A parte che ho tra i follower un insalata mista ,tanto è variegata la scelta, chi mi spiega perchè mi segue? Gli amici e i commentatori abituali sono esonerati dal rispondere, l'invito è diretto a coloro che sono arrivati da poco, ma in ogni caso fate pure anche voi se vi va.
(Qualcuno dei miei lettori abituali passa per affetto questo lo so), uno in particolare, tu lo sai che sei tu vero tesò?

Finora ho bloccato solo una persona, ho sentito la puzza un po' in ritardo ma è arrivata, e siccome avrò pure un buon cuore ma essere usata senza il mio consenso proprio non mi va giù ho fatto pulizia.

lunedì 17 settembre 2012

Come la marea

Ogni tanto ti amo.
Ma tu mi ami ancora?
A fare la domanda non ero io, avrei  voluto anche non essere quella che rispondeva, infatti non lo ero.

sabato 15 settembre 2012

Punto.


Solo due giorni fà ingannavo il tempo in spiaggia costruendomi la mia stone age,   facevo anche dei progetti.
Poi è arrivata la pioggia e il mare grosso, insieme alla mia traballante costruzione ha portato via tutto il resto.

Stamattina però qualcosa ha attirato la mia attenzione

È tornato il sereno, almeno meteorologicamente.
I miei progetti invece sono andati, ho rimesso la valigia a posto.


giovedì 13 settembre 2012

Ombre luminose

Piove.
È un amore malato quello che sento, lacerato dai ricordi che sanno di nespole acerbe.
Vivo la vita che sento appartenere ad una figura che mi somiglia solo allo specchio, nascosta dietro ad una matassa fatta di capelli increspati ed aridi,
che al solo toccarli si spezzano,
un capello spezzato,un giorno di vita che vola via portato dal vento verso  luoghi ignoti alla vista.
Illusioni di un cuore malato d'amore, un cuore selvaggio che non si lascia ammaliare dai raggi diretti del sole, ma che cerca la luce là dove sembra sia solo notte.

martedì 11 settembre 2012

Pane al pane

- Pronto, non riattaccare, stai calma, lasciami spiegare.
Siediti devo parlarti non ho tanto tempo. Lo so è strano che ti chiami dopo undici anni, ma ci sono delle cose che devo assolutamente dirti.
Magari oramai non ti frega di sentirle, ma servono a me.
Non fare scherzi non riattaccare.
Da quanto eravamo sposati io e te? Cinque ,sei anni? Forse di più, non sono mai stato bravo con le date, per me sono stati anni di menzogne, forse te ne sarai certo accorta, ma sei stata brava a fingere, forse credevi che un giorno avrei smesso con le riunioni fino a tardi e i viaggi di lavoro, atti a smascherare i miei tradimenti. Ecco volevo dirti che avrei continuato all'infinito, la cosa mi piaceva, chiamala come vuoi, arrabbiati, però se ho una dote è quella di essere abbastanza menefreghista da accettare il disprezzo altrui. Tu non la chiami dote vero? L'abbiamo pensata sempre in modo differente io e te.
Senti, sono certo che tu conoscessi tutti i miei difetti, sapevo sin dal primo momento che eri andata dall'avvocato, era un mio amico, avevamo lavorato insieme per anni prima che ci conoscessimo, la cosa mi ha lasciato indifferente, a parte il fatto che ho cercato di mettere in salvo gran parte dei risparmi depositandoli in un paradiso fiscale. Che iella devono essere ancora là non li spenderemo ne io ne tu!
Il motivo per cui ti ho chiamato è un altro, volevo farti una domanda a te e a tutti gli altri, perchè dopo la morte tutti vengono catalogati come santi o come mostri? Perchè chi muore ingiustamente per mano d'altri viene eletto indistintamente come santo?
Non sono mai stato un santo, ho mentito, frodato, ingannato, ho fatto solo i miei interessi, me ne sono fregato dei piccoli neretti che muoiono di fame, perchè ora dovete quasi venerarmi come un santo ? Come uno che chissà che doti avesse? Ero solo lì, a fare quello che gli altri chiamano lavoro, solo che io stavo frodando lo stato, quello stesso stato che ora usa il mio nome e quelli degli altri, per combattere le battaglie che non ha saputo vincere.
Usa noi per giustificare i suoi insuccessi e per avere un alibi per i suoi orrori successivi.
Ti ho chiamato perchè sono un gran figlio di puttana e non ci sto ad essere usato, ti ho chiamato perchè la smetti di portare fiori su una tomba che non onori di tuo , ma perchè sei entrata a far parte di un clan di vedove, orfani, madri ,padri, sorelle, amanti che tutto il mondo riconosce e rispetta.
Non venire più coi tuoi fiori a piangere lacrime che non mi servono, lascia quei fiori su quelle tombe di coloro che invece meritano di averle, e smettetela di catalogarci tutti come quasi eroi, noi non siamo eroi eravamo lì ignari di ciò che ci aspettava, gli eroi sono quelli che sono venuti dopo, entrando in un inferno che non prometteva paradisi, ecco portali a loro i tuoi fiori.
Li ho visti tutti i sevizi alla tv siamo tutti dei quasi santi, ecco un figlio di puttana lo avete trovato! Mi aspetto che tu alla prossima riunione dei familiari delle vittime lo dica a tutti. Per una volta abbi il fegato di uscire fuori dal coro, non lo devi a me, lo devi a chi era migliore di me.
Addio.


