io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

venerdì 29 marzo 2013

Programmi

Chissà perchè più si è stanchi più si dorme male, almeno per me è così.
Ieri sono andata a letto alle 10, la sveglia era suonata alle sei e la giornata era stata a dir poco faticosa.
Ho faticato ad addormentarmi, mi sono svegliata alle 2 con una gran sete, ho dovuto costringere il mio corpo ad alzarmi per andare in cucina a bere.
Alle 4 mi sono risvegliata, ho dormito fino alle 7 ora in cui ho potuto finalmente alzarmi senza darmi della cretina.
Ora sto ri-crollando dal sonno, spero stanotte di riprendere il mio usuale ritmo, cioè chiudere gli occhi dormire pesantemente e svegliarmi la mattina fresca e pimpante.

Stamattina ho sbrigato (spero ) le ultime cose per il pranzo di pasqua, facendo la spesa ho abbozzato al volo un semi menù che forse cambio o integro o lascio così come mi è venuto.
Ho comprato agnello che farò con i carciofi, poi delle sfoglie di lasagna fresche (non mi andava di farle io in casa, abbiate pietà), ma non farò la lasagna, penso che taglierò a metà e le userò per fare dei cannelloni.
Il ripieno è tutto un programma o una fantasia boh, comunque ho preso un bel cespo di bietola, della ricotta fresca, del tritato..... vedrò sul momento in fase di preparazione che ne esce fuori.

Sicuramente per la gioia di mio figlio (piccolo...ma non tanto 17 anni per un 1.80) farò delle patate...non so come, insalata macedonia di frutta e colomba (forse farcita....anche se ancora non ho pensato come.

Nel pomeriggio dopo aver portato a spasso il cane, conversato con un amico mentre Symba faceva i suoi bisognini, mi sono finalmente presa cura di me andando dall'estetista.
Ho unghie nuove di zecca, laccate con quel nuovo smalto semi permanente, che dovrebbe durare due tre settimane se si tratta bene ( visto tutte le cose che riesco a fare a me non so se dura) sopracciglie ben depilate, nessuna ombra antiestetica sotto il naso e un inguine da sballo.

Il tempo per la piega dal parrucchiere proprio non l'ho avuto e non lo avrò neanche domani, che come giornata si annuncia anche questa movimentata.
Domattina mi tocca una visita dermatologica per mio figlio per la quale devo salire fin su a Cosenza, oddio son pochi km ma comunque mi leva tempo, prendere marito stazione che scende dalla capitale (spero di farcela se no prende un taxi, no scherzo se non riesco spero solo che l'altro figlio senta il telefono quando lo chiama), poi preparare il pranzo.....(accidenti possibile che dobbiamo mangiare proprio ogni giorno e due volte al giorno?)
Pomeriggio passare dalla suocera per gli auguri (che cazzo qui si fa così) e poi iniziare ad organizzare per il pranzo dell'indomani,perchè non ho intenzione domenica di alzarmi presto.

Ah per pasquetta oggi ho ricevuto un invito per Sapri......a cui non ho tanta voglia di aderire.....ho rimandato a domani la decisione.
Voi che fate?

giovedì 28 marzo 2013

Cose di Pasqua

Oggi giornata impegnativa, 'mpiulati time!
Ricordate cosa sono? No? Guardate qui.

Sveglia alle 6, il tempo di prepararmi e ho impastato i primi dieci kg di farina. Ho lasciato  lievitare e poi farcito i 'mpiulati. Prima di infornarli ho aspettato che lievitassero per la seconda volta.

Alle 11 ho impastato altri 10 Kg di farina per fare la seconda infornata.

Logicamente non erano tutti per me, ma per mamma sorella e fratello.
Ho fatto solo una foto...e penso pure sfocata ...pardon



lunedì 25 marzo 2013

Condanne al rallenty

Ci hanno messo 19 anni per condannare Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa.

