io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

martedì 30 ottobre 2012

Cibi semi sconosciuti

Fare mangiare le verdure a mio figlio Mattia è un impresa, non gli piace quasi nulla a parte la lattuga, per i pomodori abbiamo scoperto da poco che gli piacciono solo i pachini .
Per il resto io cucino lui scarta , ogni tanto un pezzetto di qualcosa in gola gli capita.
Però poi mi mangia la parmigiana di melanzane e sto coso  di cui posto una foto che io odio tanto è dolciastro e tanto è fastidioso da pulire perchè irto di spine....ma lui lo mangia.
Nonno lo chiama sciùsciù , in realtà è il Chayote con moltissime ottime qualità , ricco di vitamina C , diuretico, aiuta a sciogliere i calcoli renali, ecc ecc
Se non avete ancora assaggiato questa strana zucchina fatelo.
Nelle mie campagne la usano per fare una sorta di pergolato e la maggior parte dei frutti viene dato ai maiali


lunedì 29 ottobre 2012

Acqua

L'altro pomeriggio sono passata in posta a pagare alcune bollette, tra le quali quella dell'acqua.
Non so voi ma sto molto attenta a non sprecarne molta e cerco di sensibilizzare al massimo sull'argomento anche i miei figli, non solo per avere una bolletta più leggera, ma soprattutto perchè è un imperativo ecologico.
Come sapete le riserve di acqua si vanno sempre più riducendo, viene speso sempre più in energia per il suo pompaggio e per incanalarla oltre ai costi per la sua depurazione.
Dicono che ognuno di noi consuma l'equivalente di due vasche da bagno al giorno, questa stima mi ha lasciato un po' scioccata, così ho deciso di risparmiarla.
Tranquilli non è che abbia smesso di lavarmi, ho usato piccoli trucchi per ridurre il consumo.
Se avete pazienza e voglia di ascoltare alcuni consigli ve li spiego, anche perchè alcuni di essi permettono la riduzione dello spreco di circa il 50%.
- Non aprire mai l'acqua al massimo e non lasciarla scorrere a vuoto per esempio lavando i denti che è un classico o quando si risciacquano le spugne pulendo i lavabi.
- Preferire la doccia al bagno, io mi regalo un lungo bagno caldo solo in inverno e una volta alla settimana, per il resto faccio docce.
- se non avete la lavastoviglie e lavate i piatti a mano, mettete il detersivo in un catino con poca acqua saponate tutte le stoviglie e poi risciacquate, su questo ho un altro consiglio conservate l'acqua di cottura della pasta (mia nonna lo faceva sempre) aggiungeteci metà del detersivo che usate di solito, l'amido è un formidabile sgrassante, avrete un risparmio sia per l'acqua che per il detersivo.
- lavate le verdure lasciandole prima ammollo poi risciacquatele velocemente
- lavatrici e lavastoviglie andrebbero avviate solo a pieno carico.

E poi alcuni accorgimenti più tecnici

- Montate ai rubinetti gli aeratori a basso flusso un aggeggino da inserire nella parte finale del rubinetto per intenderci dove c'è quel filtrino. è una cosa semplicissima ci sono sia per i rubinetti che per le docce, riducono del 50% il flusso dell'acqua mantenendo intatta la pressione e costano circa 50 centesimi.
- Ridurre la portata dello sciacquone. I nuovi servizi sono dotati di diversi sistemi di scarico a secondo delle necessità (per intenderci a secondo se fate pipì o cacca) erogano quantità di acqua diverse.
Per chi avesse un vecchio servizio con un unico pulsante di scarico può ridurre la portata dello sciacquone, io ho messo dentro una bottiglietta di plastica piena di acqua, per ridurre la capienza.
Avrei un altro consiglio tecnico...un po' delicato....quando fate la cacca prima mettete un po' di strappi di carta igienica nel wc, evitate che si attacchi  e scivola via più velocemente...(sorry...prometto che non vi darò più consigli del genere).

domenica 28 ottobre 2012

Passione

La crudeltà peggiore?
L'amore.
Poi dopo si può anche morire e ricominciare.
E magari lo chiami passione.



Ok dai arricchisco questo post

sabato 27 ottobre 2012

Partenze

Se ne vanno.
Perchè non sono choosy perchè sognano un futuro diverso e migliore, non so se torneranno qui per qualcos'altro che non sia una vacanza, forse...
Lei ha 23 anni, laureata, che ha fatto e continuato a fare anche dopo la laurea la cameriera, sta per andare a Londra, salutandomi mi ha detto : - Lì, che faccio qui, ho sbattuto la testa un po' ovunque, con quello che mi danno proprio non ci campo. Vado via a cercare di darmi più opportunità possibili, metti che anche lì non mi va bene almeno avrò imparato benissimo la lingua.