Questo racconto partecipa all'EDS della Donna Camèl, scritto in mezzora , ma che porta con se il ricordo di quel 11 settembre 2001, nessun uomo neanche il più malvagio merita di morire per mano altrui


Partecipano alla grande anche:

Melusina
Pendolante
Speaker
La Donna Camel
Dario
La Carta
Mai Maturo

lunedì 10 settembre 2012

Shiiiiiiiii sto riposando

Ok, ok , sono ripetitiva  però oggi dovevo ingabbiare in una foto il meraviglioso mare che mi son goduta.
Per tutto il resto c'è tempo.
Anche se la domanda che mi pongo più spesso ultimamente è : tempo per cosa?
In attesa che la risposta arrivi uso il tempo come mi pare, intanto dovrei scrivere per EDS, per ora non ne ho voglia, lo farò quanto mai c'è stata fretta per giocare?

venerdì 7 settembre 2012

Scostumata, ma vestita

La brezza marina arrivava fin su alla villa, la cena sarebbe stata servita in giardino tra le palme nane e i gelsomini. Maccheroni, cinghiale al cioccolato, tacchini ripieni di ricotta, saraghi affogati, cassate, teste di turco, riso dolce, porcelli alla fiamma il tutto accompagnato dai vini di casa Ucrìa.

Sollevo la testa dal libro e guardo il mare che mi sta difronte, la brezza fresca mi scompiglia i capelli e il caldo sole settembrino mi accarezza la pelle avvolgendomi nel suo abbraccio. Troppi giorni di pioggia mi hanno tenuto lontano da quella conchetta , ma oggi non potevo mancare quel luogo mi infonde serenità.
Continuo a leggere, la spiaggia è vuota a parte i soliti ragazzi che pescano, poco più lontano vedo un uomo, che neppure ho sentito passare, sarò anche io diventata sorda come Marianna?

In via Alloro una sera si erano sentiti delle urla atroci, aveva soli cinque anni . Marianna venne portata via, le gambe sporche di sangue, lo zio Pietro l'aveva assalita, diceva che era "nisciutu pazzu".
Un segreto, un affare tra uomini  coperto dal silenzio del signore padre e nascosto persino alla madre, da quel giorno Marianna era diventata la mutola, data in sposa poi all'età di soli dodici anni allo stesso zio.Il marito zio morto ed imbalsamato con i sali di salnitro, sepolto nella cappella dei cappuccini come si conviene ai suo rango.