Cosentino intanto non aspetta di essere arrestato e si costituisce, no, non pensate perchè sia spinto da buoni propositi è solo che al sud chi va in carcere acquista prestigio.
È una mentalità deviata ma purtroppo reale.





venerdì 22 marzo 2013

Argento vivo

Vietato leggere ai minori e a chi potesse ritenersi offeso, il contenuto è hot

EDS "toccami" della donna camel




I primi tempi viaggiare per lavoro è stata una piacevole novità, ora però dopo anni , aeroporti treni e taxi sono diventati una logorante routine.
Come al solito a Genova, arrivo nel tardo pomeriggio, non mi resta che andare in albergo, mangiare qualcosa e sperare di addormentarmi il prima possibile.
Nonostante sia ancora aprile fa già molto caldo. Mi sento addosso la puzza dei sedili dell'aereo dell'economy class. Mi sembra persino di sentire ancora la fragranza disgustosa alla vaniglia della tipa seduta accanto a me, in un ora e quaranta di volo è riuscita a raccontarmi tutta la sua vita  non solo il motivo del suo viaggio - la scopata col suo fidanzato-
Ora da sola in camera la invidio almeno lei non avrà bisogno di due pasticche di sonnifero per prendere sonno.
Apro la valigia e tiro fuori il necessario per struccarmi, lo sguardo mi cade su un cofanetto infilato nella tasca laterale del bagaglio, per una frazione di secondo mi chiedo cosa fosse, dura un attimo, poi mi scopro a sorridere al ricordo.
Io e la mia collega eravamo reduci di una riunione di lavoro massacrante, uscite dall'ufficio decidiamo di concederci un aperitivo, ci avviamo a piedi senza fretta parlando dell'esito di quella riunione, quando ad un tratto si blocca davanti ad un porno shop e mi invita ad entrare.
Facciamo un giro ridacchiando e facendo battutine sceme, usciamo senza comprare nulla o almeno così credevo.
Una volta fuori mi porge un pacchetto.
Ora l'ho in mano, è un astuccio ovale nero, potrebbe sembrare la custodia di un paio di occhiali, la apro, l'interno è foderato di velluto rosso, al centro due palline d'argento tenute insieme da un nastrino.
Le tocco, sento il freddo del metallo, le dita scorrono fluide sulla superficie che rimanda il riflesso del mio viso.
Penso alla mia vicina di posto, a quest'ora sarà col suo lui, scaccio il pensiero, anche perchè sento che il mio corpo sta inconsciamente rispondendo, la camicia di seta mi si appicica alle spalle, sono sudata.
Mi diriggo verso la doccia sbottonando uno dopo l'altro i bottoncini della camicia, li sento sfuggire uno dietro l'altro dalle dita, lascio cadere la camicia sulla sedia accanto alla porta mentre mi guardo allo specchio.
I capezzoli turgidi premono contro il pizzo del reggiseno, sento la consistenza della trama un po' ruvida contro di essi.
Li sfioro da sopra la stoffa, il polpastrello segue l'alternarsi della trama del tessuto, descrivendo dolci onde. La sensazione tattile del liscio del raso seguita dalla leggera ruvidezza del pizzo, mi regala piaceri nascosti.
Arrivo ai capezzoli ormai duri e gonfi che premono contro la stoffa quasi a volerla deflorare, li stringo.
Il pizzo punge, devo aver sfregato contro una cucitura ma non fermo le mani, non fermo i pensieri che oramai vanno ognuno per conto proprio. Chissà se il fidanzato la sta toccando allo stesso modo.
Le mie mani diventano quelle di un uomo senza volto, lascio che scorrano sul mio seno dolente, le guido, è un piacere che non lascia spazio al suo, come ogni volta mi ritrovo in una dimensione in cui prendono forma solo pensieri egoistici.
Sfilo la gonna e le mutande ormai fradice, sento gli umori che bagnano l'interno delle cosce, sfioro delicatamente il piccolo bocciolo, lo sento duro in attesa di essere lambito da labbra esperte, basta anche un piccolo soffio di alito caldo che raffredda e accende il suo fuoco.
Improvvisamente ho voglia di fresco, prendo le palline cinesi ed inizio a passarle su e giù sulla fica infuocata, sono fredde deliziosamente fredde, una dopo l'altra le faccio entrare, è una sensazione nuova.
Presto il freddo del metallo diventa una lingua di fuoco che mi divora dall'interno, che asseconda senza protesta i miei movimenti.
Apro la doccia al minimo affinchè vengano giù poche gocce alla volta,  mi butto ansante sotto l'acqua fredda lasciando che una dopo l'altra le gocce fredde mi arrivano sulla schiena rovente, segnando il ritmo.
Sfinita crollo contro le mattonelle blu della doccia, apro l'acqua mi insapono seguendo dolcemente le curve del corpo, lascio dentro le palline, sulle istruzioni c'è scritto che si possono tenere tutto il giorno per far si che regalino dei tocchi nascosti per sensuali carezze.

