io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

giovedì 30 maggio 2013

I peli sotto al naso

Io calabrese retrograda, sottomessa alle figure maschili quali padre e marito, e anche fratello, che per fortuna pur se più piccolo di me ha saputo presto assumere il suo ruolo di controllore e guida.

Io con tre palmi di peluria sotto il naso, con la gonna sotto il ginocchio, io che non rivolgo parola ai maschi per strada e cammino con lo sguardo basso.

Io che ho fatto voto a san Francesco per avere  figli maschi, e che li cresco inculcando loro l'idea di superiorità rispetto alle donne.

Io calabrese terrona che se un uomo alza le mani o la voce, ritengo di essermela meritata.
Io che guardo i tg ed apprendo che la maggior parte dei femminicidi avviene al Nord, mi ritengo fortunata perchè qui al sud sono più rari, e che comunque sia, se quelle donne vengono uccise i maschi avranno avuto le loro buone ragioni, di sicuro erano delle puttane.

Io che leggo trasformare le vittime in colpevoli, perchè non hanno saputo riconoscere in tempo il pericolo, non provo nausea, anzi condivido, quelle donne volevano essere troppo evolute, avevano dimenticato il loro ruolo di esseri inferiori.
Alcune addirittura avevano osato alzare la testa e denunciare alla legge ciò che subivano, povere sciocche! Non le avevano insegnato che i panni sporchi si lavano in famiglia?

Io che vivo qui a sud nella mia Calabria, sono felice di sentirmi tra la mia gente, perchè al tg hanno fatto vedere che al nord le donne vengono violentate ed uccise solo dagli stranieri, si a volte capita anche che a farlo siano degli italiani, ma è un caso sporadico, diciamo un incidente.


Ho scritto queste righe cercando di controllare la nausea, la stessa provata nel leggere l'articolo di Domenico Naso sul fatto quotidiano, la lettera di Francesca Chouqui sul Corriere e aihmè  un blog su cui c'era un passaggio infelice sull'argomento.

martedì 28 maggio 2013

Bello poter allungare una mano

Capita a volte, che qualcuno ti chieda una mano, non è sempre facile farlo, specialmente quando quella mano la si chiede a persone che non sono nella nostra cerchia di amici "reali".

Capita anche che chi riceve questa richiesta, non sappia coglierne il motivo.
Mi è appena successo con un amico virtuale, ho frainteso la sua richiesta.
Sarà che viviamo sempre sul chi va là, attenti a scoprire il significato recondito delle cose e a ignorare quello che invece è messo lì in bella vista.

Deadly per quel che serve visto che non ho poi così tanti lettori ti faccio con piacere promozione.

Cari amici, se vi va ogni tanto passata da questo signore/ ragazzo (che mica so se è giovane o vecchio)  E leggetelo è molto acuto a volte un po' lunghetto nei suoi post (ma tanto se sopravviviamo a K., possiamo leggere anche lui! )
http://mycrisisdiary.blogspot.it/

lunedì 27 maggio 2013

Trasposizione di un amore

La pubblicità è alla base di tutto, saper vendere il proprio prodotto è essenziale, anche la salute  ha bisogno di pubblicità , spesso il paziente non lo sa è a questo che serve il marketing.

Faccio parte di uno studio associato di psicoanalisti  da dieci anni, io e altri tre soci dividiamo spese e cavilli vari cercando di dare allo stato non più di quanto gli è dovuto, guadagnando quel tanto che ci permetta di avere una villa in collina che non ha nulla da invidiare a quella del chirurgo plastico che ha lo studio nel principato di Monaco.

Dicono che  l'Europa stia vivendo una delle crisi economiche peggiori, in effetti i clienti sono diminuiti da due anni in qua. Sono diminuiti i clienti del ceto medio, quelli ricchi invece, per fortuna, continuano invariabilmente a fissare i loro appuntamenti settimanali.
Ho una cliente che vuole essere curata dallo stress da shopping, non è malata è perfettamente sana, vuole solo qualcuno a cui raccontare le sue scorribande in via Monte Napoleone, nonostante le abbia detto chiaramente che pagare la mia parcella per questo è immorale ed eticamente scorretto da parte mia accettarla, ne è consapevole. È felice di farlo, ogni giovedì mi sto facendo una cultura sulle Jimmy Choo.