Lui 40, va in Messico, anzi dovrei dire torna in Messico dopo anni di assenza, diciamo che è la terza o quarta volta che rivoluziona la sua vita.
E non lo dico tanto per dire.
Lui era un prete.
Se si può dire "lavorava" in Vaticano, poi (ma questo lui non l'ha mai detto apertamente) per quella sorta di "mafia " interna è stato spostato, prima in Italia poi siccome era un personaggio un po' scomodo per alcuni, fu mandato in Messico, in una di quelle piccole comunità quasi ai piedi di Machu Picchu.
Diciamo che già forse la sua fede vacillava dopo le varie traversie subite, ma li si innamora e rinuncia ai voti.
L'amore dopo un po finisce.
Torna in italia, poi si trasferisce in Germania e dopo altri giretti per il mondo ora ritorna in Messico a dirigere un azienda e a rimettere in gioco la sua vita con una nuova sfida.
Auguro ad entrambi buona fortuna, intanto da entrambi ho ricevuto un invito a raggiungerli per una vacanza, anche se in entrambi i posti non mi dispiacerebbe vivere.

venerdì 26 ottobre 2012

Terremoti

Magari ispiro Orsa per un altro suo post formidabile contro i post criptici ma...


Non potevo già prender sonno perchè delle farfalle fino al giorno prima credute falene mi tenevano compagnia.
A stare in silenzio potevo udire il loro battito d'ali su un divano foderato in salmone, erano solo due, ma la loro danza risaliva ad un epoca ancestrale ed io ballavo con loro.
Solo che poi ho ballato davvero, qualcuno mi massaggiava il corpo sul letto, un tremore e il respiro che si mozza, ero sola non c'erano neanche più le farfalle era rimasto solo il terremoto e la paura che potesse tornare.
E poi il giorno non arrivava mai.

giovedì 25 ottobre 2012

Scuola e dintorni 2

La questione libri errati in elenco è stata risolta (gattone inchinati) il preside ha stabilito che siccome l'errore è stato fatto dalla scuola la medesima fornirà agli alunni le fotocopie del libro,  naturalmente gratis.

(quell'uomo sembra umano non mi sono dovuta neanche arrabbiare )


Resoconto assemblea per elezioni rappresentanti dei genitori.

Arrivo alle 15 faccio i cinque piani di scale a piedi e trovo la classe deserta, mi metto in attesa.
Dopo 20 minuti arriva un prof, conversiamo di alcune cose riguardanti la classe è un tipo strano, ripete le stesse cose più di una volta, forse pensa sia un alunna e che non afferri i suoi discorsi.
Dopo mezzora arriva la signora sempre presente come me , ma che si deve dividere tra due classi avendo due figli iscritti nella stessa scuola, alle 16 arriva l'ultimo genitore su cui possiamo contare, 30 alunni 3 genitori.
Si costituisce il seggio che ospita anche  quello di altre due classi in cui si sono presentati il totale di 1 genitore in una e 0 nell'altra

Che vi devo dire ho chiuso il seggio un ora prima perchè mi ero rotta le scatole ad aspettare nessuno.

ho passato il tempo a fare delle foto sfiziose, alle lavagne istallate dalla Gelmini mai usate, ai disegnini dei cartoon sulle pareti, a delle impronte di scarpe su un muro all'altezza di 2 mt, alle norme antincendio scritte in inglese ed arabo (perchè a scuola ospitiamo 100 ragazzi egiziani venuti a conseguire il diploma in Italia) e ai termosifoni usati come cestino della spazzatura.

mercoledì 24 ottobre 2012

Fuochi d'artificio

Quanta ipocrisia!
Li ho sentiti i fuochi d'artificio che avete fatto esplodere stasera per festeggiare i vostri 25 anni di matrimonio.
Colorati e rumorosi come i vostri litigi quotidiani.
Non eravate soli stasera insieme ai vostri due figli c'era anche metà della vostra famiglia, logicamente i parenti da parte della moglie...logicamente perchè se ad organizzare la festa pro- rappresentanza è stata lei gli invitati dovevano essere solo suoi.
E domani si riparte, più leggeri perchè anche questa incombenza è stata fatta, e fate un favore a chi è costretto a sentire le vostre recriminazioni, non lamentatevi se non arrivate a fine mese, magari invece di sparare fuochi in aria ad uso e consumo degli ignari spettatori potevate andare al super e riempirvi un carrello con la spesa.