Altri partecipanti

Dario
Hombre
Cielo
Mai Maturo
Melusina
Pendolante
La Donna Camel

giovedì 21 marzo 2013

eds hot

Beh ragazzi, io avrei buttato giù la prima stesura dell'EDS "toccami" però è venuta fuori davvero una cosa troppo hot.
Sono molto in difficoltà per questo eds.
Non lo so se la pubblico sta cosa.
Vabbè aspetto ancora un paio di giorni.

Dio Santo !!

No comment!
Anzi si chissà se fanno l'effetto delle palline cinesi  ;)
Porca puttana davvero questa mi mancava, ma dico come si fa? Misericordia roba da vampiri viaggiamo con la fiaschetta di sangue di scorta.



lunedì 18 marzo 2013

Vacanze e shopping, a spese nostre

Per chi se lo fosse perso.

Per chi come me non vuole perdere l'occasione per denunciare quanto non va .

Dove non arriva lo stato per fortuna ci sono le iene.

Guardate qua


venerdì 15 marzo 2013

la cura

Vorrei che qualcuno mi chiedesse come sto
vorrei lo chiedesse con la voglia di ascoltare veramente,
che non si accontentasse del solito
bene grazie.
Vorrei trovare qualcuno sulla mia strada
che mettesse da parte i suoi malanni per il tempo necessario ad ascoltare i miei.
Vorrei poter ignorare i suoi malanni,
metterli da parte sapendo che ci sono per poi curarli insieme.


