Questo post che non doveva esserci, partecipa fuori concorso perchè proprio non penso di essere in grado di seguire le regole dell'eds di La donna Camèl , mi riferisco ad una in particolare scrivere secondo lo stile dell'autore .
Ho giocato, contando sulla magnanimità di tutti e specialmente di uno di voi in particolare. Ho rischiato più degli altri lo so...avrò la stroncatura in diretta. Ahhhhh ma si dai ci sta, mi aiuterà a crescere (spero in altezza e non in larghezza che già sono ingrassata ) ahahhaahah .
Ho giocato, contando sulla magnanimità di tutti e specialmente di uno di voi in particolare. Ho rischiato più degli altri lo so...avrò la stroncatura in diretta. Ahhhhh ma si dai ci sta, mi aiuterà a crescere (spero in altezza e non in larghezza che già sono ingrassata ) ahahhaahah .
Nomen omen
Dal bracciolo del divano Mephisto mi guarda marcire dentro al mio avanzo di vita guasto.
Lo portai in casa che era un micino abbandonato ai cassonetti da chissà chi. Lo presi per Sara, fondamentalmente, che a tre anni reclamava un animale da coccolare. E per me e Caterina che da sempre amavamo i gatti. Lo chiamai così per infondergli forza, e mistero.
La prima volta che Mephisto soffiò, nel tipico modo felino, fu verso Zorro, il dobermann dei vicini. Il mattino dopo lo trovarono come esploso con muscoli, sangue e cervello all’esterno della pelliccia.
Quando, sei mesi fa, Sara gli tirò la coda per gioco e il gatto soffiò ancora, provai un brivido secco. Sorvegliai Sara tutta notte. Mi ero dimenticato, la settimana successiva, quando arrivò la febbre, la meningite e la fine della nostra piccolina.
Caterina è stata investita da un camion un mese fa, poco dopo aver avuto una crisi isterica a causa del gatto reo di essersi accovacciato nel lettino di Sara. Mephisto si era allontanato, serafico come sempre, voltando solo un attimo la testa indietro. Aveva soffiato.
Da quindici giorni non vado più al lavoro, non mi rado, non mi lavo, non rispondo al telefono. Ho spaccato il televisore a martellate. Non cucino, mangio scatolette, avanzi di uova di Pasqua e pasta cruda. La mia vita è finita con la morte dei miei amori.
Anch’io desidero solo e fortissimamente morire e riacquistare una sorta di pace, anche se da defunto.
Cerco il malefico micio e gli mollo un calcione che lo fa spiattellare sul frigo, ma lui non si scompone. Torna, si viene a sedere accanto a me e attacca a fare le fusa. Sotto i baffi mi mostra un ghigno che è quasi un sorriso.
Un consiglio: se prendete un gatto chiamatelo Fufi!
Lo portai in casa che era un micino abbandonato ai cassonetti da chissà chi. Lo presi per Sara, fondamentalmente, che a tre anni reclamava un animale da coccolare. E per me e Caterina che da sempre amavamo i gatti. Lo chiamai così per infondergli forza, e mistero.
La prima volta che Mephisto soffiò, nel tipico modo felino, fu verso Zorro, il dobermann dei vicini. Il mattino dopo lo trovarono come esploso con muscoli, sangue e cervello all’esterno della pelliccia.
Quando, sei mesi fa, Sara gli tirò la coda per gioco e il gatto soffiò ancora, provai un brivido secco. Sorvegliai Sara tutta notte. Mi ero dimenticato, la settimana successiva, quando arrivò la febbre, la meningite e la fine della nostra piccolina.
Caterina è stata investita da un camion un mese fa, poco dopo aver avuto una crisi isterica a causa del gatto reo di essersi accovacciato nel lettino di Sara. Mephisto si era allontanato, serafico come sempre, voltando solo un attimo la testa indietro. Aveva soffiato.
Da quindici giorni non vado più al lavoro, non mi rado, non mi lavo, non rispondo al telefono. Ho spaccato il televisore a martellate. Non cucino, mangio scatolette, avanzi di uova di Pasqua e pasta cruda. La mia vita è finita con la morte dei miei amori.
Anch’io desidero solo e fortissimamente morire e riacquistare una sorta di pace, anche se da defunto.
Cerco il malefico micio e gli mollo un calcione che lo fa spiattellare sul frigo, ma lui non si scompone. Torna, si viene a sedere accanto a me e attacca a fare le fusa. Sotto i baffi mi mostra un ghigno che è quasi un sorriso.