Odio la mentalità della gente del sud, l'ostentazione, l'apparenza, il dissimulare e la pressante necessità di compiacere gli altri, coscienti che poi alla fine agli altri della vita altrui non frega un cavolo, ma così deve essere e così fan tutti.




Ah io se ci arrivo farò un viaggio, vorrei farlo da sola perchè mio marito scassa i così detti, però per farlo contento, viaggerò con lui e se proprio vorrò essere buonissima farò una crociera che lui ama ed io odio.
Siccome ancora  c'è tempo non è detto che non cambio idea, l'unica certezza è che non avrò invitati se ancora non avrà bisogno della gru magari si cercherà di eguagliare la prima notte di matrimonio...e voi capite ci vorrà del tempo.

Scuola e dintorni

I motivi per incazzarsi non mancano mai, in ogni caso cerco di mantenere la calma tanto alla fine incazzarsi serve solo a farsi male da soli.
Però agisco, in questo caso non so se domani o più in là dipende dagli sviluppi.

Il fatto:
Nuovo anno scolastico
Mi collego al sito della scuola e scarico l'elenco dei libri di testo.
Li trovo su amazon scontati e li ordino, tutti tranne uno che a detta della prof serviva subito (per la cronaca hanno iniziato ad usarlo la settimana scorsa, ma lasciamo stare)
Due settimane fa mio figlio torna da scuola e mi dice che uno dei testi inserito nell'elenco è sbagliato (non so di preciso cosa abbia detto il prof in classe, ma sta di fatto che vuole adottare quello in uso negli anni precedenti e non quello inserito).
Ho avuto la fortuna di poterlo depennare dall'ordine, perchè era l'unico non ancora consegnato, e non mi sono crucciata più di tanto.
La settimana scorsa però, al ritorno da scuola mio figlio mi dice che anche per un'altra materia sta succedendo la stessa cosa, mi sono incazzata e penso di aver ragione dovrei buttare 28 euro nel cestino per l'incompetenza del collegio degli insegnanti ?
Stiamo aspettando che il prof in questione riprenda il discorso in classe e se vorrà cambiarlo, mi tocca andare a lamentarmi con la cosa col dirigente.

La questione libri di testo è un peso in sospeso che mi porto già dallo scorso anno, si comprano libri per vederli arrivare alla fine dell'anno ancora incelofanati perchè i prof preferiscono distribuire dispense piuttosto che usare i testi da loro adottati, ecchecazzo ora basta.

martedì 23 ottobre 2012

Tecniche di sopravvivenza

La buonanima di mio nonno materno col suo lavoro di muratore ha trovato il modo di crescere dieci figli viventi più qualcuno perso,anche di comprare un buon appezzamento di terra.
Su questa terra negli anni ogni figlio eccetto una ha edificato la propria casa per se e per i relativi figli, io abito in una di queste.
Come si evince sono circondata da una ciurma di parenti e con gli anni ho escogitato una sana tecnica di sopravvivenza.
Pochi contatti, buon giorno, buona sera e poco altro più.
Dovete sapere che come si conviene ad ogni buona famiglia del sud l'uso della tecnologia per la comunicazione di qualsiasi genere, siano telefoni, citofoni o campanelli senza parlare del computer è di gran lunga sorpassata dall'uso della comunicazione verbale tra balconi e finestre o alla meglio tromba delle scale.
Per cui ogni mattina aprendo i balconi mi trovo davanti almeno due o tre parenti impegnati in lunghe e non silenziose conversazioni, ho imparato a analizzare bene i toni e a valutare se lasciare aperti i vetri o a chiuderli per evitare di ascoltare battibecchi incongruenti che sfociano in semi- litigi tra cognate.
Il risultato di questa tecnica è eccellente non so mai nulla di quanto succede, vengo a saperlo dopo mesi durante le conversazioni con mia madre, che mi sciorina i fatti accaduti con la stessa suspence di una telenovella.
Ho capito che non si annoiano, se due mesi fa A litigava con B e andava a braccetto con C il mese dopo le cose sono invertite, per cui ci sono periodo in cui ABC sono tutte in discordia e altre invece, come si dice da me, si spartiscono il sonno.
Ah se non lo sapete ancora è iniziato Dallas, stamattina due di loro erano incazzate perchè ieri l'hanno messo al posto di Beautiful. Io invece sono incazzata per la storia Imiberg, e per la compagnia della discarica di amianto.

lunedì 22 ottobre 2012

E pur si move

Non doveva andare così o forse si, non lo so ho rinunciato ad indagare oltre.
Che però tu con tre messaggi composti da sole sette parole una delle quali ripetuta due volte - "muro"- hai il coraggio di dirmi che hai detto tanto e che devo usare la fantasia, per me è un po' troppo.