giovedì 14 marzo 2013

Si fa Svelto a dire detersivi

Oggi sono andata a fare la spesa, lo so non è una novità, però oggi l'ho fatta con calma, dovevo aspettare che mio figlio finisse il taglio dal parrucchiere.
Ho un figlio fissato coi capelli, l'altro (il grande) dimentica di averli per cui a parte lavarli è come non li avesse.
Mentre uno passa mezzora con fon gel e specchio, l'altro non ne conosce l'esistenza.
Oggi quindi visto che qui piove di brutto da giorni l'ho accompagnato io, erano passati i suoi canonici 20 giorni per cui doveva necessariamente andare a rifare il taglio!
Al super vado nel reparto detersivi mi mancava il mio fedele amico-amante "svelto piatti al limone".
Da quando sono sposata, per cui i piatti li faccio io e non mamma, lui è il mio fedele compagno.
Ho provato alcune volte a cambiare, ma già dal primo utilizzo mi sono sempre pentita di averlo fatto.
Posso cambiare tutto ma lui no, e quando è in offerta ne faccio incetta. L'ultima volta uno dei ragazzi aprendo il ripostiglio e trovandosi difronte un po' di flaconi mi ha chiesto se per caso avessi avuto la soffiata che l'azienda chiudeva e mi ero fatta la scorta.
Comunque il punto non è questo è che mi sono fermata a guardare quanti tipi e marche di detersivi in generale ci sono in giro, posso capire che ognuno ha il suo amante ma dico alla fine tralasciando la marca a cosa servono tutti quei prodotti in una casa?
Io almeno non li uso. Lavo i piatti uso lo stesso detersivo per lavare il piano cottura, aggiungendo dell'aceto che profuma ed aumenta il potere sgrassante, inoltre lucida anche l'acciaio.
Mio figlio grande riesce sempre a macchiarsi le felpe mentre mangia, come cavolo faccia non lo so, infatti l'ho minacciato che gli cucio un bavaglino formato maxi. Prima di metterle in lavatrice li smacchio usando un po' di svelto piatti.
Metto gli strofinacci e le tovaglie da cucina in ammollo con candeggina e manco a dirlo ...indovinate ...svelto. Il risultato è eccellente  e i tessuti non si stressano.
Poi ho un detersivo per bagni e pavimenti, a cui per igienizzare aggiungo anche della candeggina e finisce qua.
A che servono tutte quelle mostruosità sugli scaffali? Prodotti per trattare, sgrassatori, smacchiatori, anticalcare, antimuffa, lucido per i mobili, cera per i mobili, prodotti per i vetri , per le superfici dure, per marmo, per cotto, tessuti neri, tessuti bianchi, capi misti, piano cottura, forno e fornelli, prodotti per lavare il frigo, per profumare il frigo, tavolette water, liquido water.......
A conti fatti dovessi far uso tutti quei prodotti mi ci vorrebbe un ripostiglio solo per contenere tutti quei flaconi e un portafoglio extra che mi permetta di coprirne il costo.

Dio santo se si pulisce il bagno tutti i giorni che si deve scrostare ? C'è davvero bisogno di versarci quel veleno?
Idem per forno e fornelli, basta mantenerli puliti ad ogni utilizzo e non fare invecchiare lo sporco.
E voi quanti prodotti usate?
Accetto consigli di economia domestica.

martedì 12 marzo 2013

extra omnes, habemus maman

Tra poco il mondo conoscerà il nuovo Papa, intanto le cose continuano ad andare come sempre, Berlusconi quasi morente per un fastidio agli occhi che gli impedisce di andare in tribunale, Grillo continua a fare propaganda, Bersani che poveraccio a furia di arrotolarsi le maniche della camicia ha quasi bloccato la circolazione sanguigna e rischia l'amputazione per la quale il solerte Renzi si è offerto.
Le guerre in giro per il mondo non si sono fermate, la gente continua a non avere speranze per il futuro, i bambini del terzo mondo muoiono di fame, però col nuovo Papa le cose cambieranno.

Questo nuovo tizio che vestiranno di bianco, a cui faranno indossare le scarpette rosse, a cui metteranno al dito un anello che basterebbe a sfamare a vita una famiglia di quattro persone, udite udite rinuncerà a tutte le ricchezze del vaticano.
Aprirà lo IOR e devolverà tutto in beneficenza, che ne so regalando una casa a ninos de rua, scavando pozzi d'acqua in Africa, aprendo scuole in Tibet e per ultimo ma non da sottovalutare, vista la vicinanza al popolo italiano estinguerà il debito con l'europa, e poi costringerà la Germania ad investire la somma riscossa in opere di pubblica utilità.
Il nuovo Papà non avrà nessuna pietà verso i preti pedofili, il nuovo Papà farà dire la messa alle suore, e farà in modo che anche una donna possa diventare Papa, solo che mi sorge un dubbio come si chiamerà? Mama?

Comunque che uscirà eletto Papa dal conclave (leggasi cupula pseudo-mafiosa) sarà o il più intrallazzato e forte o il più fesso che altri manovreranno.