La nostra soluzione alla crisi è stata lanciare la terapia di gruppo, per raccogliere clienti in quel ceto medio che a causa della crisi economica aveva rinunciato alla terapia. Sono state un successo.

Avevo selezionato personalmente con una seduta  preliminare i partecipanti al gruppo, uomini e donne afflitti dallo stesso problema, l'amore. Stasera c'era la prima seduta.

In Aprile Milano era ancora avvolta in una cappa di freddo e umidità, anche se nei giorni precedenti sembrava fosse arrivata la primavera, tanto da farci smettere cappotti e giacche di piuma. Ma stasera fa freddo, prendo la giacca di flanella appoggiata sull'ometto della cabina armadio, la infilo davanti allo specchio mi sistemo la cravatta, e passo le dita tra i capelli per sistemarli sulle tempie su cui da alcuni anni sono iniziati a comparire i primi capelli bianchi. Il parrucchiere mi ha detto che non devo assolutamente tingerli, quando in seguito si imbiancherà anche il resto della capigliatura tingeremo solo quelli sulla sommità della testa lasciando volutamente bianchi quelli sulle tempie per dare un tocco più naturale ed armonico al tutto, viso compreso. Mi guardo e vedo un uomo ancora piacente.

Infilo il cappotto, nell'ingresso recupero le chiavi della macchina, prendo le scale interne che mi portano  fino al garage senza dover uscire di casa, mi trovo comodamente seduto in macchina. Accendo il motore e lascio che si scaldi, quasi a volerle regalare una carezza intima, sensuale, che lei mi ricambia col suono potente e ritmato del suo motore.

Arrivo in ufficio in anticipo, per potermi rivedere con calma i fascicoli personali dei clienti, ho dei ripensamenti sulla figura su cui incentrare la seduta, avevo pensato che il resto del gruppo si comportasse da semplice uditore, mentre a guidare la direzione della seduta sarebbe stato il racconto di uno di essi. Ora avevo l'impressione di aver sbagliato la scelta, sarei stato in grado di far giungere tutti a conclusione  terapia? Avevo bisogno di un altro protagonista parlante.

In quel momento Carmen la mia collega bussò alla porta.
- Ciao Virgilio, visto che tempaccio? Ho dovuto tirare fuori di nuovo gli stivali per venire in ufficio.
- Vedrai che poi di colpo arriverà l'estate e ci ritroveremo a rimpianger presto un po' di frescura.
Senti ho bisogno di un consulto veloce, ti accenno sinteticamente la cosa.
A breve ho la prima seduta del gruppo, al suo interno ci sono marito, moglie ed amante, avevo pensato di far parlare solo l' amante ma temo che non riuscirei a portare il gruppo intero a conclusione, secondo te devo inserire la moglie o un terzo estraneo al menage?
- Hmm hai una bella gatta da pelare, marito moglie ed amante nello stesso gruppo, se vuoi una risposta da donna ti dico di farle parlare entrambi sperando che si mangino il marito, se vuoi la risposta di una professionista devi darmi i fascicoli dei pazienti, dammi il tempo di leggerli, tu intanto fai la prima seduta, tra le presentazioni reciproche e il resto penso che  per oggi non dovrai affrontare a fondo il problema.
-  Vabbene ti passo i fascicoli dopo, così stanotte li studi, grazie Carmen.
- Non ringraziarmi ti devo più di un favore. Assisto comunque alla terapia stasera non ho appuntamenti.

Le luci dell'alba trovarono Carmen ancora sveglia. Aveva iniziato a leggere i fascicoli intorno a mezzanotte, come di consueto aveva preso note su di essi per poter fissare i punti di salienti da analizzare.

La moglie - Tutto ciò in cui aveva creduto fino alla scoperta della verità era crollato, senso di inadeguatezza, dubbi sulla propria femminilità, rabbia contro di lui ma anche contro se stessa perchè nonostante tutto gli voleva ancora bene. Insicurezza sul futuro, perdita di fiducia. Lascia aperta la possibilità di perdono, ma non sa ancora se ne è capace.Ha sperimentato su se stessa che può farcela anche senza di lui.

Amante - Sicura di se è consapevole che lui potendo scegliere avrebbe preferito restare con la moglie.
Vuole capire perchè ha tollerato le sue bugie e metterlo davanti ad una scelta definitiva con se stesso, pur sapendo che non lo farebbe più rientrare nella sua vita. O Magari si, dipende da cosa  dirà lui.