Maledetto zen.

Col cazzo che ti faccio diventare il mio maestro, tu con queste due parole mi hai messo in crisi, ma che diavolo cripti con qualche codice sconosciuto le parole?

Se uso la fantasia ne esce fuori un romanzo a puntate, perchè anche io ho il codice.



venerdì 19 ottobre 2012

Le mie paure

LDC ha lasciato aperto l'EDS sulla paura fino a fine mese, invitandoci qualora ne avessimo voglia a partecipare con un secondo racconto.
Non mi piace parlare di paure, non scriverò un altro racconto su questo tema però potrei analizzare un po' questa parola e ciò che essa mi evoca.
Ciò che mi fa più paura è che possa succedere qualcosa di brutto ai miei figli, timore comune alla maggior parte dei genitori.
Giusto la settimana scorsa il suono del citofono nel cuore della notte, mi ha incollata al letto, sentivo le gambe pesare un quintale mentre il respiro era diventato corto ed irregolare, ma il cervello ci ha messo un nano secondo ad elaborare una strategia di difesa, mentre mio marito si alzava ho pensato - speriamo sia successo qualcosa a sua mamma - poverina non ha colpe ma essendo anziana- ok sono onesta questo l'ho pensato dopo - meglio a lei che a uno dei miei ragazzi è stato il pensiero nato all'istante.
L'indomani l'ho detto a mio marito, che guardandomi un po' storto mi ha chiesto come mai la sua di mamma e non la mia, logicamente ho risposto che fosse successo alla mia non avrebbero citofonato dall'esterno ma suonato il campanello poichè abitiamo nella stessa casa.
In realtà devo ammettere senza falsa ipocrisia che la morte di mia suocera mi avrebbe causato meno dolore.

La paura che non ho è quella di soffrire, sarà che essendo tipo una spugna non posso fare a meno di farmi appiccicare addosso piccoli e grandi dolori, quindi in un certo senso un po' di sofferenza viaggia sempre con me, sto lavorando su questa cosa, senza grandi successi ma oggi riesco a essere distaccata maggiormente che in passato.
Devo ancora vincere la resistenza contro quella parte di me che mi fa pensare che essere più distaccati equivalga ad inaridirsi. Temo che il giorno in cui alcune cose non mi faranno più paura  diventerò sterile ed apatica.
Non ho paura della morte in se, è un evento naturale prima o poi arriverà il momento per tutti.
Però ho paura se arrivasse prima di vedere adulti indipendenti i miei figli, forse questo dovrei chiamarlo egoismo non ne sono sicura....Il fatto è che quando ci penso l'emozione che provo è più vicina alla paura che a qualsiasi altra.
Ho paura poi della morte che arriva portandosi via qualsiasi dignità della persona, ma qui non posso farci nulla se non sperare che arrivi prima che succeda.

Di piccole e grandi paure ne ho molte, come l'altezza ma prendo ugualmente l'aereo, ho paura delle pecore dio santo non lo so il motivo preciso forse perchè non penso siano tanto sveglie e mi possano incornare anche se non hanno corna, questa cosa è buffa e ne sono cosciente ma ognuno ha le sue piccole paranoie che ci volete fare?
Poi ho paura ad usare attrezzi da lavoro elettrici tipo trapani, seghe, avvitatori e compagnia bella.

Non temo la solitudine, la paura di restare da sola sia in casa che altrove non mi appartiene, ho paura invece in certi casi di non riuscire a dimostrare alle persone care quanto siano importanti per me, perchè io ho un difettone ho un carattere difficile, sono accomodante ma molto intransigente su alcune cose e non importa se siano piccole o grandi, la linea di pensiero resta uguale.

Vabbè ora per esempio ho paura di avervi ammorbato troppo con tutte queste divagazioni e la chiudo qui.
E dire che una volta divoravo i libri di Steven King ora li odio, questa cosa per dire che sono aumentate le mie paure e non voglio aggiungerne altre.


giovedì 18 ottobre 2012

Tonno

Per quest'anno le tre donnine formichine hanno fatto anche il tonno sottolio.
Il lavoro è lungo ma il risultato ripaga.
Siamo partite con un peso complessivo di 56 Kg.
Dopo la prima pulitura il peso si è ridotto a 46 Kg.
Tre ore a bollire sul fuoco in pentolone con acqua e sale .
Dopo averlo fatto asciugare per l'intera notte, stamattina lo si è invasettato, logicamente previa eliminazione di lische e parti scure.
Peso una volta pulito 27 Kg.
Olio extravergine circa 20 Lt.
Ora stanno bollendo per fare il sottovuoto alle capsule dei vasetti, domattina saranno pronte per essere stivate in dispensa.

