io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

domenica 21 aprile 2013

Ed io che ho fatto ieri?

Avrei potuto e voluto essere altrove, svegliarmi in un letto che non era mio, ascoltare in silenzio i rumori di una casa sconosciuta che si sveglia.
Ascoltare le voci sconosciute di persone che fanno parte dei tuoi giorni, che non vedi, ma che senti vicine.
Osservare i loro visi, i movimenti dei loro corpi, scoprire se quanto di loro hai immaginato corrisponde a ciò che sono.
Avrei potuto assaporare il gusto dei loro baci emozionati e la dolcezza dei loro saluti per un prossimo poi, che forse ci sarebbe stato o forse no, ma che in quel momento era la cosa più ovvia del mondo.
Non c'ero, nessun rimpianto e nessuna invidia per chi invece queste cose l'ha vissute, nella vita si fanno scelte, ho scelto di svegliarmi a casa mia, con Symba che al solito ha dato la sveglia, con mio marito che manco apre gli occhi e allunga le mani in cerca di qualcosa come avesse paura di non trovarla.
Ma ieri avevo voglia di fare, di muovermi.... Ho tirato giù dal letto mio marito, ovvero lo spinto dolcemente fuori dal letto perchè preparasse il caffè, mentre io mi godevo ancora per un altro po' il tepore delle lenzuola.
Fatta colazione, mentre mio marito esce il cane per i bisognini, rassetto alla meglio la casa. Una volta pronti ci avviamo verso la nostra destinazione, ovvero il bosco.
Adoro camminare nel bosco, scoprire la magia e il miracolo dell'infinite varietà di piante, odori,colori ed insetti, adoro i suoi frutti, adoro il panorama di cui si gode una volta raggiunta la cima dei monti.
Adoro gli asparagi, infatti lo scopo o la scusa è stata proprio quella, a cui ho aggiunto una discreta quantità di ortica.
Durante il ritorno ci siamo imbattuti nell'allevamento di api del nostro vicino, ragazzi vi assicuro che ascoltare le api al lavoro nelle loro arnie è qualcosa di mistico, un misto tra il terrore di venire attaccati e la felicità di assistere ad un miracolo, se chiudo gli occhi risento le vibrazioni che producevano ed è come se il suono attraversasse la pelle e giungesse fino all'interno del corpo.
Sono tornata a casa con le gambe trafitte da mille punture, regalo dei rovi, che inclementi mi hanno ricordato che essere pigri non giova. Hanno ragione, poichè non è che non sapessi quale abbigliamento usare in questi casi, solo che pigramente ho infilato una tuta vecchiotta che avevo a portata di mano.
Una volta a casa è venuta la parte più scocciante lessare le ortiche, spezzettare gli asparagi eliminando la parte legnosa, e preparare il pranzo.
Il pomeriggio ho fatto un giretto in centro per un po' di spesa, naturalmente dopo aver piegato tre lavatrici da 7 Kg di panni asciutti e steso un' altra che inevitabilmente è venuta fuori dopo le docce. Concordato con amici come passare la serata e il dopo cena, ci siamo accordati (come al solito) per casa mia.
Vi aggiorno sul bottino di verdure raccolti in montagna e i relativi piatti preparati.
Spaghetti con asparagi
Fettuccine ortica e ricotta
Frittata di ortica
Frittata di asparagi

5 commenti:

  1. Io ti ho pensato, assaporando le mie tagliatelle di castagne al sugo rosso e cipolle di Tropea. Pe' dire.

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    1. Mai mangiata sta roba....
      Mi viene il dubbio se mi hai pensato più sulle cipolle di tropea o sulle tagliatelle alle castagne, che poi mentre ero nel bosco anche io ti ho pensato :)

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  2. .......le scelte ..............................................................................................................................................................................................

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  3. Lillì, deve essere senz'altro bello essere amico tuo. Un abbraccio

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