Un consiglio: se prendete un gatto chiamatelo Fufi!
Lui rimaneva impassibile, passava il tempo a leccarsi le zampe per lucidarsi i baffi. Aveva solo un vezzo la pulizia.
Ho iniziato a pisciare sulla sua poltrona preferita. A fine giornata avevo marcato tutta la casa.I lampi di sfida nei suoi occhi trapassavano il corpo, ma non soffiò.
La prima volta che spalmai i miei escrementi sul pavimento, paventai la mia pazzia, durò poco,ero già morto dentro, essere pazzo era il meno.
Mephisto , una mattina uscì di casa, attraversò la strada, si accucciò in un angolo. Restai a guardare fin quando un passante lo prese in braccio e lo portò via.
Solo allora mi guardò e mentre il suo ghigno si trasformò in soffio, io per la prima volta piansi ero diventato come lui.
Partecipanti:
Hombre
Dario
Melusina
Mario
Mai Maturo
Singlemama
La donna CamèlPartecipanti:
Hombre
Dario
Melusina
Mario
Mai Maturo
Singlemama
Melusina 2
sei matta :)
RispondiEliminacome l'hai scovato? Scovona!
Mooolto matta! Semmai scovolina non sono poi tanto grassa ;)
EliminaE favorisco il sorriso.
Che meraviglia! Ma dove li tieni nascosti questi tesori? Li voglio leggere tutti!!!
EliminaTi metti pure te a scovolinare? :)Sarà felice!
Eliminase tu sei una scovolina, io ho già capito che sono la cacca.
Eliminauffi
Assolutamente no,mi spiace contraddirti maestro,scovolina per facilitare il sorriso, sai l'attrezzino per l'igiene orale? Ecco speravo con il mio gesto di strapparti un sorriso, e passando lo scovolino (quindi mi presto) i denti sarebbero stati perfetti e quindi mi avresti regalato un sorriso non tirato....uffi che fatica spiegarlo!
Eliminamai specchi furono arrampicati con cotanto... stile.
EliminaE mi tocca di sopportarlo pure.
ihihih grazie di avermi salvato, rischiavo di scivolare, sai una zampa sulla cornice e l'altra in aria era già troppo.
EliminaSopportiamoci va!
Ma scusa perchè chiami spesso Caterina le tue donne? Anche mia mamma si chiama così...delle tue una è morta, l'altra quasi l'uccidevi per un libro...mi dovrei preoccupare? Non perchè visto il tuo nome poi..se nomen omen....
Ok non l'ho detto....cioè l'ho detto...però non lo pensavo...si l'ho pensato, ma un po, giusto per un minuto...ok per il tempo che l'ho scritto.....confido nel chapta magari si mangia il commento....
uhm è questa la domanda a cui non ho risposto?
EliminaCaterina? Un caso.
Piuttosto Walter, come uomo, è un po' il nome feticcio di personaggi a me cari... e tutto origina da un concerto di jannaci del 1981, pensa te...
Ok mamma è a posto! :) grazie , poi ci fai un bel post su quel concerto?
EliminaEvvvai lillina!
RispondiEliminaZampata di genio: brava! :)
Ecco si,termine esatto zampata.... Troppo buono, ti do la marca di quel che sai lily lolo
EliminaLillina, sono agghiacciata! Sei stata intensissima, lasciatelo dire da una gattara :)
EliminaMiao, tranquilla, alza il termostato è la temperatura glaciale che è fuori.
Elimina@lillina, non quella del Miao:
Elimina:D Mitica!
Stasera ho un meeting al Rotary e lo sfoggerò!
;) tu sei molto avanti, lasciatelo dire!
EliminaSarai irresistibile. E se non capiranno potrai dire che è carnevale ;)
togli subito la manfrina iniziale del post dove ti sminuisci.
RispondiEliminasubito!
:D
bravissima
Grazie sei un amica, ma quello resta, sono obbiettiva mica mi hai passato il dunkal o come si chiama quel vino...
EliminaBrava! :-)
RispondiEliminaMah....
EliminaTriplici complimenti: per esserti decisa a partecipare, per averlo fatto bene, per avermi fatto scoprire qualcosa che era in ombra :-)
RispondiEliminatriplici complimenti: per aver deciso di provare, per averlo fatto bene, per avere condiviso qualcosa che era in "ombra"
RispondiEliminaGrazie Dario, mi rendi felice, e sono molto più felice di aver fatto diradare un po di ombra.
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