Penso che per quest'anno ho finito con le conserve....penso ma non ne sono certa.
E voi mettete da parte qualcosa per l'inverno ?


Domani vedo di aggiungere una foto, per il sapore non posso fare niente se non dirvi che è ottimo.

mercoledì 17 ottobre 2012

Ascolta

Non che si debba dare alle cose per forza un nome, è solo più comodo. Un modo come un altro per facilitarsi l'esistenza, ma ci sono delle cose a cui un nome sta stretto.
Un bacio per esempio lo si dovrebbe solo dare, mai chiedere o evocarlo, così come una carezza.
C'è chi non parla mai d'amore ma lo semina nella propria vita come fosse in un campo di grano.
Chi ama davvero non aspetta mai il tempo del raccolto, semina anche se non  lo vedrà germogliare.
Un altra parola a cui un nome sta stretto è libertà, siamo schiavi di troppe cose, molto spesso di noi stessi e delle nostre convinzioni, siamo un vaso colmo in cui cerchiamo di far entrare sempre qualcos'altro.
Nessuno di noi è veramente libero, anche se abbiamo una dose di pazzia.
Solo i pazzi possono dire di essere liberi senza nemmeno conoscere il significato di questa parola

Ed ora vorrei dirti,
baciami, accarezza il mio corpo
ed amami.
E non mi importa che non vuoi che
lo dica,
lo dirò piano al tuo orecchio,
non muoverò neanche le labbra,
lasciami la libertà,
di dirtelo col pensiero.
Capirai che non è pazzia nell'attimo in cui le mie mute parole
ti arriveranno silenziose attraverso la pelle.

domenica 14 ottobre 2012

La voce

La notizia del giorno è :

Ho conservato i costumi e i parei.

Malinconia.
Aspetto un nuovo Aprile, chi lo sa in che stato d'animo mi troverà, se questo peso che mi porto dentro sarà sparito o sarà ancora lì.
Ci sarà tanto vento, pioggia e freddo, forse una spruzzata di neve sulle cime delle montagne che incorniciano la vallata.
Sentirò il fragore delle onde che si infrangono violente sulla spiaggia e forse sentirò ancora il suono cadenzato della tua voce lontana, nascosta così bene dentro di me tanto da farmi dubitare che tu l'abbia mai avuta.

venerdì 12 ottobre 2012

Riciclo creativo

Ho deciso di riciclare un po' di carta, avevo una montagna di riviste che mi dispiaceva buttare, per cui ho iniziato a riciclarle.
Vi mostro il primo lavoro, diciamo quasi ultimato, manca da fissare bene il fondo, la casa o qualche abitante della casa mi ha nascosto il biadesivo.
Non nego che nel realizzare questo lavoro ho pensato a Kisciotte, per lui sarebbe il massimo poter trasformare le montagne di carta di cui fa incetta per tenerle sotto altre forme (cestini, tappetini per il mouse, complementi di arredo vari ecc).


Sono partita da qui 

Ho tagliato tante piccole strisce  5 x 12.5 le ho piegate ed incastrate una con l'altra 

una volta fatte tante piccole catene chiuse in cerchio le ho montate una sull'altra usando altre striscioline di carta


Per fondo ho ritagliato con l'aiuto di un compasso un cartoncino più rigido 



e questo è il cestino finito


giovedì 11 ottobre 2012

File e tessere

Oggi pomeriggio sono andata a fare la spesa, beh magari penserete che non è una notizia rilevante in quanto tutti fanno la spesa, però è successa una cosa e mi va di metterla per iscritto.

Fare la spesa è un'attività che avevo smesso da anni, a parte le volte che andavo in macelleria, per tutto il resto avendo un alimentari e diversi e una tabaccheria non avevo il problema di uscire per procurarmi ciò che serviva in casa.
Ora ho dovuto adeguarmi  le prime volte in cui uscivo tornata a casa mi rendevo conto di aver dimenticato metà della roba che serviva, ora sono diventata una professionista, adempio a questa incombenza con velocità  e senza lasciarmi tentare dalle mille offerte ruba soldi disseminate tra gli scaffali.

