io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere

lunedì 18 febbraio 2013

Odori di ricordi

La mitica LDC, ha lanciato un altro EDS Sniff sniff .
Come al solito ho raccolto l'invito.
Stavolta però ho deciso di lasciar parlare le immagini per quest'esercizio. Prometto comunque che cercherò scriverne un altro visto che il termine di scadenza è il 3 Marzo.
Le immagini che vedrete sono tratte dall'archivio del mio comitato di quartiere (tutte autorizzate). Sono dedicate alla condizione femminile.
La voce narrante è quella di mio nonno.


Vi porterò con me a fare un giro per le vie del mio quartiere, facendo una passeggiata a cavallo degli anni.



Quelle due dacchè me le ricordo io, sono sempre sull'uscio di casa. Ernesta sempre dietro ai fornelli, che cucinasse fagioli o pane cotto l'aroma della sua cucina inondava il quartiere.
Non era cosa bella come potete immaginare, eravamo tutti perennemente affamati, non so se per il poco cibo, il troppo lavoro o semplicemente perchè eravamo giovani.
Passavo davanti la loro casa e chiudevo gli occhi , mi concentravo cercando di catturare col naso i profumi dell'alloro e dell'aglio messi a bollire per preparare la zuppa.
Se non fossi stato già sposato sarei entrato volentieri e se loro non fossero state così pie verso la vergine Maria forse avrei potuto sedere a quel tavolo tutti i giorni.

Quella che riceveva tutti i giorni invece era lei. In qualche modo bisogna pure vivere, non aveva marito, non aveva parenti, aveva solo quella camera, dalla quale veniva fuori odore di muffa e puzza di carbone. Accendeva il braciere sull'uscio di casa, non so se per pigrizia o necessità, i ramoscelli che usava per formare la brace erano sempre troppo verdi o bagnati, così dal piccolo braciere veniva fuori una colonna di fumo che riempiva la stanza, nascondendo per lungo tempo la vista del suo scarno arredo. La puzza restava, ma chi volete ci facesse caso a quei tempi?


Ecco guardate al massimo in estate ci si lavava così, un cato di acqua, senza sapone. Quello è arrivato molti anni dopo, fatto con il grasso di maiale, soda e farina, dicevano che puliva ma io ho sempre preferito la semplice acqua, sia su di me che su mia moglie.
Mi piaceva l'odore della pelle che non nascondeva nessun segreto. L' odore acre del sudore prodotto dal lavoro, quello acido dalla paura, quello dolce dalle ore d'amore.

Vorrei potervi portare con me a spasso nei pomeriggi d'estate, in cui l'aria è pregna dei profumi più svariati, i pomodori e fichi stesi a seccare al sole su "catrizze" di canne intrecciate, i fichi messi a bollire per ricavarne il miele, da stendere poi sulle frittelle. E poi i pentoloni di rame in cui le donne bollivano la cenere per lavare i panni al fiume o nei solchi che portavano l'acqua ai campi.
Il profumo inebriante dei forni all'aperto, in cui le donne cuocevano il pane, impastato con il lievito naturale che in caso di necessità si prestavano a vicenda














Il profumo più dolce veniva dai vecchi seduti all'aperto a sferruzzare, in cui i racconti fantastici sulla loro gioventù si mescolavano all'amaro delle vicissitudine patite.









Era un gran via vai, fatto di traffico umano, nessun suono se non il vociare dei bambini e i versi degli animali


La vita aveva profumi semplici, della ministra d'orzo alla zuppa di latte col pane ammollato






Altri partecipanti :

Dario
Melusina
Hombre
Cielo
Pendolante
MaiMaturo
F
La donna Camel



16 commenti:

  1. Hai avuto una bellissima idea, da ogni foto potresti ricavare una storia intera, fatta e finita! Ma dimmi una cosa: il narratore è tuo nonno ma il testo è tuo, vero?

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    1. Grazie.
      Si il testo è mio, ho fatto parlare nonno perchè mi sembrava più naturale avendo vissuto direttamente le realtà di ogni foto.

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  2. E' un post meraviglioso, durante il racconto a ogni passaggio pareva di sentire nell'aria i vari profumi e odori, i fumi, i visi arrugati di sole e salsedine, pur se il mare qui non si vede, ma di cui si intuisce la prossimità.
    Brava, molto meglio assai questi racconti che le idee balzane di un recente passato. Ci guadagni una carezza, anziché le tante 'palate' minacciate a suo tempo.
    Ciao.

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    1. Grazie Pietro.
      Il mare è vicino ma allora non era uso andarci a prendere il sole, i visi sono cotti dal sole per il lavoro nei campi.
      Al mare andavano solo per prendere l'acqua salata con cui impastare il pane. È una delle cose che oggi non è neanche lontanamente immaginabile, con tutta la schifezza che riversiamo nei mari.
      Per questo post devi ringraziare LDC, perchè senza di lei e i suoi EDS a me non sarebbe venuto in mente di scrivere, anche se queste foto le avrò guardate mille volte e su di esse fantasticato ed immaginato.
      A proposito un tempo avevi espresso l'idea di partecipare ad uno di questi EDS, che aspetti? Prova!

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  3. Bellissima idea e bellissimo post.
    Compliments!

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    1. Grazie Maimà!
      Per fortuna sono riuscita ad essere creativa anche qui, e non solo con il cucito o il riciclo

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  4. Splendore! Hai fatto qualcosa di magnifico, un viaggio nelle pieghe del tempo e del cuore contadino. Vivamente ammirata :-)

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    1. Melù grazie sono commossa.

      (sdrammatizzo dicendo che probabilmente è tutto merito delle foto poi che io le ho messe insieme è irrilevante)

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  5. Molte cose mi hanno ricordato il mio mondo e la guida era perfetta :-)

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    1. Grazie dirò a nonno che ti è piaciuta la sua guida :)
      I nostri mondi sono simili non potrebbe essere altrimenti.

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  6. Mi hai commossa davvero. Un salto nel passato non poi tanto lontano e cosí simile in tutta l'Italia. Grazie

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  7. Che idea!
    Il testo è tuo ma i racconti provengono da tuo nonno o sono opera di fantasia?
    Un post denso, originale, interessante. Sarei curiosa di saperne di più:)

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  8. ciao Cla,
    i racconti sono la mia interpretazione di tutte le notizie riportate da chi ha vissuto e conosciuto le persone delle foto.
    sono rimasta fedele ai fatti reali.

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Ho messo la moderazione non per censurarvi, ma solo perchè voglio essere la prima a leggere i vostri commenti una sorta di ius primae noctis.
L'ho messa anche perchè siccome non controllo quasi mai le mail, se qualcuno vuole mandarmi un messaggio privato ha la certezza che lo legga, nell'altro caso a volte passa pure un mese prima di...
Ciao a tutti, se non vi piace sappiate che a me non importa un fico secco.