Vedete il nostro Papa emerito, secondo me all'inizio era il più intrallazzato poi quanto si è reso conto che gli stavano facendo le scarpe, li ha anticipati fregandoli con le dimissioni, chiamatelo fesso.

mercoledì 6 marzo 2013

Parliamone insieme

Per esempio parlare.
Parlare del più e il meno, parlare di cose importanti, della casa dei figli, con i figli.
Parlare, non urlare, recriminare, accusare, implorare, prevaricare.
Parlare pacatamente, dibattere, argomentare, comprendere.
Avere voglia di parlare, sentirne il bisogno, cercare il dialogo.
Ricominciare a parlare ma anche iniziare a parlare.
Parlarsi da soli, per zittire il desiderio di sentire parole che non trovano e cercano voce.
Silenzi.
Ritrovarsi a pesare su piatti della bilancia il silenzio e quel parlare superfluo, accorgersi che non c'è differenza.
Meglio parlare del tempo che ascoltare il lamento silenzioso delle parole che ingabbiate, cercano fughe.



Dedicato a tutte le donne e agli uomini che cercano e non trovano ciò che desiderano.
Perchè tra due giorni non è la festa della donna, ma di tutti gli uomini e le donne che hanno rispetto per se stessi e per i loro compagni di vita, che si impegnano giorno dopo giorno a costruire insieme un mondo migliore, con il dialogo e il rispetto, senza violenza sia fisica che verbale.

Nel ricordare 8 marzo spesso si tende a demonizzare il genere maschile in generale, mentre si dovrebbero condannare severamente solo chi commette  crimini ed abusi contro le donne.
E in egual misura in questa giornata si dovrebbe anche condannare chi da donna umilia e violenta psicologicamente gli uomini, anche se non se ne parla molto questa violenza è molto diffusa.



lunedì 4 marzo 2013

L'influenza del secolo

Per fortuna è quasi finita.
Ho passato una settimana orribile, ho assistito alla metamorfosi multipla di un essere vivente.
Trattasi di esemplare umano maschio affetto da influenza.
Meglio non raccontare nei dettagli l'involuzione- evoluzione, di un uomo in bambino, da bambino a piccolo ed indifeso cucciolo, da cucciolo in belva.

Il termometro poverino ha lavorato incessantemente, diciamo che ogni mezz'ora doveva assolvere il suo lavoro.
Se la temperatura prelevata era alta partivano invettive, se bassa partivano uguali perchè di sicuro sarebbe ritornata alta.
La tosse è stata catalogata nella tosse del secolo, mai nessuno negli ultimi decenni aveva avuto tosse di tale importanza.
Il fatto poi che come un bambino non riuscisse ad espettorare doveva essere accolto da noi presenti come una cosa da accogliere contriti, ma attenti a non sembrare nè troppo tristi nè troppo distaccati, perchè nel primo caso l' ipocondria innata che è in lui, lo fa già immaginare in una cassa da morto, nel secondo caso si rischia di essere catalogati come persone senza cuore.
Un capillare rotto nel naso, è stato etichettato come un emorragia polmonare, dopo aver scartato l'impennata della pressione, poichè misurandola era buona.Quindi corsa in farmacia per una pomatina cicatrizzante e consulto medico.
Si è provato a dirgli che era dovuto al raffreddamento , ma se queste informazioni non vengono da uno col camice bianco non vengono considerate.
Poi è stata la volta della diarrea, nn potendolo più sentire oltre ai fermenti lattici do due compresse di imodium. Fanno effetto, ma poi si lamenta che dopo due giorni non faceva la cacca.
Man mano per fortuna dopo compresse, aerosol, pomate, inalazioni, la situazione è andata migliorando.
Non ho provato neanche a dirgli che anche senza tutti quei farmaci l'influenza sarebbe andata via lo stesso, meglio evitare l'ennesimo tanto:- tanto tu te ne freghi, so io quello che sto passando!