Oggi entro nel super e mi diriggo al reparto salumeria c'è il crudo di parma ad 1 euro l'etto così pure il cotto, ho davanti una decina di persone, mi accorgo che ne arrivano a frotte dietro di me, mi metto in attesa e scopro dalle conversazioni che sono li per comprare la grana padana in offerta a 5.90 al kg.
Prendo gli affettati, dietro di me ci sono più di cinquanta persone , sento dire che la grana è stata appena stata scaricata e la stanno tagliando, c'è gente che ha cercato di comprarla da ben due giorni, ma non l'aveva mai presa o perchè c'era troppa gente o perchè era finita.

Questa cosa di fare la fila per comprare il formaggio mi diverte, è una situazione che francamente non mi sarei mai sognata di vivere, ho fatto fila in posta, in banca, dai medici, ai musei, ai concerti, per la seggiovia, ma mai una fila per comprare un kg di formaggio da oggi potrò dire di aver fatto pure quest'esperienza.

Dopo quasi un ora di attesa, dopo aver ascoltato discorsi di gente ansiosa preoccupata che la santa grana finisse prima che arrivasse il proprio turno, mi ritrovo col mio bel pezzo di formaggio in mano, quando un vecchietto con la faccia contrita e colpevole, perchè non essendo in fila come gli altri, ma infilato da un lato tra un frigo e una colonna dice al salumiere:
- Scusi me lo da anche a me un pezzo anche se sono di qua?
Il salumiere risponde che non può , perchè lo avrebbero linciato, il signore ringrazia e va via.
Prendo il mio pezzo, lo faccio pesare più velocemente che posso, ma perdo di vista il signore, avrei voluto dargli il mio formaggio, perchè mi ha fatto una tenerezza non da poco, cazzo quel signore magari aveva fatto file peggiori, quando durante la guerra con la sua tessera annonaria era costretto a farle non per risparmiare ma per sopravvivere e poter mangiare.

martedì 9 ottobre 2012

Prevenzione ( anti infarto nel caso il medico fosse uomo)

È appena passato da casa il presidente dell'associazione donatori di sangue a cui sono iscritta, l'associazione ha fatto un regalo a tutte le donatrici.
Un Mobile-camper della LILT ( lega italiana per la lotta contro i tumori) sarà a nostra disposizione per effettuare in modo del tutto gratuito una mammografia, unico costo la tessera d'iscrizione annuale alla LILT (penso intorno ai 10 euro).

Avevo giusto pensato di farla, una vera fortuna!

Mi chiedo che reggiseno dovrò mettere? Sulle mutande non avrei dubbi, come insegnano le nonne e le vecchie zie per andare dai medici o in ospedale bisogna usare le mutande bianche, ma sui reggiseni non mi risulta si siano mai pronunciate.

Voi ne sapete qualcosa?


