Ti regalo le mie scarpe, sono nuove,
prendi anche qualche libro, può servire,
saprò alzarmi in volo e vedere dove sei,
ti manderò a dire goodbye,
ti regalo la mia giacca, ti sta bene,
ti lascio una valigia, da riempire,
ti lascio anche il mio numero, perché non si sa mai,
ti lascio una parola goodbye,
goodbye, my friend goodbye, goodbye, goodbye, my friend.. (Nomadi)
Dopo tutto questo tempo trovo il momento giusto per scriverti due parole.
Lo trovo oggi in una giornata di febbraio, che ci ha regalato il tepore di una giornata di primavera.
Magari ti starai chiedendo di cos'altro parlare tu ed io abbiamo parlato di tutto.
Fa' come se non sapessi nulla di me.
Ti ricordi il giorno in cui per la prima volta ti sei reso conto che in qualche strano modo ti piaceva la mia compagnia? Ti sei chiesto più volte il perchè e non hai trovato una risposta univoca, sentivi solo che con me stavi bene.
Non conosci il mio volto, non conosci il suono della mia voce, non hai mai toccato le mie mani, anche se tramite esse noi due comunichiamo.
Poi improvvisamente il buio, la cosa che hai faticato di più ad accettare è il silenzio del monitor sulla tua destra.
Guardi quelle lucine colorate, saettare su e giù, desideri solo chiudere gli occhi e non sentire quelle voci sussurrarti che tutto andrà bene.
Vedi le persone ronzarti intorno come piccole api, cercano di farti bere, mangiare, forse anche sorridere e tu sei altrove perso in un' altra dimensione - la tua- quella in cui nessuno ha il permesso di entrare.
Sei consapevole di cosa ti sto parlando te lo ricorda ogni minuto quello sbuffo che ascolti, quell'aria che ti sale in gola e che espelli a fatica.
È un aria che ha il sapore della ruggine, metallica e dura come l'acciaio.
Stavi leggendo il tuo libro sul divano, Apnea di Amurri, ti era arrivato col corriere due giorni prima, di solito i tuoi libri li ordinavi tutti su Amazon, abiti in un piccolo centro non sempre fornito, ma riesci sempre ad avere tutto quello che vuoi, alcune volte ti tocca portare pazienza, ma ci sorridi perchè per come la pensi ti rafforza lo spirito.
Lorenzo aveva pensato più volte di suicidarsi, questa cosa non l'avevi compresa all'inizio, ma ora si , ora ci pensi anche tu, perchè quando il soffitto ti è crollato addosso era meglio che non ti avesse risparmiato.
Sei dentro un polmone d'acciaio, il pompaggio dell'aria ti assorda.
Ti penso sai.
Quando indosso la tua giacca sento ancora il tuo profumo, le scarpe no, ma te le tengo via, casomai un giorno ti possano servire ancora.
Dici che hai rinunciato a sperare ma io no, come vedi continuo a parlarmi da sola.
Scrivo, poi mi rileggo ed è come parlassimo.
Queste due parole partecipano all'EDS rumore della splendida Donna Camel
Altri partecipanti:
Maima
La donna Camel
Cielosopramilano (ciccino mio)
*Cla
Hombre
Mai Maturo
Melusina
Pendolante
io vivo in un mondo pieno di gente che finge di essere quella che non è, ma quando parlo con te sono come voglio essere
sabato 2 febbraio 2013
16 commenti:
Ho messo la moderazione non per censurarvi, ma solo perchè voglio essere la prima a leggere i vostri commenti una sorta di ius primae noctis.
L'ho messa anche perchè siccome non controllo quasi mai le mail, se qualcuno vuole mandarmi un messaggio privato ha la certezza che lo legga, nell'altro caso a volte passa pure un mese prima di...
Ciao a tutti, se non vi piace sappiate che a me non importa un fico secco.
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Toccante, bellissimo!
RispondiEliminaBrava Lillina!
Tu sei troppo buono
EliminaBello Lillina, molto intenso: te l'ho detto di là e te lo dico anche qua.
