io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

martedì 4 settembre 2012

Dx e sx

Venerdì ho accompagnato mia nipote dalla pediatra, ha una macchia nera assomigliante ad un neo che si è arrossata su un piedino.
Non sapendo se fosse davvero un neo o altro dopo la canonica ora di fila per attendere il nostro turno, la dottoressa ci ha dirottati in ospedale.
La porta dell'accettazione del pronto soccorso è chiusa, nessun cartello che dia spiegazioni sulla procedura. Il corridoio è pieno ci mettiamo in attesa. Dopo una buona mezzora la porta si apre e chiamano qualcuno per cognome, faccio due più due e capisco che devo dare le generalità, mi viene detto che  sono impegnati e di aspettare.
Passa un altra mezzora, la piccola da già segni di noia.
Finalmente riaprono ed entriamo per lasciare i dati, la suora riempie la scheda di accettazione con le generalità della piccola, chiede per cosa siamo lì e lo spiego, domanda su quale piede, concordiamo che è il sinistro, guarda Rebecca e ripete piede sinistro, ci fa di nuovo accomodare in corridoio.
Dopo un altra ora in cui Rebecca ha raggiunto lo stadio estremo della pazienza e in cui ho visto :
portare via un defunto dai parenti alla chetichella dal reparto per evitare di rispettare la prassi quando il decesso avviene in ospedale
Una mamma minacciare di chiamare i carabinieri se non ricontrollavano la gamba ingessata del figlioletto.
Il personale litigare per una sedia a rotelle non rimessa a posto.
Entriamo. Una gentile e giovanissima dottoressa le guarda il piedino e dice: -  non si deve toccare assolutamente, le do una pomatina con cui medicarlo, sotto c'è un infezione, se  non è un neo seccherà. Poi si assenta  e mi dice di aspettare, lascia la scheda di accettazione sul lettino e leggo :piede DX, cazzo mi arrabbio come una bestia e maledico la suora e la sua incompetenza, logicamente non sono preoccupata per questo caso in particolare, ma metti che fosse successo altro?
La dottoressa ritorna con la prescrizione e la fattura per pagare il ticket e dice. - secondo me è un neo deve assolutamente vederlo un dermatologo.
Prima di salutare educatamente, le dico della scheda, ma per fortuna lei era una sveglia , aveva notato l'errore infatti sulla cartella compilata da lei il piedino era quello giusto.
Cari amici ore di fila, due medici, trenta euro e alla fine quel giorno non abbiamo saputo nulla in più di quello che sapevamo.



Edit 5/09
Rebecca ha fatto la visita, non dovrebbe essere nulla di grave, diagnosi capillari esploso con relativa formazione di un grumo di sangue, se non va via col la terapia farmacologica, si dovrà fare il laser....mah io ancora non ci vedo chiaro, ma mia sorella sembra tranquilla.


Ho trovato per caso questo articolo...bhe leggete

9 commenti:

  1. i medici sono generalmente brave persone e secondo me nella maggior parte dei casi ce la mettono tutta per curare il paziente. Purtroppo "noi" pazienti ci aspettiamo sempre di trovare un "dottor House" che ci salvi spesso da noi stessi :D

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    1. Io veramente l'avevo con la suora, domani comunque abbiamo la visita specialistica.

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    2. Kermit hai parenti medici?;)
      Comunque, saranno pure brave persone (sebbene una buona parte avrebbe dovuto fare un altro mestiere IMHO) però quello che trovo insopportabile in tanti della categoria è quel loro essere "sfuggenti".
      Dopo un'operazione è più facile che appaia la Madonna che il primario XD!
      (parlo per esperienza diretta)

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    3. con "le suore sono il male" mi hai ricordato mia sorella che avrebbe affermato le stesse identiche parole XD

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  2. Quello accaduto a te, posso garantirti che è all'ordine del giorno al San Raffaele di Milano. Parlo per esperienza diretta, mia e di mia zia anziana, ricovera più volte.
    Nei giorni che ci stetti io non sto a elencarti gli esami doppi, sbagliati, smarriti e rifatti, su di me e sulle persone intorno (intanto va in conto allo Stato). Io litigai con la caporeparto perché pur avendo finito gli esami mi tennero dentro tutto il weekend solo per tenere occupato il letto e pigliarsi i soldi (è la prassi: i ricoveri avvengono al lunedì, ergo nel week end comunque vada tengono dentro la gente per rubare migliaia di euro in posti letto occupati) Mia zia ottantenne una sera fu abbandonata nel sottopassaggio che riconduceva dal reparto lastre alla stanza. Era in carrozzella, ma era anche il fine turno e al driiiing chi spingeva la carrozzella la mollò lì sotto e se ne andò (se non fossero andati i figli a cercarla avrebbe passato la notte in vestaglia al gelo, e vedi poi la polmonite...).
    La realtà è che nella mentalità italiana la disoccupazione non basta a fare la vocazione, ma basta a prendersi una busta paga. E poi, tra uno sbadiglio e un'attesa di smontare, finisce che tagliano un arto per l'altro.
    Ci sono brave persone che fanno il medico, ci sono tanti farabutti che si arricchiscono dietro l'autorità di un camice bianco. A quest'ultimi un bel po' di virus letali glieli auguro ogni giorno, e senza che ci sia un dottor House a salvarli.
    ciao ;)

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  3. di queste attese eterne ne sono testimone anche io... mi chiedo se queste cose accadono anche negli ospedali del Nord o se è un problema italiano generale...

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    1. Io li ho tastati al sud, centro e nord e ti assicuro che è solo fortuna trovare il medico che oltre alla competenza associ un minimo di empatia verso il paziente.
      Quindi l'area geografica dove operano spesso non conta nulla.

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    2. grazie Orsa, me ne farò una ragione ;)

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L'ho messa anche perchè siccome non controllo quasi mai le mail, se qualcuno vuole mandarmi un messaggio privato ha la certezza che lo legga, nell'altro caso a volte passa pure un mese prima di...
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