Accendo una sigaretta, un po' di nicotina mi ci vuole inspirare troppo iodio mi potrebbe far male, consentitemelo.
Vedo giungere una signora, indossa dei pantaloni e una canotta nera che tiene sollevata sulla pancia adiposa e gonfia, se non fosse stata visibilmente troppo in la  con l'età si sarebbe potuta dire in attesa.
Si piazza poco distante da me, io riprendo la lettura. Dopo un po' vedo che si è spogliata, la osservo distrattamente, non ha il costume,  sta prendendo il sole in intimo, canotta e slip.
Le tette grosse e pesanti, penzolano sotto la fibra leggera , gli slip lasciano intravedere la peluria ormai rada dell'inguine, distolgo lo sguardo.
Dopo un po' mi chiede se ho d'accendere, si avvicina e mi chiede se conosco una signora e mi dice il nome, farfuglio un no sbrigativo, non ho voglia di parlarle.
Ha le braccia ricoperte di bracciali e un grosso anello d'oro con un corallo le unghie laccate di rosso, ha una buona dizione, ma a me sembra una zingara.
Si tira dietro anche mentre fa il bagno un laccio, di quelli pubblicitari, che si usano come portachiavi , immagino siano le chiavi della macchina, ma mi pare strano le porti sempre dietro, anche perchè è scesa con due borse, per cui volendo avrebbe potuto riporle.
Era strana la signora, mi arrivava alle spalle di botto mentre ero immersa nella lettura per chiedermi l'accendino, in quel momento ho odiato fumare. In uno dei suoi via vai per chiedermi di accendere mi dice che quasi annegava c'era corrente e non riusciva ad uscire, ripenso all'altra signora che quasi annegava per fare una passeggiatina col mare forza otto, questa per fortuna non l'ho dovuta salvare io almeno.
Ad un certo punto  vedo l'uomo che era in spiaggia con noi andar via, la signora lo ferma, forse chiede l'ora, poi si rivolge a me e mi chiede se al ritorno vado verso il centro , al mio no, inizia a chiamare quel poveretto lo raggiunge e presumo gli abbia scroccato un passaggio.
Andata via mi sono chiesta con cosa fosse arrivata fin li e cosa ci fosse attaccato a quel laccio visto che non aveva mezzi, forse era una "scimunita " .
Ma accidenti tutte io le devo incontrare le signore matte in spiaggia?

giovedì 6 settembre 2012

Guerre bianche

Tra ragione e cuore spesso non si capisce chi sia il più idiota.
L'una argomenta mille motivi per cui è bene non seguire quel muscolo pieno di se, l'altro che accusa quell'essere tortuoso di lasciarsi incantare dalle apparenze e non meno dalle convenienze.


C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età. Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.

Alda Merini

martedì 4 settembre 2012

Dx e sx

Venerdì ho accompagnato mia nipote dalla pediatra, ha una macchia nera assomigliante ad un neo che si è arrossata su un piedino.
Non sapendo se fosse davvero un neo o altro dopo la canonica ora di fila per attendere il nostro turno, la dottoressa ci ha dirottati in ospedale.
La porta dell'accettazione del pronto soccorso è chiusa, nessun cartello che dia spiegazioni sulla procedura. Il corridoio è pieno ci mettiamo in attesa. Dopo una buona mezzora la porta si apre e chiamano qualcuno per cognome, faccio due più due e capisco che devo dare le generalità, mi viene detto che  sono impegnati e di aspettare.
Passa un altra mezzora, la piccola da già segni di noia.
Finalmente riaprono ed entriamo per lasciare i dati, la suora riempie la scheda di accettazione con le generalità della piccola, chiede per cosa siamo lì e lo spiego, domanda su quale piede, concordiamo che è il sinistro, guarda Rebecca e ripete piede sinistro, ci fa di nuovo accomodare in corridoio.
Dopo un altra ora in cui Rebecca ha raggiunto lo stadio estremo della pazienza e in cui ho visto :
portare via un defunto dai parenti alla chetichella dal reparto per evitare di rispettare la prassi quando il decesso avviene in ospedale
Una mamma minacciare di chiamare i carabinieri se non ricontrollavano la gamba ingessata del figlioletto.
Il personale litigare per una sedia a rotelle non rimessa a posto.
Entriamo. Una gentile e giovanissima dottoressa le guarda il piedino e dice: -  non si deve toccare assolutamente, le do una pomatina con cui medicarlo, sotto c'è un infezione, se  non è un neo seccherà. Poi si assenta  e mi dice di aspettare, lascia la scheda di accettazione sul lettino e leggo :piede DX, cazzo mi arrabbio come una bestia e maledico la suora e la sua incompetenza, logicamente non sono preoccupata per questo caso in particolare, ma metti che fosse successo altro?
La dottoressa ritorna con la prescrizione e la fattura per pagare il ticket e dice. - secondo me è un neo deve assolutamente vederlo un dermatologo.
Prima di salutare educatamente, le dico della scheda, ma per fortuna lei era una sveglia , aveva notato l'errore infatti sulla cartella compilata da lei il piedino era quello giusto.
Cari amici ore di fila, due medici, trenta euro e alla fine quel giorno non abbiamo saputo nulla in più di quello che sapevamo.