RispondiEliminaGrazie
EliminaMi aspetto critiche se no come miglioro? :)
♥♥♥♥♥!!!!!
RispondiEliminaSenza parole.
Ciao.
Una sola...Grazie
EliminaQueste parole, tue o di Donna Camel poco importa, sono molto belle, ma sapientemente costruite ed equilibrate, che non so possa essere definito pregio o difetto. Io sono per l'immediatezza, per cui tolgo le parole della canzone, tolgo la seconda parte da "Poi improvvisamente il buio" e lascio il bellissimo pezzo di mezzo.
RispondiEliminaNon te la prendere, io sono estremamente critico anche con quello che scrivo io: cancello molto, ometto molto, a volte l'intero testo se sento odore di deja vu.
Ma è solo la mia porca opinione, niente di più.
Ma ci mancherebbe Vincè critica pure , qui le critiche sagge sono sempre molto apprezzate.
EliminaPer chiarire le parole sono mie Donna Camel ha messo solo il titolo dell'EDS .
Anche io sono immediata infatti ste due righe le ho scritte in mezzora compreso il tempo di cercare e caricare la canzone.
Ma il bellissimo pezzo di mezzo a cui ti riferisci è quello subito dopo il video mica l'ho capito :).
Vincè io non ho mai scritto l'ho fatto solo ai miei tempi per i temi a scuola ed ora per "colpa" della Signora, quindi dovete portare pazienza se qualcosa non suona originale..
Non significa niente o veramente poco non aver mai scritto, te lo dice uno che scrive da una vita. Devi metterci il cuore, il sentimento, non solo il cervello, quello a volte lo puoi levare di mezzo ché dà fastidio.
EliminaLa bellezza di una frase come questa vale una poesia:
"Non conosci il mio volto (bello assai), non conosci il suono della mia voce (bello bello proprio), non hai mai toccato le mie mani (sublime, la più bella in assoluto, me ne sono innamorato), anche se tramite di esse noi due comunichiamo (stupendo)".
Poesia pura; la si potrebbe intitolare "sentimento del web".
Leggo, rileggo, cerco di capire, capisco un grande senso di vuoto e di dolore, un abisso che si è aperto, il senso di una solitudine che tuttavia si sforza di continuare a comunicare. Lillina tu spesso mi (ci) spiazzi. E di brutto. Brava, sensibilissima.
RispondiEliminaMelusina, a me spiazzi tu, per la capacità che hai di leggere dietro alle parole.
EliminaMi hai messo con le spalle al muro.
Ingenuamente credevo di aver dissimulato bene, anche se nelle ultime due righe non ho resistito, ebbene si quel respiro corto che sa di ruggine è il mio, c'è una dimensione in cui nessuno ha il permesso di entrare, alcune volte nego anche a me stessa l'ingresso.
Chiamala forma di difesa, o in qualsiasi altro modo ti suggerisce la tua sensibilità, che non è minimamente paragonabile alla mia, sei grande Melù, ti voglio bene e mi sei mancata....come dicono quelli giovani "una cifra" :)
Sono parole vissute, intrise d'angoscia e voglia di d'abbraccio. Un'atmosfera più che uno scritto. Sei proprio brava, dovresti coltivare. Noooo non fraintendermi, la scrittura dicevo, secondo me sei in grado di dare molto di più. Ciao Lillì
RispondiEliminaCiao Rò, grazie.
EliminaMi piacerebbe sdrammatizzare dicendo che parte dell'angoscia è dovuta ai tuoi ultimi quadri ahhahaha mi sa che anche te hai voglia di abbracci.
Il mio l'hai!
Bel racconto. Commovente. Peró mi sembra un po' fuori tema. Ma certi rumori forse sono dell'anima
RispondiEliminaCiao Pendolante, grazie.
EliminaIo quello sbuffo arruginito dell'aria strozzata in golo lo sento ancora ora....saranno sensazioni
Piú emozioni, direi.
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