domenica 7 ottobre 2012

Vite malate




L'immagine appartiene a Roscio, gentilmente rubata



L'ho odiato dal primo momento in cui l'ho visto.
Avrei voluto non tornare a guardarlo per non dargli la soddisfazione di sentirsi forte, per non fargli capire che in realtà sentivo che a guardarmi fosse lui.
Non era solo un quadro quello che mi si parava davanti, era un demone dei più spietati, avevo difronte il Darvio.
L'avevo comprato da due mesi, giaceva ancora incartato in un angolo della mia cantina, aspettando che fossi pronta per la mia guerra.
Ed ora ero pronta.
Mentre scendevo lentamente per le scale della cantina, sentivo il vento gelido scuotere i pini del mio giardino, l'inverno era arrivato troppo presto quest'anno, portando con sé tutte le malinconie e i dolori del passato.
Sentivo il cuore battere all'impazzata come stesse facendo a gara con i polmoni in una ricerca spasmodica di aria.
La discesa sembrava interminabile, rabbrividii quando i miei piedi nudi toccarono il pavimento umido, camminavo come un automa con gli occhi puntati sul quadro ancora incartato.
Mi avvicinai lentamente, le mani tremavano impacciate sullo spago che teneva ferma la grossa carta dell'imballaggio, non so come mi ritrovai un coltello in mano, lo usai, con gesti precisi feci saltare lo spago che cadde arricciandosi ai lati.
Sentivo un dolore allo stomaco, mi fermai un attimo  prima di strappare con un gesto improvviso la spessa carta da pacchi - eccolo davanti ai miei occhi.
Il dolore allo stomaco, come un pugno nodoso che risale attraverso la cassa toracica fino ad arrivare alla gola; esplode, vomito bile.
Tossisco in cerca di aria, cerco di alzarmi, un dolore martellante mi annebbia la vista - ci rinuncio - resto seduta nel mio vomito prigioniera di Darvio.
Lo guardo consapevole di non poter più sfuggire, avevo sei anni la prima volta che ho sentito la sua presenza in quella stanza che doveva essere il mio rifugio sereno, tredici quando ho scoperto che quella stanza non aveva nessuna parete per proteggermi, sedici quando il mio mondo sarebbe stato sempre rinchiuso in quella stanza anche se vivevo in un deserto.
Dovevo distruggerlo, afferai il coltello e lo colpii con tutta la forza che avevo, guardai sconvolta il risultato, la tela era intatta, riprovai con più forza ma nonostante il rumore, come se avessi colpito la membrana tesa di un tamburo, la tela resistette.
Presa da un raptus violento iniziai a vibrare colpi cercando di dilaniarla, non so dopo quanto tempo caddi a terra esausta.
I capelli fradici di sudore cadevano inerti appiccicati alla fronte, sentivo puzza di bestia ferita ma non proveniva dal quadro, proveniva da me.
Darvio ero io, non il quadro, se volevo liberarmi di lui dovevo farlo uscire da me.
Presi il coltello con mani tremanti, e mi procurai una ferita sul dorso del braccio, sul quadro come per incanto apparve una piccola crepa sugli strati di pittura rappresi e marmorizzati dal tempo. Un'oscura sensazione prese il posto della mia ragione, dopo un tempo che non so quantificare, mi guardai il braccio,  grondava sangue tanto da aver formato una pozzanghera scura e viscida sul pavimento, ma lui era ancora lì, lo sentivo strisciare dentro di me come un serpente ammaliatore, mentre la tela cedeva, lui  nell'estremo tentativo di salvarsi cercava rifugio negli anfratti più nascosti del mio essere.
Oramai era troppo tardi per fermarmi, continuare a vivere in simbiosi con lui non era più possibile, il sudore mi colava negli occhi - con un gesto meccanico mi pulii la faccia col dorso del braccio - il sangue mi imbratto il viso colandomi sulle labbra e procurandomi uno spasmo inconsulto che mi squassò il petto, le lacrime mi rigavano il volto mentre alzavo il coltello per conficcarmelo nel cuore.
E poi la visione della salvezza balenatami in testa come il frame di un vecchio film, vidi il coltello cambiare direzione e puntare sul polso come una mannaia , uno, due, tre, quattro colpi, mi gettai sul polso col peso del mio corpo per spezzare l'osso e poi finire di tagliare gli ultimi brandelli di pelle col coltello che avevo ancora saldamente in mano.
Guardai quella che era la mia mano sinistra giacere in una pozzanghera di sangue che si andava sempre più allargando, la raccolsi, la bagnai ancor di più in quel vivido rosso vermiglio, che presto sarebbe diventato nero come per magia, e la stampai sul quadro a sigillare quella stanza la cui finestra non si sarebbe mai più aperta.



Questo post partecipa all' EDS spousev della donna camel

Altri impavidi partecipanti:

Maimà
Hombre
Dario
Pendolante
Melusina
Hombre (quello serio)
Melusina 2
Maimà 2
La donna Camel
Pendolante

venerdì 5 ottobre 2012

Creatività low cost

Mentre non facevo niente,  mi sono rinnovata la cucina.

Vi avverto maschi, questo è un post per donne, almeno credo.
In cucina ho un divanetto a due posti comodissimo per aspettare che il cibo finisca di cuocere o molto più spesso che i ragazzi si decidono di venire a tavola quando è pronto.
Il poveretto aveva bisogno di essere ritappezzato, così sono andata al mercato  e ho comprato la stoffa.
Alla modica cifra di dieci euro ho comprato una pezza 3 x 3 con cui ho rivestito il divano, i cuscini copri sedie, due cuscinetti, e un tappetino per la tavola, mi è avanzata ancora stoffa, con cui penso di farci delle presine e col resto qualcosa mi verrà in mente.



















La bordura del tappetino, l'avevo in casa da anni, finalmente ha trovato il suo posto.