Marito - Problematico, infanzia difficile in collegio coi preti, forse vittima di violenze fisiche o psicologiche. Gestisce male la separazione dei genitori anche se avvenuta quando lui aveva già una famiglia sua. Alla ricerca di una sua centralità.

Ma quella sera in quella stanza aveva visto altro. La parte razionale di lei le diceva che doveva mantenere distaccata la sua vita privata dal lavoro, doveva essere lucida distaccata, analizzare i fatti,ma sentiva inesorabilmente che stava immedesimandosi troppo nei protagonisti, non era concepibile, la catarsi doveva crearsi tra i componenti del gruppo  non nei terapeuti.
Eppure...

Non aspettò che suonasse la sveglia, si alzò  si vestì con cura, e telefonò a Virgilio.
- Vediamoci in ufficio tra un'ora, ho letto i fascicoli dobbiamo parlare.

- Devi spostare sul marito la voce parlante, penso che all'inizio la possibilità che non scaturisca coesione nel gruppo è a rischio, ma è molto importante instillare speranza nel cambiamento. Deve rendersi conto che  il modo in cui finora ha interagito con gli altri può essere cambiato, deve avere la possibilità di sperimentare tale cambiamenti tramite il gruppo.

- Mi stai suggerendo la strada più difficile, ammesso che alla fine lui raggiunga un buon risultato, dubito che l'intero gruppo possa arrivare a conclusione seguendo questa strada. Potrei lavorare con lui separatamente...

- Non penso sia opportuno, devi forzare la sua riservatezza, spingerlo ad aprirsi con gli altri.

- Interessante il tuo cambiamento d'opinione rispetto a ieri sera! Prima di vederlo lo avresti fatto fare a pezzetti dalle donne del suo harem! Ah ah ah ... Sono consapevole che ora a parlare è il medico, ma da donna la pensi ancora come prima? Da parte mia penso che sta raccogliendo ciò che ha seminato, le voleva entrambi ora si ritrova con nessuna.
Comunque detto tra noi ha buon gusto in fatto di donne, io stesso non saprei chi scegliere.

- Ieri sera durante la seduta di terapia li ho osservati, mi è parso un uomo fragile, infelice. Il modo in cui sedeva, rattrappito su stesso con le spalle incassate nelle spalle, denotavano la sua sofferenza. I suoi occhi, incrociati solo per qualche istante erano acquosi, privi di vivacità. Ma sotto quello strato di contrizione ho visto la forza di uno che non vuole arrendersi, che infondo ha ancora una speranza.

- Cazzo Carmen! Io ho visto solo uno beccato sul fatto, imbarazzato ad avere nella stessa stanza moglie ed amante. Forse quel tizio ha fatto colpo su di te! Ed io che ci provo da anni resto al palo!

- Ah ah ah non sei il mio tipo! .....Forse lui mi piace perchè sono stata come lui. Forse mi piace pensare che se non fossi stata io, medico, analista, una donna forte, qualcuno guardandomi negli occhi avesse potuto vedere ciò che ho tenuto nascosto.
Quando vogliamo siamo bravissimi a recitare un ruolo, l'ho fatto per anni, fino a quando ho avuto la consapevolezza che non facevo parte di un gruppo di terapia agita, ma della mia vita, l'unica, la sola che ho, e non dovevo sprecarla.
Ho smesso di cercare l'amore in ogni sguardo e per magia l'ho trovato dentro di me.


Indegnamente queste righe partecipano EDS della Donna Camel


Partecipano anche con onore

Dario
Hombre
Pendolante
Melusina
La donna Camel
Effe
Pendolante




















venerdì 24 maggio 2013

Io e Cielo

Forse è destino che gli amici conosciuti via blog si incontrino in giornate piovose.

Dopo anni di assidua frequentazione virtuale oggi è stato il giorno fatidico del primo appuntamento, abbiamo fatto una cosa a tre io lui e la moglie, a dire il vero mille volte meglio la moglie detto tra noi ;)

Sono arrivata a Salerno sotto un sole incerto e un venticello marino che trapassava i vestiti, mettendo a nudo l'emozione di un' attesa di circa quattro anni.
Il vento ha aiutato Lui a giustificare il luccichio degli occhi, la pioggerella sottile forse a camuffare l'occhio umido, ed il sole ad asciugare il tutto facendo risplendere le nostre risate.