Edit 5/09
Rebecca ha fatto la visita, non dovrebbe essere nulla di grave, diagnosi capillari esploso con relativa formazione di un grumo di sangue, se non va via col la terapia farmacologica, si dovrà fare il laser....mah io ancora non ci vedo chiaro, ma mia sorella sembra tranquilla.


Ho trovato per caso questo articolo...bhe leggete

domenica 2 settembre 2012

Io la faccio qui!

Sono solo due giorni che non scendo in spiaggia e mi sembrano mesi, come saprete è arrivata la prima pioggerella.
Oggi ho passato una domenica inconsueta, sono stata in montagna, inutile dire che ho mangiato tanto e dopo la cena di ieri sera per la festa annuale dei donatori penso proprio che per un po' devo dimezzare le porzioni.
Mi sento stanchissima i piedi mi fanno un male della madonna la causa?
Queste scarpe indossate ieri sera
che mi hanno massacrato i piedi, ma sotto un vestitino elegante le ciabattine non potevo proprio metterle.
L'altra causa del malessere è il dolore agli alluci, non indossavo scarpe da tennis da mesi, avevo le unghie un po' lunghette e mi si è indolenzito tutto.
Tutto sommato ho passato una piacevole giornata in compagnia degli amici di sempre, l'unico problema è stato che mio marito ha dimenticato la carbonella per il barbecue.
Ci siamo divertiti a raccogliere legna, e in un certo senso questa dimenticanza ha avuto i suoi pro oltre al fatto che la carne ha assunto un odorino speciale.
La vera avventura però è stata andare in bagno.
Sarà stata l'aria fresca, ma avevo sempre urgenza di far pipì, ora non so voi ma io fatico già ad andare in un bagno che non è mio, ora farla col culo in aria col timore che qualcuno arrivasse proprio nel momento topico non è il massimo. Se ti accasci lungo un muro ti viene da chiederti la faccio col viso rivolto verso questo o mi volto per controllare i dintorni? Che ne so casomai arrivasse qualche animaletto tipo volpi o donnole o bipedi curiosi o anche no.
C'è poi da calcolare la pendenza del terreno, non è mica bello ritrovarsi le scarpe bagnate, così prima di tirare giù i pantaloni ti improvvisi geometra .
Quando finalmente dopo una giusta concentrazione la fai ti sembra che non voglia finire più. C'è poi il momento topico del tirare fuori i fazzolettini che hai prontamente dimenticato nella tasca più scomoda da raggiungere, finalmente a mo di contorsionista li tiri fuori  ti pulisci e resti come una demente a chiederti che fine gli devi far fare....dopo attenta riflessione concordi con te stessa che è solo carta e non inquina.
Insomma mai andare in bagno risulta più faticoso di quando sei in montagna.

sabato 1 settembre 2012

Tempesta

Lo aspetti in un letto disfatto che non è bastato a saziarti la sete .
Lo senti arrivare potente, sperando che almeno lui porti via con se gli ultimi strascichi di quell'illusione che chiamavi per nome.
Piove, la pioggia anche se poca, lava via la polvere da tutto, sto attenta a non bagnarmi.
Quel dolore che ho cercato di nascondere ed ovattare non deve riprendere vigore come una pianta che aspettava un po' d'acqua per rifiorire.