Quell'affare al centro del tavolo è una creazione di mio fratello, è una radica di ulivo in cui una volta ripulita e lavorata ha creato un vano porta bottiglie regalatami a Natale insieme a dell'ottimo vino.

giovedì 4 ottobre 2012

Rinunce, giochi e sollazzi

Che palle!
Si può iniziare un post con questa frase? Tanto oramai l'ho fatto, quindi se in giro ci sono lettori con la puzza sotto il naso e questo incipit non è di suo gradimento ha due scelte, non proseguire con la lettura o continuare      ignorandolo.
Ci credereste che un batuffolino di un anno e mezzo mi sta tenendo lontana dalla spiaggia da giorni?
Oggi poi ha dormito tutto il pomeriggio lasciandomi sola soletta, almeno quando è sveglia giochiamo!
Ieri pomeriggio a parte i soliti giochini stupidi (per gli adulti come me perchè per lei sono super interessanti) ho commesso un errore, le ho mostrato un video di lei piccola.
Bimba - continuava a ripetere, ed io da scema
No bimba, Amalia
Era normale non si riconoscesse, però ha riconosciuto la mamma, a poco a poco il suo faccino si è fatto serio, mentre guardavo il video non mi sono resa conto che stava per piangere, e di colpo la detonazione! È scoppiata in un pianto inconsolabile, continuando a indicare il mio telefonino dicendo:
- Noooooo mammmmaaaaaaa
Forse ha pensato che la mamma fosse andata via con un altra bimba e cosa strana che fosse proprio in quel telefono.
Che palle a volte sembra che il mio cervello si rifiuti di pensare, per fortuna con un giro in groppa al mio cavallo (si legga a cavalcioni su una gamba) pticoppe piticoppe, e la relativa trasformazione magica  da cavallo ad aereo vummmmmm il pianto è cessato per far posto alle risate.
Che palle ancora, perchè ho cercato di pensare all'EDS sulla paura, ma nessunissima idea. Quindi ho chiuso e non ci ho più pensato, se lo scriverò sarà perchè qualche idea mi è venuta a trovare, se aspetta che vado io mi sa che stavolta do buca a LCD.
Forse stasera in un posto lontano da qui succederà qualcosa, un figlio che parla ad un padre di amore, quell'amore che già sul nascere porta mille pensieri e difficoltà, forse sarà duraturo  forse no, ma non importa merita di essere vissuto.
Lo so ogni tanto metto disseminate nei post brandelli di vite a voi sconosciute, apparentemente del tutto decontestualizzate, per me invece c'è un filo logico che mi porta a loro.
È strano a volte quel filo è invisibile anche a me, ma se provo ad allontanarmi troppo ecco che lo sento mettersi in trazione costringendomi dolcemente a seguirlo.
Sinceramente non so se questo filo mi tenga prigioniera  oppure è lui che mi sta conducendo verso a una nuova forma di consapevolezza, come dico spesso e chi mi segue lo sa, non ho fretta di scoprirlo, ne mi pesa il tempo che sarà necessario per farlo.
Bene domani speriamo che ci sia il bel sole di oggi che vado a farmi un bagno, e voi cercate di non prender freddo ;)

mercoledì 3 ottobre 2012

Rehab

(Giannelli su Fiorito)

Colgo l'occasione per dire la mia, che li mettiamo a fare persone come Fiorito, Sallustri, Mora, in carcere visto che non c'è spazio neppure per tenere chi ha commesso crimini violenti?

Per Mora la soluzione per "riabilitarlo" si è trovata, gli fanno coltivare la terra, la trovo un ottima idea finalmente si sporca le mani per un nobile scopo, io aggiungerei almeno per una volta a settimana di lavorare in una mensa per i poveri.

Fiorito lo farei andare a lavorare in una cava di pietre o meglio a scavare carbone in miniera, giusto per fargli capire come si sudano i soldi onesti.

A Sallustri farebbe bene lavorare in una stalla a spalare letame, forse capirebbe che bisogna trattare con rispetto la merda invece di buttarla contro alle persone come faceva lui.

Queste le mie idee voi invece come li riabilitereste?

martedì 2 ottobre 2012

Auguri a te!!

Oggi qualcuno di questo condominio compie gli anni, sinceramente non so se vuole si sappia visto che sul suo blog non ne ho trovato traccia, quindi non dirò chi è.
Ma gli auguri se li merita, magari meriterebbe anche una bella torta offerta dalla community, però non so mica dove fargliela recapitare, dovrà accontentarsi di una torta virtuale.
Mille di questi giorni, spero sia stato un bel compleanno!
Se vuoi leggendo lo dici te a chi è indirizzato questo post, io mantengo i segreti, figurati te che è da mesi che conosco il tuo nome e cognome e manco una volta, anzi una si, mi è scappato di usare il tuo nome di battesimo, ecco magari una specie di regalo te l'ho fatto il tuo anonimato è salvo !
 


La fool sono io sia chiaro...


Miele

Non so che sapore abbia il miele guasto, diventerà amaro o semplicemente sarà meno dolce?
Tu devi essere come il miele, anche non assaggiandoti so già che non avrai scadenza.