Bene, domani torna al lavoro, giuro che se trenitalia per qualche ragione non fa partire il suo treno per roma scendo in stazione e faccio una guerra, scusate ma ho bisogno di relax

venerdì 1 marzo 2013

Profumo di marsiglia

Luigi si stiracchiò sotto le coperte, godendosi il tepore del letto prima di iniziare un' altra giornata.
Si girò su un fianco e indugiò a lungo sul volto della moglie ancora addormentata.
Carla era sempre bella come la prima volta che l'aveva vista. Era estate, indossava una gonna al ginocchio  e una magliettina con dei grossi girasoli.
L' aria calda portava con se il profumo dei colli in cui il fieno era stato mietuto e si mescolava al  suo profumo di violette.
Stava aspettando la corriera per Buon Convento e per ingannare il tempo leggeva un libro.
Sorrise  ricordando il disgusto provato quando con la coda dell'occhio era riuscito a leggere il titolo, La Noia Di Moravia, quel libro in seguito sarebbe stato oggetto di molte amabili discussioni tra loro, ma prima di questo c'erano stati mesi fatti solo di sguardi.
Si alzò, in punta di piedi si diresse verso la camera dei bambini, come al solito il piccolo aveva perso le coperte, le sistemo facendo attenzione a non svegliarlo, Angela invece come d'abitudine si era aggrovigliata con le coperte e le lenzuola, sembrava una piccola mummia, sa dio come fosse possibile che durante la notte potesse rigirarsi così tanto, spense la piccola lampada che proiettava stelle e lune sulle pareti della cameretta e si diresse verso la cucina.
C'era puzzo di fritto dalla sera precedente, aprì la finestra prima di dirigersi come al solito verso la radio, accese un bastoncino profumato alla vaniglia che teneva sempre di scorta in un cassetto della credenza.
Cercò la stazione del giornale radio, girando avanti e dietro la grossa manopola nera. La prima edizione sarebbe iniziata tra poco ora davano la nuova di De Andrè bocca di Rosa, gli piaceva quella canzone, alzò lievemente il volume e si preparò un caffè.
"Metteva l'amore sopra ogni cosa", quanto gli piaceva quel verso  anche se gli procurava dolore e senso d'impotenza, anche lui aveva conosciuto una "Rosa", anche se la vita della sua Rosa era molto diversa da quella di cui cantava la canzone.
Rosa era sua madre, una donna solare e piena d'amore.
Da piccolo pensava che lei fosse la donna più felice del mondo, solo diventando adulto capì che quel suo essere sinceramente ottimista era dato dall'aver conosciuto cosa volesse dire il dolore.
Sesta figlia di una famiglia non particolarmente agiata era stata allevata da una zia che non aveva avuto figli, tornava a casa dai fratelli ogni due settimane.
Inesorabilmente si sentiva ospite in quella che avrebbe dovuto essere la sua casa, estranea anche alle carezze di quella madre che impacciata non sapeva darle le stesse attenzioni che dava agli altri figli.
Capì crescendo che era normale o quasi o forse se ne volle convincere per andare avanti con la sua vita il più serenamente possibile. Quando tornava a casa  riempiva la vasca da bagno con acqua bollente e si lavava, ne usciva fumante con la pelle arrossata che odorava di marsiglia, gli occhi lucidi e un po' tristi tornavano ad essere rivolti al futuro.
Intanto il caffè che stava uscendo, inondava la stanza di un aroma inebriante che lo scosse dal suo pensare.
Prese una tazzina si versò la sua prima tazza fumante, come sua madre neanche lui amava lo zucchero, mentre beveva non riusciva ad impedire ai ricordi di farsi largo nella sua memoria a quel giorno in cui aveva detto alla madre che aveva trovato la donna che voleva sposare.
- Sei sicuro di volerti sposare davvero? Sei ancora molto giovane.
- Si mamma lei è la donna giusta per me, vedrai quando la conoscerai l'amerai anche tu.
- Su questo non ho dubbi, ma voglio farti una domanda, perchè ti sposi?