Che dire siamo stati benissimo, mi ha fatto sentire una principessa.

Lui lo sa che gli voglio bene, quindi lo dico anche a voi : Cielo ti voglio bene!!





lunedì 20 maggio 2013

Urge dottore

Devo decidermi a chiamare il tecnico per il pc per sapere quando posso affidarglielo. Sarà una dolorosa separazione, ma così non può andare, impiego un quarto d'ora per accenderlo, poi quando sembra che finalmente vada improvvisamente puff si spegne.

Il problema è che non riesco col telefonino a leggere il blog di lei sa chi, e  che naturalmente non riesco neppure a scrivere per l'EDS,  ne altri post.

Direi che non scrivere altri post è un po' un sollievo, nell'ultimo nei commenti, due lettori si sono fatti guerra, francamente  sono stata combattuta nel decidere se pubblicare o no alcuni di quei commenti, ma poi l'ho fatto non me la sono sentita di censurarli. Chiedo scusa agli altri lettori, leggerli non è una cosa piacevole.

Intanto le giornate scorrono veloci, sono appena rientrata dalla lezione di ballo, oggi ho preso il sole e giocato con symba in spiaggia, fatto una passeggiata con le nipotine e finito un libro.

Domani telefono mentre scrivevo questo post si è spento tre volte...






mercoledì 15 maggio 2013

Resoconto

Porca miseria!
Enel sta facendo dei lavori sulla linea, oggi senza corrente dalle 9 alle 17 domani stessa storia,se non completano dopodomani idem...
Risultato? Un casino! Abbiamo case troppo tecnologiche ed hobby altrettanto !

E poi porca vacca ancora! Sapete che vi avevo detto di essermi ritirata dal direttivo del comitato di quartiere? Sputatemi, sono di nuovo dentro, non ho saputo dire di no dopo le tante insistenze e sono appena rientrata da una riunione.... Però mi piace.


Riciclo e ancora riciclo

Ho creato di nuovo e stavolta sorridevo.

I tessuti erano marrone e crema le catene dorate...non so perchè in foto son venuti strani...sarà stata la mia abilità nel fotografare!


Vincenzo Iacoponi




Ecco il miracolo del mio salvatore di colori, dice che è bastato premere due tasti e la foto è tornata ad assumere il colori originari! Mah! 
Foto by Lorenzo (grazie non so che ho fatto per meritarti)


giovedì 9 maggio 2013

Creare per superare le crisi

E poi c'è che quando tutto va storto mi metto a creare.
Esorcizzare notizie cattive cercando di dare al cervello una via di fuga, ho fatto questo oggi pomeriggio.

Una vecchia t-shirt, un pezzo di stoffa, filo e qualche perlina.

È venuta fuori una collana lavabile in lavatrice, e un oretta per non pensare che un altro membro della famiglia è andato via per sempre.


Ri- edit

Scossa di magnitudo 3.4, epicentro a pochi chilometri da casa...durante la veglia funebre....
Sto cercando di pensare alla prossima creazione, per non pensare all'arrivo di un'altra eventuale scossa.

sabato 4 maggio 2013

Per i cambi di stagione sarebbe opportuno cambiare casa invece che sistemare gli armadi.

Ci sono cose che già sapete, tuttavia, ripeterle mica nuoce!
Per cui, confermo che i tg hanno ragione, qui fa caldo 30° come inizio di stagione non è male.
Ah poi è Maggio, e come sapete io da Maggio ad Ottobre faccio quella cosa lì.
Ma vuoi il maledetto cambio di stagione negli armadi e nei cassetti, vuoi il lavare e sistemare coperte, plaid, e tappeti, metteteci anche che qui  dal 1° al 4 è festa padronale, ma che quest'anno fiera ed esposizioni varie sono state anticipate al 29 e continueranno fino al 5, io non ho ancora iniziato arghhhhh.

Tra l'altro ho preso anche un incarico per conto del comitato di quartiere e sto creando un nuovo sito, in cui trasportare le miriadi di foto e documenti dal vecchio.
Non mi dilungo del come e perchè ma ringrazio due di voi, uno in particolare, per i preziosi consigli.

A parte tutto questo ci sono molte cose che non vanno.