- Perchè la amo, perchè con lei rido, parlo, piango. Con lei posso essere me stesso, non ho bisogno di lei per vivere, ma lei mi rende la vita più bella. Ma insomma mamma che domande mi fai, infondo tu e papà siete stati sposati per anni, dovresti sapere il motivo per cui ci si sposa.
- I tuoi mi sembrano tutti buoni motivi.
Disse solo questa frase mentre mi sorrise alzandosi dalla sua poltrona,  i suoi occhi erano velati di lacrime.
Pensai che era solo la commozione nel vedere uno dei suoi figli cresciuto e pronto per iniziare una nuova vita, ma mi sbagliavo.
Mia mamma e mia moglie diventarono inseparabili, fu davanti ad uno dei loro interminabili tè che venne fuori la vera storia  della sua vita e il motivo di quelle sue lacrime all'annuncio del mio matrimonio.
Aveva sposato mio padre, principalmente per scappare via dalla casa dei suoi in cui era tornata dopo varie vicissitudini che avevano portato la zia con cui viveva ad emigrare in America.
La madre non si sa perchè solo allora si rese conto che non poteva lasciare andare per sempre sua figlia, così Rosa era tornata in famiglia.
Non c'era amore in quella casa, non una carezza un gesto d'affetto, ricordava solo lavoro e rimproveri e una sorta di malsana competizione tra sua madre e lei.
Così il primo uomo che chiese la sua mano diventò suo marito.
Mio padre era un buon uomo, lavoratore, mai violento e con un forte senso di responsabilità, ma finiva lì.
Non era particolarmente loquace, tornato dal lavoro si stendeva sul divano per svegliarsi all'ora di cena. Quello in cui era bravo era fare polemiche su tutto, su cose così banali che a raccontarle sembrano irreali.
A volte litigavano. Ma la mamma riusciva sempre a riportare la pace e a mantenere la calma. Mio padre si pentiva di aver permesso a mia madre di aprire la merceria, diceva che le portava via molto tempo, ma soprattutto perchè l'aveva resa troppo indipendente. Diceva che le mogli degli altri non erano come lei, quando parlavano i mariti non si intromettevano.
Io non ho mai capito se mia madre soffrisse, è stata brava a non tradirsi, ricordo solo che a volte sembrava molto stanca  e che passava molto tempo in bagno, quando usciva profumava di marsiglia e sembrava felice.
È strano scoprire solo ora che in quel bagno annegava il dispiacere, il senso di impotenza e la speranza di non causare problemi a noi figli.  In quel bagno piangeva per la consapevolezza di non aver incontrato l'amore, e che mai probabilmente avrebbe avuto più la possibilità di farlo.
Il giorno in cui le avevo detto che mi sarei sposato i suoi occhi si velarono di lacrime per l'emozione e la gioia, ma anche per quella mia frase .....dovresti sapere il motivo per cui ci si sposa....sapeva benissimo i vari motivi ma nel suo caso erano stati quelli sbagliati.
Il rumore dei passi nel corridoio lo riportarono al presente, Carla si era svegliata. gli sorrise ed iniziò a far bollire il latte per la colazione.

Poi si girò di scatto puntò un dito contro di lui e prima di scoppiare in una fragorosa risata declamò i soliti due versi di quel libro che sa solo iddio come era diventato la colonna sonora della loro storia d'amore

E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
Anche questa cosa che ho scritto, partecipa all'EDS  sniff-sniff- odori antichi di LDC.
Dio solo sa come ma è uscito fuori, sono stata giorni senza pc ieri ed oggi per il compleanno del mio piccolino (17 anni) sono stata super impegnata. Non mi piace dovrei cambiare molte cose, a tratti è mieloso  e scontato, molte parti andrebbero riscritte, avevo in mente un altro tipo di taglio ma poi scrivendo è uscito sta cosa....be perdonatemi fatemelo passare lo stesso .

Atri partecipanti:

Dario
Melusina
Hombre
Cielo
Pendolante
MaiMaturo
F
La donna camel

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